Sulle Prealpi lombarde le opere di Simone Berti, Caretto-Spagna, Jonathan Vivacqua rinnovano il rapporto tra arte e natura, ispirati dalla poetica di Karl Schmid.  

La terza edizione della rassegna Sentieri d’arte, curata da Fulvio Chimento e Carlotta Minarelli, presenta Polline, un percorso espositivo che si snoda lungo le Prealpi lombarde dei comuni di Centro e Alta Valle Intelvi, al confine tra Como e il Canton Ticino. Il tragitto ad anello coinvolge il sentiero basso del Monte Generoso, il sentiero botanico di ERSAF e la strada agro-silvo-pastorale del Barco dei Montoni, passando per uno dei boschi di maggiociondolo tra i più estesi delle Alpi. La mostra è aperta ufficialmente dal 9 ottobre fino al 18 dicembre 2022, ma le opere sono fruibili con modalità libera lungo il sentiero per i prossimi cinque anni.

[Simone Berti, Senza titolo, 2022; ph. Grazia Branco]

L’iniziativa segue I Giardini di Artemide sulle Dolomiti Ampezzane, con interventi site-specific di Margherita Morgantin, Italo Zuffi e T-yong Chung, in corso fino a novembre (vedi notizia qui).

Il polline è una sostanza informe trasportata da vento, acqua e correnti, che assume sembianza fisica di quello “spirito vitale” che i greci rintracciavano nella potenza del mondo naturale. Il titolo della mostra si riferisce al reciproco scambio che si instaura tra le opere e il contesto naturale, in un dialogo continuo tra la dimensione artistica e quella spirituale della natura: arte come forma di “fecondazione” e di guarigione.

[Caretto – Spagna, Emissari, 2022; ph. Grazia Branco]

Simone Berti ha ideato due interventi Senza titolo. Il primo utilizza due alberi di faggio i quali, crescendo insieme attraverso l’innesto dei loro rami (anastomosi), formano un portale-ingresso che, nel corso degli anni, diverrà sempre più strutturato aprendo lo sguardo al paesaggio pre-alpino della Valle Intelvi. La seconda installazione vede la presenza di due grandi anelli dorati allestiti in modo speculare sul tronco di due alberi collocati ai lati del sentiero. La simbologia dell’anello, legata al principio di eternità e immutabilità, si lega a quella dell’ingresso in un altro mondo.

Andrea Caretto e Raffaella Spagna realizzano due interventi di tipo scultoreo-installativo. Emissari evidenzia la relazione tra la forma dei blocchi di roccia e i due principali agenti che hanno modellato questo territorio: l’antico ghiacciaio e i fiumi. Come pietre preziose, che brillano incastonate tra le radici di faggi monumentali, queste rocce raccontano storie di antiche profondità marine e terrestri, metamorfosi, trasporti ed erosioni. Invece, nel cuore del bosco di maggiociondoli, l’assemblaggio di rocce che forma l’opera Mostro generoso attiva la percezione di una forma organica, di un’entità minerale perturbante. 

[Jonathan Vivacqua, Scarabocchi, 2022; ph. Grazia Branco]

Jonathan Vivacqua ricorre spesso all’utilizzo di materiale proveniente da cantieri edili. L’originalità del suo lavoro risiede nella semplicità con cui assembla sinteticamente materiali preesistenti, come nel caso di Metamorfosi e Tesoro. L’artista si misura con il paesaggio dell’Alpe Grande e del basso sentiero del Monte Generoso dando forma a due installazioni dal medesimo titolo, Scarabocchi, con rimando alle funzioni dei programmi di grafica, che permettono di intervenire attraverso il segno-colore su un’immagine digitale: in questo caso effettua, con il linguaggio della scultura, un “ritocco” su una “cartolina” di paesaggio.

Altra fonte d’ispirazione per le opere, è la poetica dell’artista svizzero Karl Schmid (1914-1998) la cui produzione, tesa a far emergere il valore spirituale dell’arte, costituisce uno spartito ideale da seguire per comprendere il senso della mostra Polline. Così, il sentiero accoglie una scultura in ferro, Senza titolo, realizzata da Schmid nel 1970, che sembra essere composta da due mani in preghiera che all’interno del proprio vuoto possono accogliere un seme, con riferimento alla forza con la quale la natura è in grado di perpetuare la propria vita.

[Karl Schmid, Senza titolo, 1970; ph. Grazia Branco]

IL TERRITORIO E IL CONTESTO STORICO-ARTISTICO 
Il territorio in cui nasce Polline è caratterizzato dalla vocazione al “transito”. Durante il secondo conflitto mondiale, tra il 1943 e il 1945, è stato attraversato da circa 20.000 persone: ebrei, partigiani, dissidenti politici, italiani che fuggivano alle persecuzioni del regime nazifascista, diretti in Svizzera. La presenza di forre e di canaloni con pendii ripidi e scoscesi, ha inoltre favorito il contrabbando nel secondo dopoguerra. Dal punto di vista artistico, la zona è conosciuta per il proliferare già in età medievale dei “maestri comacini”, tra le più qualificate maestranze nella lavorazione dello stucco e della scagliola operanti al tempo in Italia. La Valle Intelvi ha inoltre dato i natali a Benedetto Antèlami, scultore e architetto di formazione provenzale, che costituisce una figura di riferimento nell’introduzione dell’arte gotica in Italia e anche nella scultura italiana del Duecento. 

IL PROGETTO
Polline rientra nelle iniziative del Progetto MARKS, realizzato a valere sul Programma di Cooperazione V-A Interreg Italia-Svizzera 2014/2020, progetto a cura di Regione Lombardia e Canton Ticino. L’operazione è cofinanziata dall’Unione Europea, Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, dallo Stato Italiano, dalla Confederazione elvetica e dai Cantoni. Polline è organizzata da Lanzo Intelvi 1868 S.r.l. e Associazione CerchioStella, in collaborazione con Comunità Montana Lario Intelvese, ERSAF, Fondazione Karl Schmid, Consorzio Forestale Lario Intelvese, Museo e Giardino Botanico Villa Carlotta, e il patrocinio dei Comuni di Centro Valle e Alta Valle Intelvi.

M.C.S.
Fonte: Ufficio Stampa, 4 ottobre 2022
Immagine di copertina: Simone Berti, Senza titolo, 2022; ph. Grazia Branco

SENTIERI D’ARTE 2022 POLLINE
9 ottobre – 18 dicembre 2022 (opere fruibili liberamente sul sentiero per i prossimi cinque anni)

Comuni di Centro Valle Intelvi e Alta Valle Intelvi
(accesso dal parcheggio Alpe Grande) 
Informazioni: Tel. +39 375 7380671
servizi@valleintelviturismo.it 
www.valleintelviturismo.it