Parte dall’Accademia di Santa Cecilia la tournée di Francesco Libetta, che trascrive e reinterpreta le composizioni del compianto Maestro Ezio Bosso.

Dopo il successo di pubblico e critica del progetto discografico Sony Music Lighting Bosso – From Bosso to Libetta’s transcriptions (vedi qui), parte il 28 maggio 2024 dalla Sala Petrassi di  Santa Cecilia a Roma la tournée che porterà a nuova vita in tutt’Italia le più celebri composizioni pianistiche di Ezio Bosso e le nuove trascrizioni dai suoi testi sinfonici ad opera di Francesco Libetta. Il primo passo di questa ambiziosa rinascita non poteva che svolgersi in uno dei luoghi più simbolici per la storia di Bosso: l’amatissima Accademia Nazionale di Santa Cecilia.

La declinazione dal vivo del progetto discografico, già in parte sperimentata a Trieste, San Marino e Lugano con favorevole esito di pubblico e critica, presenterà una caratteristica unica e in linea con la filosofica artistica di entrambi i protagonisti, su molti aspetti allineati in perfetta, spontanea e casuale corrispondenza: la totale assenza di routine, la concezione dell’evento musicale come accadimento unico e irripetibile, lontano dal concetto commerciale di ‘tournée’. Ogni concerto infatti avrà un impaginato diverso che, pur mantenendo l’idea di iniziale di Francesco Libetta, cioè il costante dialogo tra la musica di Bosso e i grandi del passato, presenterà ogni volta diverse e originali combinazioni.

LA TOURNÉE
La tournée proseguirà in Toscana e nella Marche tra luglio e agosto con date e un’importante sorpresa che verranno annunciate a breve. Quindi, si interromperà per la registrazione del nuovo doppio album che completerà in autunno il repertorio inedito di Bosso per formazione cameristica in trio pianoforte, violoncello e violino e in duo per pianoforte e violino. Oltre a un addendum di musica di grande repertorio, scelta da Francesco Libetta per indagare le sottili trame artistiche che collegano la visione musicale di Bosso a quelli che egli stesso ha sempre considerato e dichiarato come i suoi padri nobili.

La tournée chiuderà poi il 13 ottobre al Conservatorio di Torino per il festival Wanderer Armonie della Sera e il 23 ottobre al Conservatorio Verdi di Milano per Società dei Concerti.

I PIANOFORTI
A Roma Libetta, nel suo inesausto studio del suono, elemento caratterizzante tutta la sua carriera di divo irrituale della tastiera, ha scelto per questa occasione speciale un pianoforte unico, mai ascoltato dal pubblico romano: il Borgato Grand Prix 333, oggi il pianoforte gran coda più grande al mondo, vanto dell’eccellenza artigianale italiana. Invece sulle altre date Libetta – Steinway Artists come Bosso – tornerà al tradizionale gran coda.

BOSSO / LIBETTA
Dopo il lutto, dopo l’assenza, dopo la ricostruzione del patrimonio edito e inedito a opera della famiglia, Ezio Bosso entra a pieno titolo nella prassi esecutoria di un interprete di alta caratura come Francesco Libetta, in apertura di un lungo percorso artistico volto a esaltare ogni dettaglio del suo complesso percorso musicale, dalla ricerca millimetrica sul suono al complesso rapporto di ogni sua composizione col grande repertorio di tradizione per aprire nuove vie alla contemporaneità.

Chiosa così il progetto dal vivo Tommaso Bosso, amministratore dell’eredità artistica di Ezio Bosso: «Se intendessimo come famiglia la vita artistica di Ezio solo come conservazione d’archivio, mantenimento di un cenacolo di affetti, tradiremmo la natura sfidante, anarchica, sperimentale di mio zio, che ha sempre lottato ogni giorno per raggiungere nuovi traguardi e poi gettarseli alle spalle, per affrontare nuove avventure, come un esploratore musicale, quasi masochista nel negare un successo per cercarne un altro sempre nuovo e diverso, più difficile, più ambizioso.

Così ha gettato la carriera di grande virtuoso del contrabbasso per la composizione; così ha negato il suo talento per gli archi al fine di approfondire il pianoforte, suo primo amore d’infanzia negato; quindi ancora, con doppio carpiato su ruote, negare tutto il suo passato per la direzione d’orchestra del grande repertorio classico: la staticità è il vero tradimento della natura profonda di Ezio e questa stessa vocazione a non fermarsi mai, a non impigrirsi sugli esiti, a non pensare in termini di carriera ma solo di risultati artistici è il vero filo di seta che lega la personalità di Libetta alla storia di Ezio […]»

Libetta, sapiente della chimica dei suoni, maestro mai stanco d’arte spagirica musicale, commenta: «La musica di Bosso a noi che la eseguiamo dona soddisfazioni e responsabilità. Impossibile, infatti, limitarsi a suonare quello che è scritto: chi legge la musica di Bosso deve veramente “interpretare”. Affinché questa musica risulti viva è indispensabile suonarla con una costante attenzione al suono concreto che si forma via via, verso l’accadere della musica, momento per momento […].

Fondamentale nella musica di Bosso è anche una forma particolare di consapevolezza. Per montare una musica che sa che cosa vuole dire, l’autore sa anche dove andare a trovare i vocaboli necessari, tra autori del passato e sperimentazioni d’avanguardia. In un mondo ammalato di velocità, il discorso di Bosso riesce a recuperare una particolare dimensione temporale, tutta sua. E a prendersi tutto il tempo necessario. Nel quale riesce a disegnare un percorso, emotivo o ipnotico, che non vuole essere fuori di noi, ma dentro».

M.F.C.S.
Fonte: comunicato stampa del 20 maggio 2024
Immagine: Foto De Riccardis 2014

LIGHTING BOSSO
28 maggio ore 20.30

Sala Petrassi – Accademia Nazionale di Santa Cecilia, Roma
Biglietto unico euro 40 – https://www.ticketone.it/event/accademia-nazionale-di-santa-cecilia-concerti-straordinari-2023-2024-auditorium-parco-della-musica-ennio-morricone-18135963/
https://www.libetta.it