Nasce il Festival Internazionale di Fotografia. Oltre 20 mostre in 20 sedi e un cartellone di eventi. Qui calendario completo, da maggio a giugno.

Il capoluogo piemontese ospita la prima edizione di “Exposed Torino Foto Festival”, il nuovo Festival Internazionale di Fotografia di Torino, dal 2 maggio al 2 giugno 2024. Rifacendosi a uno degli argomenti centrali nella tradizione fotografica italiana, per il 2024 il Festival è dedicato al tema New Landscapes – Nuovi Paesaggi, e propone una riflessione sull’evoluzione odierna del medium fotografico e delle principali sfide e innovazioni del mondo dell’immagine.

Il programma propone più di 20 mostre temporanee, una committenza artistica, due giorni di talk, una piattaforma didattica, un salone di editoria indipendente, incontri, screening, letture portfolio e altri eventi, tutti realizzati grazie al coinvolgimento nella progettazione e produzione delle principali istituzioni torinesi, delle realtà indipendenti e di attori della scena artistica cittadina e internazionale.

Promosso da Citta di Torino, Regione Piemonte, Camera di commercio di Torino, Intesa Sanpaolo, Fondazione Compagnia di San Paolo e Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT su delega della Fondazione CRT e organizzato da Fondazione per la Cultura Torino, Exposed nasce dalla volontà di sottolineare, ancora una volta, la vocazione culturale e artistica della città, che vede nelle iniziative incentrate su creatività e innovazione alcuni tra i principali motori di sviluppo e fattori di crescita, non solo turistica, del territorio.

LA DIREZIONE ARTISTICA
La Direzione Artistica, selezionata attraverso una procedura internazionale ad evidenza pubblica, è affidata a Menno Liauw e Salvatore Vitale, rispettivamente Direttore e Direttore Artistico di Futures, piattaforma internazionale che comprende 19 importanti istituzioni artistiche europee con impatto e influenza nel mondo della fotografia.

«Vogliamo concentrarci su un approccio innovativo e inclusivo per attrarre un pubblico eterogeneo, sia locale che internazionale, attraverso un programma diversificato che comprende diversi approcci alla fotografia: da quella classica a quella contemporanea, cross-media, installativa e performativa. La collaborazione e la collettività sono aspetti chiave – sostiene Menno Liauw e sottolineano la natura multidisciplinare e caleidoscopica di Exposed. Visioni, approcci, idee e progetti diversi rendono il festival e di conseguenza la città di Torino un punto d’incontro inclusivo e aperto al mondo».

«Presentiamo progetti che spesso sono il risultato di una ricerca a lungo termine sugli sviluppi sociali delle comunità. Progetti che vanno oltre l’estetica, ma avviano dialoghi, sensibilizzano e ispirano cambiamenti sociali. Attraverso la lente di diversi artisti, ci proponiamo di mostrare l’impatto che l’arte può avere sulla nostra percezione del mondo, dalle comunità locali alle questioni globali», sottolinea Salvatore Vitale.

I PARTNER
Il programma è composto da mostre prodotte da Exposedo nate dalla collaborazione con le realtà partner: Camera – Centro Italiano per la Fotografia; Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea; Cinema Massimo – Museo Nazionale del Cinema; Cripta747; Ex Galoppatoio della Cavallerizza Reale – Paratissima; Fondazione Merz; Fondazione Sandretto Re Rebaudengo; Fondazione Torino Musei con GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea, MAO Museo d’Arte Orientale e Palazzo Madama – Museo Civico d’Arte Antica; Gallerie d’Italia – Torino; Mucho Mas!; Museo Regionale di Scienze Naturali; OGR Torino; Palazzo Birago, sede della Camera di Commercio di Torino; Palazzo Carignano – Direzione regionale Musei Piemonte; Pista 500 di Pinacoteca Agnelli; Polo del ‘900; Villa della Regina – Direzione regionale Musei Piemonte; Witty Books.

MOSTRE GRATUITE
Al Binario 2 delle OGR Torino viene ospitata “A view from above”, la mostra collettiva co-prodotta da Exposed e OGR Torino che, adottando la prospettiva verticale come punto di osservazione principale del paesaggio, esplora il modo in cui il nostro sguardo su ciò che ci circonda è mediato dall’obiettivo fotografico e come questo rapporto sia cambiato negli ultimi decenni, influenzando di conseguenza il modo in cui controlliamo, progettiamo e modelliamo l’ambiente in cui viviamo.

