Allo Spazio Roseto, 20 tele degli anni 60 mai finora esposte, con quelle realizzate per la principessa Ruspoli a Roma, la cui stanza è riprodotta in mostra.  

«Un unicum, una prospettiva assolutamente nuova nella pur vastissima serie di mostre dedicate all’artista, con opere di grandi dimensioni, realizzate appositamente per personaggi che come lui stavano vivendo le stesse sensazioni, e mai più esposte da allora…» puntualizza Marco Meneguzzo, membro della commissione dell’Archivio Opere e curatore della mostra assieme a Monica Schifano.

Una mostra eccezionale, con oltre venti tele di Mario Schifano realizzate negli anni Sessanta che vengono esposte per la prima volta, con il polittico di otto tele realizzate dall’artista per una stanza della principessa Patrizia Ruspoli a Roma, stanza fedelmente riprodotta dove il pubblico può entrare per vivere la stessa emozione di allora. Una mostra che riunisce insieme per la prima volta queste opere in un’unica grande narrazione mai sperimentata.

La mostra “Mario Schifano. Compagni in un’oasi sotto il cielo stellato per la prima volta presenta dipinti realizzati dal grande artista tra il 1966 e il 1968 e mai esposti al pubblico fino ad oggi: da “Inevitabile viaggio a Marrakesh” a “Compagni” (bacio), del 1968, “Oasi” (o Palme) del 1967, Senza titolo (palma, stelle, falce e martello), 1967-68 fino a “Tutte stelle” del 1967. La mostra, aperta dal 17 aprile al 19 maggio 2024 nello Spazio Roseto, un ex convento restylizzato, nascosto nel cuore di Milano, è promossa da Roseto e Harves, organizzata da Art Relation di Milo Goj, in collaborazione con l’Archivio Mario Schifano.

Aggiunge Meneguzzo: «La mostra riguarda un periodo breve e intenso di Schifano, che lo vedeva da un lato impegnato a vivere, a condividere e a registrare in pittura i cambiamenti nel costume, a partire dalla conquistata libertà nelle relazioni e dalla liberazione sessuale, dall’altra a sondare i movimenti della contestazione politica, a partire dagli slogan di ispirazione maoista […]».

TUTTE STELLE
Otto tele – mai viste, mai fotografate e mai esposte ad oggi – sono state realizzate nel 1967 da Mario Schifano per coprire pareti e soffitto di una stanza (un soppalco) in casa della principessa Patrizia Ruspoli a Roma. Schifano immaginò questo spazio come un luogo immersivo, completamente avvolti dalle stelle in una sensazione di movimento, di leggerezza e di esaltazione dei sensi. 

La mostra riproduce fedelmente quella stanza realizzata da Schifano e i visitatori possono entrarci e vivere le stesse emozioni circondati dalle opere. In catalogo anche l’unica foto d’epoca esistente che ritrae Patrizia Ruspoli in quella camera, immersa fra i dipinti murali di grande impatto. 

Schifano si ispirò a esperienze personali, visioni psichedeliche e miti, creando opere che esploravano la dimensione onirica e fantastica della realtà. In particolare, questa serie, riporta l’artista alla sua nascita ad Homs, in Libia, alle notti trascorse da bambino ad ammirare le stelle e le palme. Le stelle, di diverse dimensioni e colori, sono rappresentate in modo vario, alcune luminose e scintillanti, altre più distanti e sfocate. Anche per questo Tutte stelle è considerato uno dei capolavori dell’arte contemporanea italiana ed è rimasto un punto di riferimento per gli appassionati d’arte e gli studiosi di Schifano, a conferma del suo straordinario talento nel trasformare gli spazi attraverso l’arte.

LE ALTRE OPERE IN MOSTRA
Altro capolavoro esposto per la prima volta è “Inevitabile viaggio a Marrakesh”, polittico composto da otto tele,una delle opere più significative e suggestive dell’artista italiano, appartenente a un ciclo che si ispirò proprio a questo viaggio. Schifano visitò Marrakesh nel 1969 e rimase affascinato dall’atmosfera vibrante e dai colori intensi della città marocchina. Il suo soggiorno a Marrakesh influenzò profondamente la sua produzione artistica successiva, portando alla creazione di opere che riflettevano l’esperienza sensoriale e l’energia della città.

Il percorso della mostra prosegue con un altro inedito, Oasi (palma su fondo rosso e stelle) del 1967 e la serie “Inizio modulo Compagni Compagni” del 1968, imponenti dipinti in cui Schifano è influenzato dalla cronaca del suo tempo. Le opere raccontano dell’energia, della vitalità e dell’azione di quel periodo storico che l’artista fa confluire in sagome che non rappresentano manifesti politici, ma vere e proprie icone di quegli anni. Fra queste anche Compagni (bacio), 1968, mai esposta sino ad oggi.

M.C.S.
Fonte: comunicato stampa dell’11 aprile 2024

MARIO SCHIFANO
COMPAGNI IN UN’OASI SOTTO IL CIELO STELLATO
17 aprile – 19 maggio 2024

Spazio Roseto
Corso Garibaldi 95 –  20121 Milano
Tel. 02.90091493
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