Due mostre sono in corso al m.a.x. museo e allo spazio Officina: un’antologica del pluripremiato designer svizzero e gli ‘uomini in blu’ del pittore ticinese d’origine italiana.

MARIO COMENSOLI (1922-1993) GLI “UOMINI IN BLU”
29 maggio – 24 luglio 2022
Spazio Officina (Via Dante Alighieri 4), Chiasso (Svizzera)

La mostra presenta la produzione pittorica relativa al periodo degli “uomini in blu” di Mario Comensoli (Lugano, 1922 – Zurigo, 1993), collocandosi tra gli approfondimenti tematici sugli artisti contemporanei legati al genius loci. L’esposizione s’inserisce nelle celebrazioni del centenario della nascita del pittore ticinese che ebbe i natali a Lugano ma con origini familiari italiane.

Il Centro Culturale Chiasso celebra l’anniversario ospitando allo Spazio Officina una selezione di settantadue opere a grande formato e una decina di grafiche realizzate dall’artista tra il 1953 e il 1967. Infatti alle opere strettamente appartenenti al periodo degli “uomini in blu” – ritenuto dalla critica svolgersi fra il 1955 e il 1962 – vengono inserite opere emblematiche della fase precedente e di quella successiva. Si tratta perlopiù di tele in cui la figura umana è spesso l’unico soggetto che emerge prepotentemente a livello plastico e con una connotazione cromaticamente omogenea.

Le opere esposte sono caratterizzate dal colore blu, tratto dalla tinta delle tute indossate dagli immigrati italiani che, proprio a Chiasso, trovavano una porta di accesso verso un nuovo futuro nel secondo Dopoguerra. Comensoli, figlio lui stesso di un immigrato italiano, li dipinge enfatizzando la loro condizione, ma senza toni paternalistici: spiccano tratti caratteristici come mani grandi, corpi robusti, atteggiamenti e sguardi intensi, movimenti molto fisici.

La mostra presenta anche una selezione di opere che precedono il periodo degli “uomini in blu” (primi anni Cinquanta), in cui emerge già la vocazione sociale che guida l’artista, ma in una pratica di bidimensionalità dove forme e colori si incastrano con la presenza di molti personaggi come se si trattasse di una tarsia; e altre che vengono realizzate dopo la metà degli anni ‘60, contraddistinte da soggetti destrutturati nei quali viene esasperata la denuncia verso quelle categorie umane dominate dal consumismo, periodo artistico che si aprirà definitivamente in Comensoli con il fatidico 1968.

L’esposizione, a cura di Chiara Gatti e Nicoletta Ossanna Cavadini, è realizzata in sinergia con la Fondazione Mario e Hélène Comensoli, e grazie a prestiti di istituzioni pubbliche e collezionisti privati e al Museo d’Arte della Svizzera Italiana.

[Vito Noto, Giorno/Notte, orologio da polso by Pierre Junod, 2016]

VITO NOTO QUARANT’ANNI DI GRAFICA E DESIGN. IL SENSO DELLE IDEE
8 maggio 2022 – 11 settembre 2022  
m.a.x. museo (Via Dante Alighieri 6), Chiasso (Svizzera)

L’evento espositivo si inserisce nel filone della “grafica contemporanea” e presenta la prima antologica della quarantennale carriera del designer svizzero Vito Noto (Ragusa 1955), il cui studio si trova a Cadro (Canton Ticino). La mostra ripercorre l’iter creativo e professionale dell’artista – già premio Design Preis Schweiz (1995), Compasso d’Oro (1991 e 1994), I’F Die Gute Industrieform (1985 e 1990), ADI Design Index (2000, 2002 e 2016) e A’Design Awards (2017) – mostrando il processo concettuale dal quale sono scaturiti i suoi progetti.

Sono esposti, organizzati in un criterio cronologico e tematico a cura di Mario Piazza e Nicoletta Ossanna Cavadini, quasi duecento pezzi fra oggetti di design, modelli, prototipi, disegni tecnici, bozzetti preparatori, studi di logo, francobolli, monete e macchinari. La sua vasta produzione comprende il visual design, il product design e l’industrial design.

L’artista ha donato al m.a.x. museo tutto il suo archivio e la sua biblioteca di designer; le opere sono entrate a far parte della collezione d’arte del museo chiassese. L’esposizione è realizzata inoltre grazie a prestiti di istituzioni pubbliche e collezionisti privati.

[Vito Noto, Cono centrotavola, WMF Wüttembergische Metallwaren, Fabrik G.m.b.H., 1985]

In occasione della mostra Vito Noto, sul piazzale antistante l’entrata del m.a.x. museo viene riproposto il Bosco dei Manifesti, formato da 14 pannelli che, sui due lati, espongono 27 manifesti. Le immagini propongono un percorso visivo che rivive i quattro decenni di attività di Vito Noto e il “senso delle sue idee”, mettendo in luce dei particolari di alcune sue creazioni rappresentative, scelte dal designer stesso. Sulla ventottesima facciata viene proposto un testo introduttivo.

Nella sala video del seminterrato viene presentato un video dedicato all’attuale esposizione a cura di 3D Produzioni, con interviste all’autore e ai curatori. Il filmato è visibile anche sulla pagina Facebook di 3D Produzioni. Viene inoltre proiettato in mostra il filmato dedicato a Vito Noto realizzato nel 2006 su “25 designer svizzeri” pubblicati nel volume DESIGNsuisse, e il filmato della SRG SSR idée suisse con la collaborazione di Hochparterre, prodotto da Ventura Film, con la regia di Edo Bertoglio.

M.C.S.
Fonte: Uffici Stampa, maggio 2022
Immagine di copertina: Mario Comensoli, Il Salto, 1959,

Informazioni generali: m.a.x. museo
Via Dante Alighieri 6, CH – 6830 Chiasso
T. +41 58 122 42 52
info@maxmuseo.ch
www.centroculturalechiasso.ch