Al Polo del ‘900, invece, Monica de Miranda, la vincitrice della prima edizione di Exposed Grant for Contemporary Photography 2023, sarà protagonista di una mostra inedita intitolata “As if the world had no west”. L’esposizione riflette sulla modalità di creazione di nuovi paesaggi, investigando ecologie nascoste, ma metafisicamente presenti, nel contesto geografico dell’Angola, al fine di decostruire la comprensione occidentale dei meccanismi di costruzione della memoria, della storia e della conoscenza del territorio.

A Palazzo Birago, sede istituzionale della Camera di commercio di Torino, la mostra “Tender loving care” di Kalina Pulit – progetto in stretto dialogo con la proiezione del cortometraggio omonimo realizzato dall’autrice stessa, che verrà proiettato nelle sale del Cinema Massimo del Museo Nazionale del Cinema – riflette sul concetto di appartenenza, sul dualismo tra sfera privata e pubblica, in un’epoca in cui questo confine è sempre più sottile.

MOSTRE PASS EXPOSED
Al centro dei progetti ospitati da Camera – Centro Italiano per la Fotografia ci sono i nuovi trend della fotografia italiana e mondiale: il giovane artista sudcoreano Dongkyun Vak con la mostra “Heatwave” esplora la tensione tra uomo, natura e tecnologia nell’Antropocene.

Sempre negli spazi di via Delle Rosine, viene presentato un progetto che include lavori inediti di Arianna Arcara, Antonio Ottomanelli e Roselena Ramistella sul paesaggio delle minoranze linguistiche in Italia.

“Queer icons”, progetto del Fotogalleriet di Oslo, comprende una mostra all’Ex Galoppatoio della Cavallerizza Reale – Paratissima, e un ampio public program che celebra, attraverso la rappresentazione delle storie di vita raccolte dal fotografo Fin Serck-Hanssen e dagli autori Bjorn Hatterud e Caroline Ugelstad Elnas, la storica cultura underground queer norvegese a 50 anni dalla depenalizzazione del reato di omosessualità, il fascino della vita vissuta al di fuori della norma attraverso richieste democratiche, feste e attivismo.

Alle Gallerie d’Italia – Torino di Intesa Sanpaolo la designer e ricercatrice olandese Simone C. Niquille presenta “Beauty and the beep”, un cortometraggio realizzato con strumenti innovativi e incentrato sullaco-esistenza tra persone, dati e processi tecnologici derivanti dalla visione computerizzata incorporata nei robot domestici. Ispirandosi agli oggetti quotidiani incantati della popolare fiaba La Bella e la Bestia, l’artista mette in scena una storia che ha come protagonista una sedia umanizzata e i tentativi che questa mette in atto – in maniera ironica e grottesca – nel tentativo di sedersi.

“Screenings” include la proiezione al Cinema Massimo Museo Nazionale del Cinema dei lavori di Kalina Pulit, Michele Sibiloni e del collettivo Wild Alchemy Lab.
“Tender loving care” di Kalina Pulit è un film sulla connessione e sulle relazioni in senso letterale e metaforico; il mediometraggio “Grasshopper republic”, di Michele Sibiloni e Daniel McCabe, esamina la relazione strana, bella e pericolosa tra uomo e natura; Wild Alchemy Lab presenta cortometraggi e opere d’arte in realtà aumentata provenienti dagli archivi della rivista del collettivo.

La fotografa e architetta americana Erin O’Keefe porta al Museo Regionale di Scienze Naturali il progetto “Non fiction”, che esplora la natura della percezione dello spazio fisico generata dagli strumenti ottici utilizzati per fare fotografia e l’inevitabile disallineamento formale generato dalla macchina fotografica che trasforma i volumi e lo spazio tridimensionale in immagini bidimensionali.

Alle Cucine storiche di Palazzo Carignano, Lebohang Kganye presenta “A burden consumed in SIps”. Attraverso un video l’artista ripercorre la spedizione in Camerun della pittrice e fotografa tedesca Marie Pauline Thorbecke, realizzata tra il 1911 e il 1913, per conto della Società Coloniale Tedesca.

