Al Museo Egizio si esplora il mondo della magia. Fulcro della mostra un occhio udjat risalente al Terzo Periodo Intermedio. Accessibili online oltre duemila amuleti.

Una selezione di 61 amuleti permette al visitatore di compiere un viaggio tra le credenze, i desideri e le paure degli antichi Egizi e di approfondirne la mentalità e le pratiche magiche e religiose. Sono gli amuleti, infatti, i protagonisti dell’ultimo appuntamento dell’anno de “Nel laboratorio dello studioso”, il ciclo di mostre che accompagna i visitatori dietro le quinte del Museo Egizio, alla scoperta dell’attività scientifica condotta dai curatori e dagli egittologi del Dipartimento Collezione e Ricerca del museo.

La nuova mostra, che si intitola “Esplorare il mondo della magia: amuleti e faïence”, debutta il 7 novembre 2022 e si conclude l’8 gennaio 2023. Al centro della mostra un occhio udjat, realizzato in faïence, che risale al Terzo Periodo Intermedio (1076-722 a.C.), accompagnato da altri tre occhi udjat, realizzati sempre nello stesso materiale, ma con caratteristiche diverse.

L’udjat è uno dei simboli più diffusi in forma di amuleto, che compare già a partire dall’Antico Regno (2592-2118 a.C.) e rimane in uso per moltissimo tempo. È legato al racconto mitologico di Horus e Seth, incarnazione del bene e del male, dell’ordine e del Caos. Horus, nella battaglia contro Seth, viene ferito ad un occhio e poi guarito dalle abilità magiche e mediche di Thot. Il nome del segno, infatti, significa “integro”. L’amuleto conferiva quindi una protezione magica, in grado di garantire l’integrità fisica e la rinascita di chi lo indossava sia in vita sia dopo la morte.

In esposizione anche una selezione di oggetti realizzati in faïence, un materiale ricavato artificialmente, ampiamente apprezzato per le sue superfici colorate e brillanti e le sue caratteristiche simboliche. Particolare attenzione è data alle tecniche di lavorazione di questo materiale e alle modalità di realizzazione degli oggetti.

Gli amuleti e le tecniche per produrli, infatti, rappresentano ancora un aspetto poco indagato dagli studi egittologici. Nel 2021 il Museo Egizio, in collaborazione con il Cnr di Catania, il Mit di Boston e l’Università di Torino ha avviato una serie di indagini archeometriche, tuttora in corso, sugli amuleti realizzati in faïence, finalizzata ad analizzare i processi di produzione e le loro trasformazioni nel corso del tempo. Tra i ricercatori coinvolti c’è la curatrice della mostra, Martina Terzoli, egittologa specializzata all’Università degli Studi di Milano, che ha preso parte a diversi scavi archeologici in Italia, Iraq e in Egitto e che dal 2019 lavora all’Egizio.

Parallelamente alla mostra, Martina Terzoli ha curato un progetto di digitalizzazione della collezione degli amuleti del museo. Circa 2mila amuleti sono stati oggetto di uno studio approfondito, che ha dato luogo ad una revisione scientifica della collezione, dalla datazione alle caratteristiche morfologiche dei reperti. Gli aspetti materici, in particolare gli amuleti realizzati in pietre dure, sono stati indagati grazie anche alla collaborazione con l’Università di Torino. Catalogati e digitalizzati, ora gli amuleti sono accessibili on line a disposizione della comunità scientifica e dei visitatori.

Sono previste due visite guidate con la curatrice della mostra, con prenotazione online.

C.S.M.
Fonte: ufficio Stampa, 3 novembre 2022

ESPLORARE IL MONDO DELLA MAGIA: AMULETI E FAÏENCE
7 novembre 2022 – 8 gennaio 2023

Museo Egizio
Via Accademia delle Scienze 6 – 10123 Torino
+39 011 5617776
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www.museoegizio.it