74 giorni, 80 spettacoli e 155 repliche in 18 spazi, 400 artisti dai 5 continenti. Musica, teatro, danza, nuovo circo, arti digitali e creazioni per l’infanzia.

La 37a edizione del Romaeuropa Festival è in programma nella Capitale dall’8 settembre al 20 novembre 2022. Un “fare festival” che vuol significare riaffermare l’energia infrangibile dello spettacolo, la vocazione umanitaria dell’arte, quella trasmissione libera di idee, visioni e passioni che è risveglio dei valori su cui si fonda il dialogo culturale oggi minacciato dalla violenza. Romaeuropa vive con repulsione ogni aggressione militare e rilancia l’anelito di pace attraverso il potere sconfinato e salvifico dello spettacolo, di cui le artiste e gli artisti sono portavoce.

[James Thierrée Rooom PH Richard Haughton]

Provengono dai cinque continenti gli oltre 400 artisti e artiste che animano il REF2022 con un programma di musica, teatro, danza, nuovo circo, arti digitali e creazione per l’infanzia, articolato in 74 giorni di programmazione con 80 spettacoli e 155 repliche in 18 spazi di Roma.

L’ideazione dell’intero programma prodotto dalla Fondazione Romaeuropa, presieduta Guido Fabiani e diretta da Fabrizio Grifasi, è stata possibile grazie al sostegno del MiC – Ministero della Cultura, della Regione Lazio e di Roma Capitale.

È un invito a immaginare il futuro l’inaugurazione di questo percorso che l’8 e il 9 settembre porta il festival en plein air nella Cavea dell’Auditorium Parco della Musica “Ennio Morricone” insieme all’ICK Dans Amsterdam diretto da Emio Greco e Pieter C. Scholten per presentare il loro evento/manifesto We want it all, in cui si mescolano atmosfere rock e pop, virtuosismo e classicità.

[Berliner ensemble L’opera da tre soldi, Dreigroschenoper. Foto JR Berliner Ensemble]

IN DIALOGO CON LA STORIA
L’iconico Berliner Ensemble fondato da Bertolt Brecht, presenta, diretto da Barrie Kosky, un nuovo allestimento de L’Opera da tre soldi, con le composizioni di Kurt Weill. L’ensemble Ictus, formazione belga, esegue integralmente, insieme a Collegium Vocale Gent e alla voce narrante di Suzanne Vega, il capolavoro di Philip Glass Einstein on the beach. Il compositore e regista tedesco Heiner Goebbels si confronta con i testi di Henri Michaux.

È un dialogo tra danza e musica quello presentato grazie al supporto di Dance Reflections by Van Cleef & Arpels: con Drumming la coreografa fiamminga Anne Teresa De Keersmaeker insieme a Ictus si confronta con l’omonimo capolavoro di Steve Reich mentre la tedesca Sasha Waltz impegna la sua compagnia nel dialogo con Terry Riley. Ancora Dance Reflections, in collaborazione con il REF e Villa Medici, presenta la nuova pièce del coreografo francese Noé Soulier.

Con la Sinfonia Incompiuta di Schubert dialoga la coreografa francese Maud Le Pladec insieme al musicista Pete Harden, mentre ai Madrigali guerrieri et amorosi di Claudio Monteverdi si rivolge il regista Benjamin Abel Meirhaeghe insieme al musicista (Jesse) Doon Kanda, icona dell’avant pop internazionale. Di eroi e passioni parla anche il coreografo Enzo Cosimi che torna al REF con l’intera Orestea – Trilogia della Vendetta. La regista Martina Badiluzzi prosegue, con il mito di Penelope, la sua ricerca intorno alle identità femminili. Se il coreografo spagnolo Marcos Morau con La Veronal, dedica alla forza del teatro e della macchina scenica il suo Opening Night, la magia della scena è protagonista in Room, la nuova creazione di teatro musicale dell’istrionico James Thierrée.

Altro incontro quello tra le immagini di William Kentridge e la musica di François Sarhan eseguita dall’ensemble Ictus in O sentimental machine, spettacolo incentrato sul rapporto dell’uomo con il progresso tecnico. È al celebre romanzo 1984 di George Orwell che si ispira Mihkel Kerem per costruire una composizione musicale per il New European Ensemble, accompagnata dalle immagini cinematografiche del regista Gijs Besseling, dall’attore Marco Quaglia e da un’introduzione di Edward Snowden, informatico, attivista e whistleblower statunitense, ex membro della CIA.