A Palazzo Madama – Museo Civico d’Arte Antica viene presentata “State of Emergency – Harakati za Mau Mau kwa Haki, Usawa na Ardhi Yetu”, progetto documentaristico di finzione realizzato dal fotografo Max Pinckers in collaborazione con i veterani Mau Mau e i reduci della guerra keniota, nel tentativo di ricostruire e colmare i vuoti storici relativi al racconto ufficiale del periodo coloniale (vedi approfondimento qui).

La Villa della Regina ospita “True colors” di Mathieu Asselin, progetto che mette in discussione la narrativa ecologica perpetrata dall’industria contemporanea. Ispirato al caso Dieselgate del 2014, ovvero la vicenda relativa all’azienda automobilistica Volkswagen e le testimonianze di utilizzo di software tesi ad aggirare i test relativi all’inquinamento dell’aria su determinati modelli di auto, True colors riconnette ambiente e industria in maniera sostenibile, riciclando scarti di produzione per realizzare le stampe delle immagini.

EXPOSED: EXPANDED
Il programma continua con le mostre realizzate in coproduzione e collaborazione con istituzioni e spazi indipendenti torinesi. Prende vita nella cornice di Exposed Expanded, il grande progetto di rilettura in tre capitoli della Collezione fotografica della Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT, che unirà in un unico percorso coerente tre prestigiose sedi istituzionali: Castello di Rivoli, GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea e OGR Torino (approfondimento vedi qui).

“Expanded with” al Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, a cura di Marcella Beccaria, presenta opere nelle quali il medium fotografico è il punto di partenza per indagare diversi tipi di relazione con il paesaggio, con opere di pionieri della Land Art, dell’Arte Povera e della Body Art.

In Expanded without” (2 maggio – 31 luglio 2024) ospitata nel Binario 1 delle OGR Torino, l’attenzione si focalizza invece su opere prodotte off-camera, ovvero nelle quali l’immagine è generata senza ricorrere al mezzo fotografico tradizionale: le opere presentate sono installazioni, autentici campi esperienziali, all’interno dei quali l’osservatore diventa parte del processo di costruzione dell’immagine.

Infine, “Expanded – I Paesaggi dell’Arte” alla GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino, a cura di Elena Volpato, ripercorre la storia italiana della fotografia in relazione al tema del paesaggio: dalle prime documentazioni ottocentesche delle architetture e degli spazi fisici fino agli scatti odierni di Armin Linke.

ALTRE MOSTRE REALIZZATE IN COLLABORAZIONE
Sempre al Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, la mostra “Paolo Pellion di Persano. La semplice storia di un fotografo” riunisce per la prima volta un importante corpus di fotografie dell’artista, tra cui molti inediti, restituendo uno straordinario racconto dal quale emerge la vitalità artistica di Torino e del suo territorio (vedi approfondimento qui) .

Alla Fondazione Merz viene presentata la video installazione “Chimera” (2022) di Lena Kuzmich, artista non-binary che crea nuove visioni assemblando filmati diversi tra loro, ambientate in un mondo virtuale e ludico utilizzando vari software di editing. Esaminando l’ecologia queer e la vita non binaria all’interno della natura, l’artista si interroga sulle modalità che definiscono l’essere umano come specie. Il lavoro si inserisce all’interno della mostra “Sacro è”, in cui i linguaggi di una giovane generazione di artisti e artiste (Tiphaine Calmettes, Matilde Cassani, Giuseppe Di Liberto, Quỳnh Lam, Lena Kuzmich, Tommy Malekoff, Lorenzo Montinaro, Gian Marco Porru) suggeriscono una riflessione sul concetto di “sacro” rintracciato e approfondito nella sua dimensione quotidiana, ponendo l’accento sulla meraviglia dell’esistere e sulla poesia che si cela nella vita di ogni giorno.

Durante la settimana inaugurale, la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo presenta tre contenuti: la performance Je vous aime”, nell’ambito della prima personale di Diana Anselmo, artista e performer sordo, progetto esito di una ricerca sviluppata in archivi fotografici e documentali nelle città di Torino e Parigi, proponendo un dialogo tra video e documenti fotografici.

