Rinaldo Invernizzi a Palazzo Martinengo: la dimensione monocromatica e la natura soggettiva dei tre colori.

La mostra “Rinaldo Invernizzi. Smeraldo. Antracite. Cobalto”, ospitata nello splendido palazzo dal 20 aprile al 30 settembre 2022, è un inno all’amatissima città di Venezia dove l’artista espone per la prima volta, attraverso oltre una ventina di oli su tela inediti, realizzati in questo ultimo anno.

Rinaldo Invernizzi, Antracite 7, foto Gianluca Di Ioia

La mostra è a cura di Henry-Claude Cousseau (già Direttore dell’Accademia di Belle Arti di
Parigi) e Andrea B. Del Guercio (già Accademia di Belle Arti di Brera Milano). Invernizzi, «prendendo a testimone ciò che l’acqua, nel suo ruolo di specchio, non smette mai di voler catturare nei suoi riflessi, ovvero il cielo, amplia questo tête-à-tête perseguendolo in un doppio dialogo con il mare». (H.C. Cousseau). D’altra parte, «riconosciamo di assistere a un evento creativo dedicato a Venezia e alla sua storia cromatica, frutto di un’operazione di filtraggio emozionale avvenuto nello studio appartato e silenzioso sulle sponde del lago di Lugano». (A. Del Guercio).

Rinaldo Invernizzi è nato a Milano nel 1962. Vive e lavora a Lugano, San Mamete (Como) e Murano (Venezia). Nel 1983 si è laureato in economia e commercio a Losanna (Svizzera), dopo di che ha lavorato per dieci anni nel campo dei servizi finanziari a Monaco di Baviera (Germania). Dopo una lunga pausa di riflessione artistica, scandita attraverso un’operatività contrassegnata da un processo progettuale fatto di schizzi e di insistiti studi, così come è nella sua pratica tesa alla ricerca di nuove soluzioni espressive, Invernizzi ha realizzato, in quest’ultimo anno, un ciclo di opere scandite dalla dimensione monocromatica dello ‘smeraldo’, dell’antracite’ e del ‘cobalto’, incentrate sulla natura indipendentemente ‘soggettiva’ dei tre distinti colori.

Rinaldo Invernizzi, Smeraldo 3, foto Gianluca Di Ioia

La ‘materia cromatica’ è affrontata da Invernizzi come entità complessa e autonoma, del tutto indipendente rispetto a ogni tipo di racconto e autonoma dalla definizione del reale; su di essa si riversa la natura umana, con i sentimenti che si rincorrono e ogni pensiero che il colore sembra subito pronto a restituire sotto nuova forma emozionale. Tutto si sviluppa e si consolida, tra avanzamento e arretramento, frutto di una stesura condotta per ‘trascinamento’ del colore, di una pittura che, sotto la spinta della rotazione del gesto, produce grumi e spessori, per poi riprendere a ‘correre’ per linee e tracce, fino a congiungersi con nuove estensioni. 

Nelle tele di Invernizzi nuvole e acqua si fondono, l’orizzonte si fa labile, scintillano i colori dell’alba e i bagliori vespertini, prorompe uno dei tratti caratteristici della laguna, il plumbeo splendore dei suoi temporali. Il tutto, nei toni che possiedono più la fissità delle gemme che l’inafferrabile luccichio del mare.

Il Progetto espositivo ed editoriale è destinato alla dimensione internazionale dell’arte di Venezia in concomitanza con la Biennale.

C.S.M.
Fonte: Ufficio Stampa, aprile 2022
Immagine di copertina:
Rinaldo Invernizzi, Cobalto 1, foto Gianluca Di Ioia

RINALDO INVERNIZZI
SMERALDO. ANTRACITE. COBALTO
20 aprile – 30 settembre 2022
Ingresso libero

Palazzo Martinengo
Dorsoduro 178, Venezia
Info: tel. +41 79 6159658

www.rinaldoinvernizzi.com