La Biennale di Venezia annuncia i Leoni per il Teatro e per la Danza 2022.

Per il teatro, è la regista e autrice brasiliana Christiane Jatahy, una delle figure più originali dell’ondata teatrale d’oltreatlantico che ha rigenerato la scena europea degli ultimi decenni, il Leone d’oro alla carriera, mentre il Leone d’argento va al filmmaker e performer Samira Elagoz, che incrocia origini egiziane e finlandesi, autore di inedite e abrasive docu-performance. I Leoni sono stati proposti dai Direttori del settore Teatro Stefano Ricci e Gianni Forte (ricci/forte). La premiazione si svolgerà nel corso del 50. Festival Internazionale del Teatro che si terrà dal 24 giugno al 3 luglio 2022 a Venezia.

Per la Danza, Saburo Teshigawara, coreografo e danzatore, pittore, scultore, disegnatore giapponese che ha imposto un’estetica nuova con la sua personalissima qualità del movimento, è il Leone d’oro alla carriera. Il Leone d’argento è attribuito alla giovane bailaora e coreografa spagnola Rocío Molina, interprete radicale del flamenco nel mondo, tradizione che ricrea sotto il segno di una graffiante contemporaneità. I Leoni sono stati deliberati accogliendo la proposta di Wayne McGregor, direttore del settore Danza, e verranno consegnati nel corso del 16. Festival Internazionale di Danza Contemporanea intitolato Boundary-less che si svolgerà a Venezia dal 22 al 31 luglio 2022.

Christiane Jatahy
Samira Elagoz

TEATRO: LEONE D’ORO ALLA CARRIERA A CHRISTIANE JATAHY

Christiane Jatahy arriva per la prima volta in Italia alla Biennale Teatro nel 2015, per poi tornare l’anno seguente. Attesa è la novità di quest’anno, presentata in prima per l’Italia al

50. Festival Internazionale del Teatro e coprodotta da dieci enti diversi tra i maggiori teatri e festival dall’Europa al Brasile: O agora que demora (The lingering now), seconda parte del dittico Nossa Odisséia, dove l’epica greca è accostata a materiali documentari girati in Palestina, Libano, Sudafrica, Grecia, Amazzonia con oltre 40 interpreti in un mix fra racconto omerico e storie vere di artisti rifugiati.

TEATRO: LEONE D’ARGENTO A SAMIRA ELAGOZ
Per la prima volta alla Biennale Teatro, arriva Samira Elagoz con Seek Bromance, la sua ultima creazione in prima per l’Italia. Nata dall’ibernazione forzata al tempo del covid, Seek Bromance è “la storia della forte relazione fra persone transgender ambientata alla fine del mondo, quasi una saga lunga quattro ore a cui ha collaborato Cade Moga” (S.Elagoz).

Teshigawara© Akihito Abe
Rocio Molina ©Simone Fratini

DANZA: LEONE D’ORO ALLA CARRIERA A SABURO TESHIGAWARA
Con una formazione nel balletto classico e nelle arti plastiche, Saburo Teshigawara è una presenza radicale nel contesto europeo fin dal suo primo apparire, nel 1981. Con Karas (compagnia che fonda insieme a Key Miyata) il suo nome farà il giro del mondo, conteso dalle grandi compagnie classico-moderne e dalle maggiori istituzioni della danza, raccogliendo premi e onorificenze. Autore di stupefacenti performance che lo vedono immerso fino al collo nella sabbia o in piedi su cocci di vetro, è già stato alla Biennale Danza con uno dei suoi folgoranti assoli. Teshigawara torna a Venezia con un titolo di importanza capitale e in prima assoluta al Teatro Malibran per l’inaugurazione del 16. Festival Internazionale di Danza Contemporanea: Petrouchka, reinvenzione di un’opera dei Ballets Russes che ha segnato la storia del balletto occidentale.

DANZA: LEONE D’ARGENTO A ROCÍO MOLINA
Sarà per la prima volta alla Biennale Danza, il Leone d’argento Rocío Molina, artista invitata nei teatri e nei festival di tutto il mondo. A Venezia presenterà una nuova creazione in prima assoluta il 27 luglio al Teatro alle Tese: Confesión de la Carne, “una battaglia fra il suo corpo vulcanico e cinque musicisti dal vivo”, nelle parole del direttore Wayne McGregor.

M.C.S.
Fonte: Ufficio Stampa, 31 e 12 gennaio 2022

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