La collettiva “When we were old. Opere dalla Collezione Sandretto Re Rebaudengo” include una selezione di opere fotografiche di importanti artisti e artiste internazionali include nella prestigiosa raccolta della fondazione torinese: Anna Gaskell, Larry Johnson, Sherrie Levine, Tracey Moffat, Collier Schorr, Wolfgang Tillmans. Il nucleo di lavori condivide una riflessione sulla giovinezza come spazio di autonomia e di esperienza legittima, sfuggendo alla retorica dei “giovani” proiettati solo nel futuro.
“What the owl knows” di The Otolith Group è una videoinstallazione dedicata alla pittrice e scrittrice Lynette Yiadom-Boakye. Il 18 maggio, infine, inaugura a Guarene la mostra conclusiva della 18° edizione del Young Curators Residency Programme Torino.

Il MAO Museo d’Arte Orientale ospita lo screening di due recenti film di Shahidul Alam, fotoreporter, scrittore e attivista del Bangladesh, nonché curatore dimissionario della Biennale di Fotografia Contemporanea di Mannheim in Germania. Alam è anche protagonista di un incontro pubblico sul tema della censura in fotografia in programma per l’11 maggio, appuntamento che lo vede discutere insieme all’artista e attivista senegalese Yasmine Eid-Sabbagh.

Pinacoteca Agnelli presenta “Untitled” (1991), di Felix Gonzalez-Torres: un’immagine iconica dell’artista cubano è affissa sul billboard della Pista 500, sul tetto del Lingotto,

nucleo di partenza di un intervento urbano che si espande in città occupando sei cartelloni pubblicitari. L’opera ritorna a Torino dopo essere stata esposta nel 2000 al Castello di Rivoli: un invito a riflettere su com’è cambiata la nostra percezione della città e su come i suoi spazi possono aprirsi alla condivisione di molteplici prospettive ed esperienze.

Le collaborazioni includono anche il ruolo attivo di numerosi spazi indipendenti (ad accesso gratuito).
Cripta747 ospita lo screening Cosmic radiation” dell’artista Graeme Arnfield mentre “Across the Ocean”, nello spazio di Mucho Mas! è l’installazione con cui l’artista vietnamita Hiền Hoang ricorre al riso per affrontare il tema della politica tedesca sull’immigrazione e sulla relativa discriminazione; FabioBarile porta da Witty Books “Works for a cosmic feeling” una raccolta di opere fotografiche che impiegano gli strumenti della scienza e della filosofia per esplorare quello che Romain Rolland, in una lettera del 1927 a Sigmund Freud, ha chiamato “sentimento oceanico”, cioè la sensazione di essere un tutt’uno con l’universo.

INCONTRI, SIMPOSI, DIDATTICA, EVENTI PARTECIPATIVI
Il calendario include, inoltre, una serie di incontri, attività didattiche ed eventi partecipativi, oltre a simposi per i professionisti della fotografia contemporanea, un programma vivace e dinamico, pensato per coinvolgere sia il pubblico di addetti ai lavori che quello degli appassionati, integrando vecchi e nuovi linguaggi.

Il 3 e 4 maggio dalle 10 alle 20 alla Cavallerizza Reale – Paratissima, alla Pinacoteca Albertina, alle Gallerie d’Italia – Torino e al Cinema Massimo – Museo Nazionale del Cinema, si svolge il talk program a cura della Direzione Artistica: due giorni di incontri che riflettono sulla fotografia e sul mondo dell’immagine contemporanea. Le conversazioni approfondiranno in particolare quattro aree tematiche: Etica e politica della rappresentazione; Nuovi paesaggi: intelligenza artificiale, tecnologia e immagini; Diffusione e industria fotografica; Artist talks: In transition. Protagonisti dei talk sono i curatori, gli artisti coinvolti nel Festival e figure di riferimento del mondo della fotografia, moderati da giornalisti, photoeditor e professionisti, sia a livello locale che internazionale, capaci di restituire da diverse prospettive il ruolo e l’impatto sempre crescente della fotografia nel mondo.

All’interno dell’hub culturale della città di Torino, Off Topic, Fotomuseum presenta “Cheated by an image” con musica dal vivo che esplora le modalità in cui veniamo sedotti, affascinati e imbrogliati dalla fotografia digitale e online. Durante la serata, molteplici testimonianze personali sveleranno i diversi modi in cui veniamo ingannati dalle immagini: dalle foto di profilo delle app di dating ai fake di guerra in Ucraina, dalle seduzioni delle piattaforme di commercio online al doomscrolling infinito su TikTok. È parte del progetto di ricerca in corso [Permanent beta] The lure of the image, accessibile sulla piattaforma online www.permanentbeta.network e che culminerà in una mostra collettiva nel 2025.

