Al Museo Novecento, l’inedita videoinstallazione multicanale di Masbedo. Si aggiungono altri tre eventi espositivi nelle sale dello stesso Museo: Haris Epaminonda, Magali Reus e Archiviale.

Il progetto si prefigge di riattivare, in una prospettiva contemporanea, un’esperienza fondamentale per la creazione di un nuovo linguaggio e una nuova identità culturale di respiro internazionale e d’avanguardia: lo Studio di Fonologia RAI di Milano. 

Fondazione ICA Milano presenta la prima mostra del progetto “Ritratto di città (20/20.000Hz)”  di Masbedo, a cura di Cloe Piccoli, fra i vincitori dell’undicesima edizione di Italian Council, il programma della Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura volto alla promozione internazionale dell’arte contemporanea italiana.

La mostra apre al pubblico da giovedì 11 aprile a domenica 30 giugno 2024 negli spazi del Museo del Novecento di Milano, dove un inedito progetto espositivo restituisce per la prima volta uno scorcio sulla complessa e stratificata ricerca di Masbedo. Le sale espositive al quarto piano del Museo dialogano con l’inedita video-installazione multicanale. 

La mostra è un viaggio fra musica, immagini, città e museo, che entra ed esce dallo schermo, per creare un ambiente immersivo che si estende fino allo spazio della piazza Duomo. L’intera esposizione è un contesto attivo in cui convergono composizioni d’avanguardia e rumori della città, scorci degli studi RAI di Corso Sempione, sale dei Civici Musei del Castello Sforzesco con l’allestimento di BBPR, e paesaggi urbani contemporanei.

Nel video, in una trasmissione radiofonica che diventa performance, lo studio di registrazione RAI si trasforma in un laboratorio, in cui performers, compositori, studiosi, teorici del suono, architetti, designers, scienziati, attori, creano un nuovo ritratto di città nell’era della crisi ecologica globale. Qui realtà e finzione si sovrappongono in un racconto fra radio e città, voce e corpo, risata e politica.
 
Il progetto di Masbedo nasce dall’attitudine di Nicolò Massazza e Iacopo Bedogni a indagare storie dimenticate, frammenti irregolari, interstizi di tempo, ricerche nascoste che rivelano straordinaria energia: una di queste è la storia dello Studio di Fonologia RAI di Milano fondato nel 1955, e aperto ufficialmente nel 1956.

Ritratto di città (20/20.000Hz) è il reenactment di Ritratto di città (1954) di Luciano Berio, Bruno Maderna e Roberto Leydi. A partire da questa esperienza che ha segnato la storia della musica elettronica, e in cui la radio ha avuto un ruolo fondamentale in una ricerca d’avanguardia e nella sua restituzione al grande pubblico, Masbedo costruisce un progetto stratificato e multimediale.
 
In mostra al Museo del Novecento di Milano, le immagini catturate in video delle architetture milanesi che maggiormente rievocano l’impegno democratico della ricostruzione, sonorizzate da performance che interagiscono con lo spazio dell’architettura e con lo spazio reale del museo, all’interno del quale il pubblico diviene parte integrante di un’installazione immersiva.
 
A conclusione della produzione e della promozione internazionale, l’opera video Ritratto di città entrerà a far parte delle collezioni del Museo del Novecento di Milano.

Il progetto verrà presentato in una conversazione su arte, musica elettronica, architettura, e città il 23 aprile 2024al MAXXI di Roma, dove l’opera sarà installata nella videogallery dal 24 aprile al 5 maggio 2024.
A maggio 2024 l’atteso Public Program con importanti ospiti internazionali si terrà tra Triennale Milano e il Castello Sforzesco e approfondirà temi fra arte, architettura, video, archivio, musica e TV ispirato al respiro multidisciplinare del progetto.

 APPROFONDIMENTO: IL VIDEO
Ritratto di città è un viaggio per immagini che attraversa lo spazio urbano e lo racconta attraverso una combinazione armoniosa di strumenti creativi. Nel primo capitolo del video le immagini degli Studi RAI di Corso Sempione, progettati da Gio Ponti, si alternano alle sale dei Musei Civici del Castello Sforzesco, intrecciandosi ai frammenti sonori colti dai microfoni installati al ventisettesimo piano della Torre Velasca e rielaborati in studio.

