Nel convento della Santissima Annunziata, restaurata la cinquecentesca cappella che custodisce le spoglie di Jacopo Pontormo, Benvenuto Cellini, Lorenzo Bartolini e Rodolfo Siviero.

Si è concluso il restauro della Cappella di San Luca, di pertinenza dell’Accademia delle Arti del Disegno, conosciuta anche come Cappella dei Pittori nel Convento della Santissima Annunziata, un luogo unico e meraviglioso, la cui raffinatezza scaturisce dalla commistione di materiali, tecniche e opere differenti. L’intervento durato circa 2 anni è stato realizzato con il sostegno di Friends of Florence, sotto l’Alta Sorveglianza della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Firenze e le Province di Pistoia e Prato.

Santi di Tito dopo il restauro

LO STATO DI CONSERVAZIONE E IL RESTAURO
Il restauro è stato l’occasione per conservare e studiare uno dei complessi più affascinanti del tardo rinascimento fiorentino. È stata recuperata la raffinatezza dell’ambiente caratterizzato dalla molteplicità di materiali e tecniche, consentendo, al contempo, la comprensione e l’approfondimento delle vicissitudini storiche che hanno interessato questo importante luogo.

Prima del restauro la Cappella dei Pittori presentava molte e differenziate casistiche di degrado e di alterazioni dell’aspetto originario. Le trasformazioni d’uso e le modifiche strutturali comportarono successivi e ripetuti interventi di riordino che inevitabilmente occultarono l’estetica originale di questo ambiente.

Due eventi hanno in special modo influenzato la conservazione di questo luogo. Il primo, a seguito della soppressione napoleonica e la trasformazione della cappella per uso privato del vescovo Eustachio de Osmond, comportò la chiusura dell’ingresso primitivo e lo spostamento dell’altare sotto l’affresco del Vasari. Il secondo, l’alluvione del 1966, arrecò innumerevoli danni ai piccoli affreschi del basamento e alla parte bassa delle sculture.

Prima restauro
Dopo restauro

CENNI STORICI
La Cappella di San Luca o dei Pittori è uno dei luoghi simbolo della vita artistica fiorentina dal 1565.

Essa fu costruita nei locali dell’antico Capitolo del convento della Santissima Annunziata grazie alla dedizione e alle fatiche del frate scultore Giovannangelo Montorsoli che convinse il priore generale fra Zaccaria Faldossi prima a ospitare e quindi a donare alla neonata Accademia alcuni spazi del convento.

Due anni prima, infatti, nel 1563 era nata, per opera del granduca Cosimo I e dei suoi collaboratori Giorgio Vasari e Vincenzo Borghini, l’Accademia del Disegno sulle ceneri dell’antica Compagnia di San Luca (risalente almeno al 1339) di cui avevano fatto parte i più grandi artisti della rinascita fiorentina, come Leonardo Da Vinci e poi Michelangelo Buonarroti.

Inizialmente intitolata alla Santissima Trinità, la Cappella fu il luogo ove si radunarono i più famosi artisti per celebrare i più solenni giuramenti dell’associazione e svolgere le animate riunioni accademiche in occasione della festa trinitaria, dedicata alle tre arti di pittura, scultura e architettura. Si celebrò anche la festa di Quattro Santi Coronati patroni dell’Architettura e infine quella di San Luca, che eclissò le altre “riconsacrando” la Cappella al Santo Evangelista iconografo di Maria e quindi patrono dei pittori.

Fin dal principio, inoltre, la cappella divenne il luogo identitario entro al quale racchiudere la memoria imperitura delle spoglie mortali degli artisti che avessero voluto essere lì sepolti, fra cui Jacopo Pontormo, Benvenuto Cellini, Lorenzo Bartolini e Rodolfo Siviero.

C.S.M
Fonte: Ufficio Stampa, 26 maggio 2022
Immagine di copertina: parete est prima del restauro

Parete nord
Parete sud