A Camera – Centro Italiano per la Fotografia viene ospitata il 3 e 4 maggio, “Exposed photomatch”, in collaborazione con Fotofestiwal Lodz: due giorni di eventi di networking e presentazioni pubbliche per artisti che vengono selezionati attraverso open call, dando così nuova vita alla formula tradizionale delle revisioni di portfolio. L’idea si basa su un modello democratico e inclusivo, gratuito, in cui esperti e artisti hanno lo stesso spazio per condividere e proporre le proprie esperienze, il proprio lavoro e motivazioni.

Ancora, la prossima edizione dell’ “art book fair” dedicata all’editoria indipendente e ai libri d’artista si svolgerà all’interno del Binario 3 delle OGRTorino dal 2 al 5 maggio 2024, accogliendo per l’occasione una selezione di 20 publishers locali e internazionali, con alcune delle ricerche contemporanee più all’avanguardia del settore.

EXPOSED per TORINO FUTURA
Nell’ambito di Torino Futura, progetto coordinato dagli Assessorati alle Politiche Culturali e alle Politiche Educative e Giovanili che mette a sistema e potenzia le attività delle principali manifestazioni cittadine rivolte alle giovani generazioni, Exposedavvia una collaborazione con IED Torino nell’elaborazione di “Pop-up photo studio”, un progetto che invita il pubblico a diventare protagonista di un’azione collettiva per raccontare attraverso il mezzo fotografico i volti dei partecipanti alla prima edizione del festival.

La collaborazione con il Dipartimento Educativo di Camera – Centro Italiano per la Fotografia per il programma di formazione e produzione “Futuri prossimi”, prevede gli incontri one-to-one tra 6 curatori coinvolti nel festival e i 12 artisti under 30 che partecipano al programma. A loro volta, questi giovani artisti si faranno tutor per la realizzazione di una sessione di laboratori insieme alle studentesse e studenti di una classe della scuola IIS Bodoni Paravia.

Una mostra sperimentale è co-creata e co-prodotta con il Master of Arts in Interaction Design presso l’Università SUPSI in Svizzera. L’obiettivo di questo scambio nasce dall’intenzione comune di spingere i confini del discorso sulla creazione di immagini contemporanee attraverso la lente della tecnologia creativa, chiedendosi cosa definisce la fotografia nell’era dell’automazione e quali implicazioni sorgono quando gli agenti artificiali diventano i creatori di immagini. Nel corso di un mese, la galleria Recontemporary a Torino ospita installazioni interattive che fondono i regni digitale e fisico, stimolando la riflessione su concetti contemporanei come la nonhuman photography, la networked image e l’AI.

TORINO: UNA CITTA’ PER LA FOTOGRAFIA
Durante i giorni del festival l’offerta fotografica presente in città sarà molto ampia e di alto livello.

Si rinnova l’appuntamento con “The phair” (3-5 maggio 2024), fiera annuale dedicata alla fotografia giunta ormai alla sua quinta edizione, che quest’anno avrà luogo nella Sala Fucine delle OGR Torino, coinvolgendo oltre 50 gallerie europee.

Il palinsesto dell’offerta culturale cittadina include inoltre mostre dedicate a grandi maestri della fotografia, come “Robert Capa e Gerda Taro: la fotografia, l’amore, la guerra”, presso Camera – Centro Italiano per la Fotografia, e “Luigi Ghirri. Rosso Ferrari” al Museo dell’Automobile, esposizione che ripercorre il lavoro dedicato allo storico marchio di automobili da uno dei principali autori italiani mai esistiti, argomento che sarà approfondito in un talk il 16 maggio.

Alle Gallerie d’Italia – Torino: “Cristina Mittermeier. La grande saggezza”, prima retrospettiva in Europa dedicata alla fotografa, biologa marina e attivista (vedi approfondimento qui) e “Non ha l’età. Il Festival di Sanremo in bianco e nero 1951-1976” che espone un nucleo di fotografie dell’Archivio Publifoto Intesa Sanpaolo sui “fuori scena” del Festival, ripercorrendo gli anni in cui era ospitato al Casinò di Sanremo.