[Jefta Van Dither, Cullberg Mountains Agnienzka]

IN DIALOGO CON IL PRESENTE
Il coreografo Roduan Mriziga dirige Dorotheé Munyaneza in un assolo in cui si mescolano rituale, danza, architettura, canto, poesia e rap per riscrivere la memoria delle popolazioni del Nord Africa. L’icona della danza Sudafricana Robyn Orlin porta in scena otto giovani interpreti della sua compagnia Moving Into Dance. Dal Brasile il coreografo Bruno Beltrão torna con la sua compagnia Grupo de Rua per rispondere alle pratiche repressive nel suo paese, mentre al linguaggio violento che caratterizza alcuni discorsi politici reagisce il coreografo Jan Martens insieme al Dance On Ensemble.

Globalizzazione e antiche tradizioni spirituali asiatiche convivono per Choy Ka Fai, che fa propri i linguaggi della scena Vogueing e Queer asiatica, mentre il coreografo Jefta Van Dinther insieme alla svedese Cullberg dà vita ad un dittico arcaico-futuristico centrato sulla narrazione del rapporto tra uomo e natura.

La compagnia messicana Lagartijas Tiradas al Sol è protagonista di due spettacoli che indagano il concetto di democrazia. Combina biografia e realtà, ricordi, documenti e finzione anche il regista Rabih Mroué, che dà forma a una ricostruzione della guerra civile libanese. Soggettività e documenti sono al centro delle produzioni del regista Valentino Villa – che insieme all’attrice Monica Piseddu riflette sulla violenza dell’immagine partendo dalle foto delle torture e degli abusi subiti dai prigionieri iracheni nel carcere di Abu Ghraib – e di Paola Di Mitri che ricostruisce la sua storia famigliare sovrapponendola alle cartografie della città di Taranto. Riporta alla storia italiana e all’ottobre del 1922 Renato Sarti che, con la consulenza dello storico Mimmo Franzinelli, ricostruisce gli eventi che resero possibile la Marcia su Roma.

Torna al Romaeuropa Festival 2022 l’acclamato regista Milo Rau che affronta il tema dell’addio e del lutto ma anche della memoria e della solidarietà dinanzi ai momenti finali di un’esistenza. In uno spazio intimo, volto all’accoglienza e all’inclusione, introducono il regista inglese Alexander Zeldin che descrive le fragilità umane, e Caroline Guiela Nguyen che costruisce un racconto fantascientifico intarsiato da frammenti di vite reali.

[Anni Luce, Giulia Odetto, Il mio corpo è come un monte, Foto Piero Tauro]

IN DIALOGO CON IL FUTURO
L’attenzione del REF alle nuove proposte della scena nazionale si radica in Anni Luce, la sezione a cura di Maura Teofili che scommette sul sostegno alla creatività under30, ponendo al cuore del suo operare il progetto Powered By REF: un’opportunità di sostegno, formazione e sviluppo dedicata a giovani artiste ed artisti. Torna, ancora nell’ambito di Anni Luce, la nuova edizione di Situazione Drammatica, il format dedicato alla nuova drammaturgia, ideato da Tindaro Granata e presentato da Romaeuropa in rete con i prestigiosi premi Hystrio, Tondelli e Riccione.

Novità assoluta per il 2022 è la definizione di una segnalazione speciale del REF che intende monitorare e selezionare, tra i testi presentati ai premi, quelli particolarmente attenti a tematiche interculturali. Le produzioni nate intorno ad alcuni delle più efficaci opere selezionate sono ospitate all’interno del festival. Ok Boomer di Nicolò Sordo, vincitore del Premio Tondelli nel 2021, debutta nella sua forma scenica con la regia di Babilonia Teatri.

È fotografia di un movimento che attraversa l’Europa facendone danzare le identità, Dancing Days, la sezione curata da Francesca Manica che raccoglie alcune delle più sorprendenti creazioni della scena coreografica europea (anche grazie alla rete Aerowaves).

Continua a rivolgersi ai coreografi e alle coreografe emergenti under35 DNAppunti Coreografici. È invece dedicato ad artiste ed artisti sotto i 36 anni residenti stabilmente all’estero il concorso-premio Vivo d’Arte, promosso dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale. Completa lo sguardo verso la scena del futuro Residenze Digitali, la rete per il sostegno alla creatività digitale.

