Dopo un anno di lavori, uno dei più importanti musei italiani riapre con un nuovo allestimento e nuove metodologie di fruizione. Tra le novità, due sale interamente dedicate a Perugino e la sezione d’arte contemporanea.

La Galleria Nazionale dell’Umbria, uno dei musei italiani più importanti e ricchi di capolavori, che conserva il maggior numero di opere al mondo di Perugino, ha riaperto dal 1 luglio 2022.

[Pietro di Cristoforo Vannucci detto il Perugino, Adorazione dei Magi, 1475 circa]

Tradizione e innovazione caratterizzano il nuovo percorso espositivo; fedele alla sua storia e alla sua identità, la Galleria, diretta da Marco Pierini, si proietta verso il terzo millennio, presentandosi all’avanguardia per quanto riguarda la conservazione del patrimonio, la sicurezza dei beni e delle persone, la sostenibilità ambientale, la comunicazione interna ed esterna, l’interdisciplinarità e l’internazionalità della ricerca.

Il nuovo allestimento, firmato da Daria Ripa di Meana e Bruno Salvatici, finanziato per 5 milioni di euro dal Fondo Sviluppo e Coesione, offre al visitatore una fruizione più semplice e intuitiva, con alcuni inserti di opere recentemente acquisite o richiamate dai depositi. Tra queste, si segnalano l’Imago Pietatis di Giovanni Baronzio (1330 circa), il Salvator Mundi di Melozzo da Forlì (1476-1485), la Presentazione di Gesù al tempio di Giovambattista Naldini (1535-1591), acquistato nel 2018, bozzetto dell’opera presente in Galleria, laMadonna col Bambino e santa Gertrudedi Giuseppe Maria Crespi (1665-1747), Sant’Anna, san Gioacchino e Maria Bambina di Francesco Mancini (1679-1758).

[Fra Giovanni da Fiesole detto Beato Angelico, Polittico Guidalotti, 1447 – 1449]

La Galleria Nazionale dell’Umbria accoglie prevalentemente dipinti di soggetto sacro databili tra il XIII e il XVIII secolo. La collezione si presta a criteri espositivi cronologici, seguiti anche nel nuovo allestimento, con alcune novità rispetto al passato. Le arti applicate – oreficeria, medaglie, avori, tessuti – sono poste in dialogo con pittura e scultura, per rappresentare l’evoluzione dei linguaggi figurativi e l’interazione fra tecniche diverse attraverso i secoli.

Sono state create delle sale monografiche. Quelle di maggiore impatto sono le due dedicate al più importante maestro umbro, Pietro di Cristoforo Vannucci, noto come il Perugino, una al terzo piano per le opere della giovinezza e della prima maturità, l’altra, al piano inferiore, per la produzione tarda, con le prove più significative dei suoi ultimi venti anni di attività, in un allestimento di grande suggestione. Nel 2023, in occasione del V centenario della morte, Perugino sarà celebrato attraverso attività di ricerca, formative, editoriali, espositive, nonché mediante manifestazioni culturali che avranno fulcro proprio alla Galleria Nazionale dell’Umbria.

La creazione di una Exhibition box per piccole esposizioni temporanee consentirà di valorizzare opportunamente le opere in deposito, grazie a eventi specifici.

[Gerardo Dottori, Tramonto lunare]

Per la prima volta, la Galleria Nazionale dell’Umbria si apre al contemporaneo. Nella parete di fondo della Cappella dei Priori, Vittorio Corsini ha reinterpretato, utilizzando la medesima tecnica di allora, le distrutte vetrate e plasmato nell’altare ligneo il nuovo fulcro sacro di Palazzo dei Priori. La Sala 20 ospita l’intervento che Roberto Paci Dalò ha realizzato a grafite acquerellabile e inchiostro indiano Ductus: immagini e parole che rimeditano alcuni spartiacque della storia e dell’arte in Umbria. La Sala 39 è riservata ad artisti umbri o che hanno a lungo operato in regione quali Gerardo Dottori, Alberto Burri, Piero Dorazio, Adalberto Mecarelli che, con la loro presenza e il loro spessore culturale, hanno partecipato da protagonisti al dibattito sul contemporaneo in Italia, influenzandolo profondamente.

A integrazione della visita, un apparato multimediale innovativo sviluppato e realizzato da Magister Artfornisce approfondimenti e angolazioni inedite su una selezione del patrimonio esposto. Tra gli interventi, uno spazio non fisico che riunisce i pezzi mancanti di alcune opere oggi smembrate e disseminate per il mondo.

Tra le molte altre novità, la creazione di un laboratorio di restauro e un’aula didattica totalmente accessibile e l’apertura di una biblioteca di Storia dell’arte, ricca di quasi 30.000 volumi.

[Galleria Nazionale dell’Umbria GNU Foto Marco Giugliarelli]

In occasione del riallestimento, Silvana Editoriale ha realizzato una nuova guida storico artistica a cura del direttore Marco Pierini. La Gnu e Franco Cosimo Panini Editore hanno realizzato una guida per bambini che ha come protagonista Pimpa. La cagnolina a pallini rossi disegnata da Altan accompagna nella visita al museo perugino i più piccoli.

Anche il sito ufficiale della Galleria ha avuto un restyling e funziona come contenitore e strumento per la visita in presenza, quindi anche come web app. Vi si trovano le audio descrizioni delle opere (in italiano e inglese), i video in LIS, i contenuti multimediali e di approfondimento, i percorsi tematici, come quello musicale, e molto altro ancora.

Al nuovo sito si affianca il progetto di Galleria digitale, sistematizzazione di circa 100.000 documenti liberamente accessibili che consentono di perlustrare l’archivio storico, l’archivio restauri e la gran quantità di materiale fotografico.

C.S.M.
Fonte: Ufficio Stampa, 29 giugno 2022
Immagine di copertina:
Pietro di Cristoforo Vannucci detto il Perugino
Adorazione dei magi (particolare), 1475 circa

GALLERIA NAZIONALE DELL’UMBRIA
Palazzo dei Priori
Corso Vannucci, 19, Perugia
Informazioni: Tel. 075.58668436; gan-umb@beniculturali.it;
www.gallerianazionaledellumbria.it