Al Museo Guggenheim, la video installazione di The Otolith Group ritrae la scuola fondata dal Premio Nobel Tagore. Un invito a riflettere sull’interazione tra natura e cultura e sulla necessità di guarire il nostro pianeta.  

Il Guggenheim Museum Bilbao presenta “The Otolith Group: O Horizon”, la seconda mostra dell’anno nella Film & Video Gallery, uno spazio museale dedicato dove vengono presentate opere di video arte, installazione cinematografica e immagini in movimento intese come linguaggio artistico.

[The Otolith Group, O Horizon 2018 film still, Courtesy and copyright the artist]

Viene presentato, dal 23 giugno al 2 ottobre 2022, un ambizioso progetto di The Otolith Group, un collettivo di artisti fondato da Anjalika Sagar (Londra, 1968) e Kodwo Eshun (Londra, 1966) e noto per gli approcci influenti di argomenti cruciali come l’Antropocene, l’estetica dell’afro-futurismo e l’articolazione decoloniale della teoria critica. Producendo film, testi, opere audio, saggi e installazioni, nonché progetti curatoriali, la pratica di The Otolith Group è considerata una pietra di paragone essenziale per l’arte contemporanea e il recente sviluppo del saggio cinematografico a livello globale.

La video installazione O Horizon ritrae la scuola Visva Bharati di Santiniketan (Bengala Occidentale, India), fondata dallo scrittore, educatore, riformista sociale e premio Nobel Rabindranath Tagore nel 1921. L’opera incoraggia a riflettere sull’interazione tra natura, cultura e agricoltura e sull’urgente necessità di guarire il nostro pianeta. Guidando l’India verso l’indipendenza e la trasformazione culturale, Tagore ha anche anticipato alcune delle questioni chiave nel nostro mondo oggi globalizzato: i rischi associati ai cambiamenti climatici, la minaccia dell’estremismo nazionalista e religioso e l’importanza della trasmissione intergenerazionale.

[Circulo de estudio de Taporan]

O Horizon elide i termini del documentario nella sua forma più lirica, discorsiva e operistica. La telecamera guida l’osservatore attraverso danze, prove e rituali, lezioni al coperto e all’aperto; i microfoni registrano le canzoni mistiche di Kabir, la poesia epica, conversazioni e giochi; le lenti catturano gli sguardi degli animali e il silenzio dei vegetali. Recitazione poetica e performance si alternano a osservazioni della flora, dialoghi accademici e prospettive panoramiche. Murales e sculture pubbliche, emblemi e allegorie della modernità estetica di Santiniketan, sono osservati in dettaglio, mentre schermi digitali e app per telefoni cellulari riappaiono come oggetti di scena, gadget e compagni nelle routine quotidiane e nei rituali stilizzati della vita del campus.

C.S.
Fonte: Ufficio Stampa, 23 giugno 2022
Immagine di copertina: The Otolith Group – O Horizon 2018 film still
Courtesy and copyright the artists

THE OTOLITH GROUP. O HORIZON
23 giugno – 2 ottobre 2022

Guggenheim Museum Bilbao

www.guggenheim-bilbao.eus