Wassily Kandinsky è il padre e il più grande interprete e teorico dell’arte astratta del primo Novecento.La mostra a lui dedicata è aperta alla Galleria Comunale d’Arte Contemporanea di Monfalcone, in collaborazione con la Fondazione Musei Civici di Venezia. La cui direttrice, Gabriella Belli, spiega chel’esposizione è costruita con i capolavori delle collezioni della Galleria Internazionale d’Arte Moderna di Ca’ Pesaro per raccontare l’affascinante viaggio dell’arte astratta dalla sua nascita al nostro contemporaneo. Molte di queste opere sono state acquistate dal Comune di Venezia in diverse edizioni della Biennale – continua Gabriella Belli – altre sono state donate alla Galleria dagli stessi artisti premiati.

Klee Paul, Frisst aus der Hand 1920

Il percorso della mostra “Punto, linea e superficie. Kandinsky e le avanguardie”, visibile a Monfalcone (Gorizia) dal 18 dicembre 2021 al 2 maggio 2022, è invece raccontato dalla curatrice Elisabetta Barisoni, responsabile della Galleria Internazionale d’Arte Moderna di Ca’ Pesaro. Dopo la prima parte dedicata alla Nascita dell’astrazione, la mostra presenta, sempre attraverso i capolavori di Ca’ Pesaro, Le avanguardie astratte e surrealiste. Sulla linea tracciata da Klee e Kandinsky, durante gli anni Venti si inseriscono le sperimentazioni del Surrealismo di Joan Miró, Max Ernst, Antoni Tàpies, la scultura astratta di Arp e di Alexander Calder, le analogie cosmiche di Enrico Prampolini e le forme musicali di Luigi Veronesi.

La terza parte della mostra – continua a spiegare Elisabetta Barisoni – esplora la persistenza dell’Astrazione nel secondo dopoguerra. Negli anni Quaranta la lezione di Kandinsky si declina nel mondo inglese con l’esperienza di Ben Nicholson, nelle esperienze internazionali dell’Espressionismo astratto e in Italia del Fronte Nuovo delle Arti e dell’Astrattismo segnico. Da Emilio Vedova a Mario Deluigi e Tancredi, da Karel Appel a Mark Tobey, le forme dell’astrazione nella seconda parte del ‘900 si collocano a metà tra Informale, suggestione lirica e gestuale.

La mostra si chiude con una preziosa selezione di scultura, La scultura verso il minimalismo, che completa il percorso con capolavori di Mirko Basaldella, Eduardo Chillida, Luciano Minguzzi e Bruno De Toffoli, a testimoniare la persistenza del dialogo tra astrazione e biomorfismo verso gli anni Cinquanta. Infine la ripresa di un’astrazione radicale, quasi ascetica, si fa strada con le esperienze minimali di Richard Nonas e di Julia Mangold, che introducono il visitatore nel pensiero degli anni Settanta, alla ripresa di una nuova vita dell’arte e delle forme astratte, conclude la curatrice.

Mirko

C.S.M.
Fonte Muve Press, 17 dicembre 2021
Immagine di apertura: Kandinskij, Zig zag bianchi 1922
Fondazione Musei Civici di Venezia – Cà Pesaro Galleria Internazionale d’Arte Moderna


PUNTO, LINEA E SUPERFICIE. KANDINSKY E LE AVANGUARDIE
18 dicembre 2021 – 2 maggio 2022

Galleria Comunale d’Arte Contemporanea
Piazza Cavour, 44, Monfalcone (Gorizia)
Visite guidate su prenotazione:
galleria.didattica@comune.monfalcone.go.it  
0481.494177/371
Informazioni: galleria@comune.monfalcone.go.it   
www.galleriacomunaleartemonfalcone.it