Nella seconda parte, invece, Ritratto di città diventa un ecosistema, un fitto programma di interventi e affondi realizzato da una nutrita selezione di artisti, musicisti, performer e esperti di settore contribuisce a costruire l’immagine sfaccettata di una città, Milano, crepitante di energie e in continua trasformazione.

Partecipano la performer e vocalist svedese Stina Fors, l’artista Martina Rota, gli attori Camilla Semino Favro e Adriano Di Carlo, lo storico conduttore RAI Radio 3 Pino Saulo responsabile della trasmissione “Battiti”, il biologo David George Haskell, l’etologa Federica Pirrone, il producer e autore Kit Mackintosh, la critica Delia Casadei, il teorico dell’architettura Manuel Orazi e il compositore Nicolas Becker.

ALTRE ESPOSIZIONI AL MUSEO DEL NOVECENTO
Sempre al Museo del Novecento di Milano, altri tre progetti espositivi sono stati inaugurati durante la Milano Art Week (vedi qui).

Nella Galleria del Futurismo, all’inizio del percorso museale, è allestito “Vol. XXXI: Futurism drama”, intervento site-specific dell’artista cipriota Haris Epaminonda (Nicosia, 1980), vincitrice della prima edizione di Fondazione Henraux Sculpture Commission. L’esposizione, a cura di Edoardo Bonaspetti e promossa dalla Fondazione Henraux in collaborazione con il Museo del Novecento, è un racconto di visioni, pensieri e temporalità. Essa apre un dialogo inedito tra i capolavori del primo Novecento, una selezione di opere di Medardo Rosso – figura di riferimento per l’avanguardia Futurista – e la ricerca dell’artista. Con le sue composizioni Epaminonda ricorda non solo l’importanza della connessione tra pensieri e tradizioni culturali diverse, ma anche il valore e la qualità che possono assumere nuovi mondi possibili (10 aprile – 12 maggio 2024).

Nella saletta al terzo piano del Museo, trova spazio “Off script”, la mostra personale dell’artista olandese Magali Reus (L’Aia, 1981), vincitrice della VII edizione del Premio Arnaldo Pomodoro per la Scultura, realizzata in collaborazione con il Museo del Novecento e curata da Federico Giani. Espone una selezione delle più recenti sculture dell’artista, le Clementine, una serie che prende il suo spunto visivo dai barattoli di marmellata e di conserve della tradizione familiare. Si tratta di oggetti scultorei intenzionalmente artificiali e destabilizzanti che rappresentano, secondo la poetica di Reus, una riconfigurazione degli oggetti familiari e abituali che costituiscono il nostro mondo (10 aprile – 30 giugno 2024).

Al quarto piano, negli spazi degli Archivi del Novecento, “Archiviale_001. Dal 1940 a oggi – Istantanee dalle Gallerie d’arte di Milano”, a cura di Mariuccia Casadio, è il primo capitolo di una ricerca che intende ricostruire oltre settant’anni di storia delle gallerie private di Milano con le loro scelte artistiche, le relazioni internazionali, gli eventi d’avanguardia, gli incontri con gli artisti. La mostra è promossa da MAC – Milano Art Community, il network che raccoglie le più importanti gallerie e istituzioni della città di Milano, in partnership with Gucci (10 aprile – 30 giugno 2024).

 
M.F.C.S.
Fonte: comunicati stampa del 10 aprile 2024
Immagine di copertina: Masbedo, Ritratto di città (20/20.000 Hz), 2024
courtesy the artists, installation view Museo del Novecento
photo credits Andrea Rossetti
 

MASBEDO. RITRATTO DI CITTÀ (20/20.000Hz) 
11 aprile – 30 giugno 2024

Museo del Novecento
piazza Duomo 8 – Milano 
Informazioni +39 02 884 440 61
C.museo900@comune.milano.it   
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