IN DIALOGO TRA GENERAZIONI
Nel segno dell’inclusione, del coinvolgimento delle famiglie e dell’apertura ad un pubblico di tutte le età il Romaeuropa Festival 2022 accresce la sua offerta a partire dal ritorno della Compagnia Finzi Pasca con le atmosfere sognanti di Bianco su Bianco, una fusione di danza, teatro e acrobazie. Alle bambine e ai bambini dai sei anni in su sono invece dedicati i weekend di REf Kids & Family, la sezione curata da Stefania Lo Giudice che attraversa tutta la durata del festival.

[Ikeda, Music for percussion]

DIALOGHI IN CONCERTO
Il pluripremiato compositore e produttore Ólafur Arnalds presenta nella Cavea dell’Auditorium Parco della Musica (in corealizzazione con Spring Attitude Festival) il suo monumentale album Some Kind of Peace per l’unica data italiana del suo tour europeo, mentre dal Giappone Ryoji Ikeda presenta music for percussion n.2 (in corealizzazione con Musica per Roma). Ancora in corealizzazione con Musica per Roma è il concerto di Dream House Quartet -la crew costituita dalle pianiste Katia e Marielle Labéque, Bryce Dessner e David Chalmin.

Piotr Orzechowski aka Pianohooligan presenta Missa Sine Verbis, in cui sono ri-arrangiate le musiche sacre di alcuni compositori polacchi. Fabrizio Ottaviucci torna a cimentarsi con la quanta parte delle Treatise di Cornelius Cardew mentre approdano per la prima volta al festival Paola Prestini insieme all’ex componente dei Kronos Quartet Jeffrey Zeigler e la compositrice svedese Hanna Hartman al fianco dell’artista tedesca Dafne Narvaez in una performance che intreccia animazioni dal vivo, oggetti in movimento ed elettronica.

[LineUp! Joan Thiele]

L’incontro tra linguaggi è anima anche della sezione Digitalive, a cura di Federica Patti, dedicata all’indagine delle culture digitali, delle sonorità sperimentali ed elettroniche e di quei formati performativi che stanno ridefinendo il concetto stesso di live musicale. La sezione LineUp! a cura di Giulia Di Giovanni e Matteo Antonaci, esplora, con uno sguardo volto alla parità di genere e all’inclusività, le nuove sonorità pop e urban nella musica italiana.

Contaminati e reinventati, i suoni dell’R’n’B, dell’elettronica e del Nu-Jazz sono al centro di questa seconda edizione che vede protagoniste la cantante e performer italo-marocchina LaHasna, classe 1993 e già artista selezionata da MTV New Generation insieme al producer Salam Carther; la cantautrice Nava, nata a Teheran e stanziatasi da diversi anni a Milano; la producer e songwriter Lndfk, cresciuta a Napoli da madre italiana e padre arabo; la cantautrice e producer di origini metà italiane e metà colombiane Joan Thiele, ed Elasi, cantautrice, compositrice e producer alessandrina.

Si strutturano come veri e propri dialoghi anche gli incontri de Le Parole delle Canzoni, il format ideato e presentato da Treccani. Tra i protagonisti di questa edizione il cantautore Giovanni Truppi.

[Dancing days, Leila Ka Pode Ser © Yoann Bohac]

INSIEME – IN DIALOGO CON IL PUBBLICO
Sostenibilità e solidarietà sono le parole chiave di questa edizione di Romaeuropa. Una nuova collaborazione costruita con l’Agenzia ONU per i Rifugiati inaugura un percorso che si sostanzia in un contributo filantropico a sostegno di UNHCR in Ucrania e in un calendario di attività condivise.

È volto alla sostenibilità ambientale il progetto REF Eco-Friendly che mira a calcolare, mitigare ed abbattere le esternalità ambientali negative di tutta l’organizzazione del Festival. In collaborazione con Casa dello spettatore Romaeuropa aderisce ad Affido Culturale, progetto per il contrasto della povertà educativa. La compagnia Bartolini Baronio, vincitrice del bando Boarding Pass torna da New York per raccogliere le storie di chi ha scelto di ricostruire la propria casa lontano dal suo paese di origine. Si rinnova la partnership tra Romaeuropa e il Festival di Film di Villa Medici promosso dall’Accademia di Francia a Roma diretta da Sam Stourdzé. Numerose sono, infine, le attività di dibattito e confronto con il pubblico.

M.C.S.
Fonte: Ufficio Stampa, giugno 2022
Immagine di copertina: Finzi-Pasca, Bianco su Bianco

www.romaeuropa.net