Per l’INFP guarire significa ricomporre le divisioni che disturbano la vita privata e di relazione, significa trattare sé e relazionarsi con gli altri in maniera conciliatoria, aiutando a ricomporre la perduta unità, integrità, quello che l’INFP chiama l’uno. Questi Guaritori mostrano al mondo un volto tranquillo e piacevole, ma mentre all’apparenza potrebbero sembrare gentili e disinvolti, dentro sono tutt’altro che sereni, essendo provvisti di un’affettività e di un interesse per l’altro, di una capacità di preoccuparsi raramente riscontrabile negli altri tipi e profili. I Guaritori amano profondamente e appassionatamente alcune poche persone speciali, o una causa. Il loro scopo fervente è quello di portare pace nel mondo e pienezza per loro stessi e per coloro che amano. I Guaritori sono caratterizzati da uno spiccato idealismo, derivante da una forte moralità personale, e concepiscono il mondo come un luogo etico e onorevole. Infatti, per entrare in contatto con i Guaritori, bisogna ricordare che il loro idealismo non conosce frontiere o egoismi e li può spingere a sacrifici straordinari per qualcuno o qualcosa in cui credono fortemente. Il Guaritore è lo sciamano, il mago, lo stregone della tribù, il principe o la principessa delle favole, il cavaliere difensore della fede. Il loro amore per la solitudine, la loro rarità (circa l’uno per cento della popolazione), il loro idealismo li possono far sentire isolati dal resto dell’umanità. Può essere che i Guaritori siano alla ricerca dell’unità all’interno di loro stessi, e tra loro e gli altri, a causa di un senso di alienazione derivante da un’infanzia molto spesso infelice. Gli INFP vivono un’infanzia piena di fantasia che, purtroppo, viene scoraggiata o perfino punita da molti genitori, che chiedono loro di essere socievoli e attivi in modo concreto, e da fratelli pronti ad adeguarsi alle aspettative dei genitori. Il bambino INFP spesso si sente un brutto anatroccolo. Altri tipi possono liberarsi delle aspettative che non si adattano a loro, ma non gli INFP. Nel tentativo di compiacere genitori e fratelli, ma senza ben sapere come fare, cercano di nascondere le loro differenze, di convincersi che non è bene avere così tanta fantasia. Alcuni di loro si chiedono per il resto della loro vita che cosa c’è di sbagliato in loro.  Non c’è nulla di sbagliato, solo sono diversi: cigni allevati in una famiglia di anatre. I Guaritori fanno fatica a credere e a fidarsi di loro stessi. Impegnati in tutto ciò che è positivo e giusto, e per contro allevati nel dubbio che ci sia qualcosa di sbagliato in loro, potrebbero restare affascinati dal problema del bene e del male, del sacro e del profano. Attratti dalla purezza, possono persino arrivare a cercare deliberatamente il peccato per confermare la cattiveria che sono convinti di tenere nascosta dentro. Poi, quando credono di aver finalmente ceduto a una tentazione impura, si danno ad atti di espiazione e sacrificio come risarcimento. Tuttavia gli altri si rendono poco conto di questo tormento interno in quanto l’INFP tendenzialmente non rende pubblici i suoi problemi. Nel valutare le cose e prendere decisioni, i Guaritori preferiscono seguire il loro intuito che la logica. Amano il bello (contro il brutto), il bene (contro il male) e ciò che è morale (contro l’immorale). Le loro impressioni sono fluide, globali, allargate. Hanno un particolare dono per la metafora e per l’interpretazione di simboli, nonché per la loro creazione, e infatti spesso scrivono in modo poetico o lirico. Si prendono molte libertà nei confronti del pensiero logico, che considerano qualcosa di opzionale. Hanno difficoltà a pensare nei termini di se… allora…; tendono a vedere le cose bianche o nere e possono essere impazienti nei riguardi dei problemi contingenti. Sul lavoro sono flessibili, amano nuove idee e nuove informazioni, sono coscienti delle persone e dei loro sentimenti e si relazionano bene con quasi tutti, nonostante qualche riserva. Odiano le interruzioni telefoniche e lavorano bene da soli. Sono molto  pazienti con le situazioni complicate ma detestano la routine. Possono fare errori di fatto, ma mai errori legati al sentimento. Le scelte lavorative dovrebbero rivolgersi verso il lavoro sociale, la ricerca, l’insegnamento in campo umanistico, ma devono assolutamente stare lontano dal mondo degli affari. Hanno un naturale interesse per le attività di studio e dimostrano una notevole disinvoltura con il linguaggio. Come compagni, i Guaritori dimostrano sempre un forte impegno nei confronti di quanto promesso. Sono fedeli al compagno; si trovano a sognare esperienze nuove, e anche a metterle in pratica, ma tendono subito a cercarne i lati meno positivi. Amano vivere in armonia e fanno di tutto per evitare i conflitti. Sono molto attenti ai sentimenti del compagno e amano compiacere, anche se possono avere difficoltà a esprimere in modo aperto il loro affetto. Gli INFP sono molto legati ai loro sogni e spesso trovano difficile conciliare un concetto romantico e idealizzato della vita coniugale con la realtà della vita quotidiana con un’altra persona. Anche nei momenti migliori, appaiono timorosi di troppa felicità coniugale, perché pensano che la felicità presente debba essere pagata con sacrifici futuri, una convinzione che può creare qualche disagio, una difesa eccessiva del proprio spazio e difficoltà a rilassarsi nelle gioie della vita a due. Riservati e tranquilli, sono però dei feroci difensori della famiglia e della casa, che vivono come il loro castello. Come genitori sono devoti al benessere dei figli e li trattano con grande empatia e adattabilità. Nella routine del quotidiano sono flessibili ed è perciò facile vivere con loro. Spesso chiedono il parere dei figli quando si tratta di prendere decisioni che riguardano la famiglia, almeno finché non si tenti di violare il loro sistema di valori. Allora puntano i piedi e niente li smuove.