Mutazioni ceramiche negli spazi di Alchemilla. La metamorfosi intesa come principio di vita. Nuove riflessioni su Carlo Zauli e sulla ceramica contemporanea.

In occasione del suo Ventennale, partito a maggio scorso con il programma di eventi 20MCZ, il Museo Carlo Zauli di Faenza approda a Bologna con la mostra “Mutaforma. Mutazioni ceramiche del codice CZ”. Sono esposte opere di Carlo Zauli, Salvatore Arancio, Pierpaolo Campanini, David Casini, T-Yong Chung, Giulia Dal Monte & Isabela Benavides, Alberto Garutti, Eva Marisaldi, Mathieu Mercier, Jonathan Monk, Ornaghi&Prestinari, Italo Zuffi, Sisley Xhafa, Shafei Xia.

[T-yong Chung, Senza Titolo, 2010]

Il Museo Carlo Zauli, nato a Faenza pochi mesi dopo la scomparsa del grande ceramista scultore tra i più importanti del Novecento, all’interno degli spazi del suo studio-atelier, è considerato in ambito internazionale un centro nevralgico per la ceramica contemporanea e per l’approfondimento del percorso artistico del Maestro. Con l’appuntamento bolognese, dal 24 settembre al 30 ottobre 2022 negli spazi dell’Associazione Alchemilla a Palazzo Vizzani, il Collettivo NN, che cura la mostra, porta nuove riflessioni su Carlo Zauli e sulla ceramica contemporanea, partendo dal concetto di metamorfosi, qui intesa come principio di vita e di relazione che attraversa e lega ogni forma vivente in un tutto organico.

[Ornaghi Prestinari, Prove di Volo, 2017]

L’esposizione restituisce l’ibridazione tra la componente ereditaria di Zauli e la cultura ceramica di Faenza, in quanto tradizione di una forma d’arte tra le prime espressioni artistiche dell’essere umano. Questa eredità culturale diventa un’eredità genetica, che nel corso dei vent’anni di residenze è stata assorbita e rielaborata dallɜ artistɜ che hanno abitato gli spazi del museo. È in questo modo che il DNA dell’opera di Zauli ha subito una mutazione. Gli agenti mutanti sono le poetiche, i processi personali e le influenze che lɜ artistɜ hanno portato nei laboratori del museo, generando forme ceramiche alla luce di una voce contemporanea e delle sue nuove istanze. La mutazione è dunque intesa come un atto creativo, un punto di osservazione che mette in luce i punti di continuità con l’eredità di Zauli, e allo stesso tempo i punti di discontinuità necessari per innescare nuovi processi evolutivi.

C.S.M.
Fonte: Ufficio Stampa, settembre 2022
Immagine di copertina: Carlo Zauli, Flessuosità. Meta morfosi di un primato, 1975

MUTAFORMA
MUTAZIONI CERAMICHE DEL CODICE CZ
23 settembre – 30 ottobre 2022
Ingresso liberoAlchemilla
Palazzo Vizzani, Via S. Stefano 43, Bologna
info@alchemilla43.it  | nncollettivo@gmail.com
www.museozauli.it
www.alchemilla43.it
www.instagram.com/collettivo.nn