In occasione dei 700 anni dalla morte di Marco Polo, il MAO Museo d’Arte Orientale presenta “Tradu/izioni d’Eurasia Reload”, riallestimento della mostra che racconta, attraverso una rinnovata selezione di ceramiche, tessuti, metalli e manoscritti, l’affascinante viaggio dell’arte, della cultura, delle tradizioni dall’estremo Oriente al Mediterraneo (vedi approfondimento qui).

L’esposizione “Liberty. Torino Capitale” a Palazzo Madama – Museo Civico d’Arte Antica racconta attraverso un centinaio di opere il fondamentale ruolo di Torino nell’affermarsi del Liberty (vedi approfondimento qui).

Al PAV Parco Arte Vivente è possibile visitare “Car crash. Piero Gilardi e l’arte povera”, che indaga la produzione di Piero Gilardi (Torino, 1942-2023) nel corso degli anni Sessanta (vedi approfondimento qui).

Alla Pinacoteca Agnelli, oltre all’opera di Félix González-Torres, sono installate due nuove opere sulla Pista 500 degli artisti Rirkrit Tiravanija e Finnegan Shannon. Negli spazi espositivi interni, oltre alla Collezione Permanente, proseguono le mostre “Form form SuperForm” e “Lucy McKenzie e Antonio Canova. Vulcanizzato”.

Il Museo Nazionale del Risorgimento Italiano e Unione Industriali Torino, in occasione di Torino Capitale della Cultura d’Impresa 2024, presentano “Paesaggi industriali. Un viaggio nelle trasformazioni urbane di Torino”, racconto per immagini di Mauro Vallinotto, che illustra la complessità delle trasformazioni che, nell’ultimo mezzo secolo, hanno interessato Torino e i maggiori comuni della città metropolitana.

Fondazione Mamre propone un racconto inedito sull’Iran: “Iran. Paesaggi umani e urbani. Fotografie” è un progetto in collaborazione con Claudio Silighini, fotografo e fotoreporter impegnato su tematiche sociali e paesi con conflitti interni.

L’Associazione Barriera presenta la mostra “No gatekeepers for my heart” di Franko B, artista radicato nelle istanze punk e queer sin dagli anni ‘90, la cui pratica abbraccia performance, fotografia, scultura, installazione e azione nello spazio pubblico.

Gli spazi espositivi di Ersel ospitano la mostra “Guido io – Itinerari fotografici di una collezione. Cento fotografie dalla raccolta di Guido Bertero”, una tra le maggiori collezioni di fotografia italiana deldopoguerra.

La fotografia è protagonista anche negli spazi rinnovati di Flashback Habitat con tre mostre personali del progetto “Insurrezioni. Fotografie di una protesta. Tre storie di attivismo, tra giornalismo e fotografia”.

Lo spazio indipendente Quartz Studio ospita una mostra personale del fotografo tedesco Ingar Krauss che include dei lavori inediti sul tema del paesaggio italiano.

Paratissima presenta la terza edizione di “Liquida Photofestival” dal 2 al 5 maggio negli spazi della Cavallerizza, per analizzare lo stato dell’immagine contemporanea.

Jest insieme ad Arteco presentano “Altra versione dello stesso paesaggio”, un progetto realizzato da Arianna Arcara, ed esito di un periodo di residenza nel territorio della Val di Susa, con fulcro la Pinacoteca G.A. Levis, volto a ospitare fotografi e artisti con l’intento di attivare nuove narrazioni a partire dal corposo patrimonio di opere pittoriche del paesaggista Giuseppe Augusto Levis.

LE ATTIVITÀ RIVOLTE ALLA CITTADINANZA
Molte sono le attività rivolte alla cittadinanza, con lo scopo di attivare una mobilitazione partecipata e trasversale: a partire dal premio per il migliore scatto sulle Luci che hanno illuminato i quartieri durante le feste natalizie (che verrà assegnato dal Sindaco nei giorni del festival), fino ad arrivare ad appuntamenti di avvicinamento alla seconda edizione. L’elenco è in costante aggiornamento.

C.S.M.
Fonte: comunicato stampa del 5 marzo 2024

EXPOSED TORINO FOTO FESTIVAL
2 maggio – 2 giugno 2024

Biglietti: https://www.exposed.photography/tickets
info@exposed.photography
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