Al MANN restituiti al pubblico 1000mq non fruibili da 50 anni. Al centro la peschiera voluta da Maiuri. QR code per le piante in simmetria con gli affreschi pompeiani.

Mille metri quadrati ritornano ad assumere la propria vocazione originaria: essere un giardino aperto al pubblico e alla cittadinanza. Si sono conclusi il 23 dicembre 2022 i lavori di riallestimento del terzo cuore verde del Museo Archeologico Nazionale di Napoli: il giardino della Vanella, progettato dall’architetto Pietro Bianchi nel 1832, riqualificato negli anni Trenta del Novecento da Amedeo Maiuri e ridotto in buona sostanza a deposito di marmi (e dunque non fruibile) per un cinquantennio.

«Quest’area – sottolinea il direttore Paolo Giulierini – sarà collegata con l’Istituto Colosimo, proprio partendo dal Braccio Nuovo del MANN. La Vanella si connoterà come uno spazio ad alta complessità: con il wi-fi, i visitatori potranno leggere il Qr code delle piante, per individuare simmetrie con le specialità botaniche rappresentate in mosaici e affreschi pompeiani. Questo approfondimento è stato possibile grazie agli studi compiuti con il Dipartimento di Agraria della Federico II».

Pur essendo a riposo stagionale, il Giardino ha un’ariosità già pienamente individuabile: fulcro dell’area è la peschiera voluta da Amedeo Maiuri per riprodurre, in scala 1: 10, un esemplare custodito in una villa formiana. Fu proprio Maiuri a intraprendere un iter, poi purtroppo abbandonato, di vincolo e tutela degli spazi; adesso, con decenni di ritardo, questa sensibilità finalmente si rinnova. 

Nel Giardino sono già piantate rose iceberg e papaveri orientali, anche se, come spiega l’architetto Silvia Neri, uno dei principi ispiratori della scelta dei fiori è quello della spontaneità delle coltivazioni, per controbilanciare la linearità geometrica delle architetture del Braccio Nuovo.

In primavera si lavorerà anche per rendere accessibile l’Ipogeo di Caivano, monumento funerario di epoca romana, e riqualificare il porticato attiguo: tra archeologia e natura, il dialogo è sempre vivo.

Il progetto di riallestimento, che ha previsto l’uso di fondi Pon 2014-2020 in una dinamica virtuosa di completo impiego delle risorse, come ha sottolineato il Direttore Giulierini, è stato realizzato dall’architetto Silvia Neri; lo studio museografico degli spazi è stato affidato ad Andrea Milanese (Responsabile Ufficio Museologia e Documentazione Storica/MANN), il supporto amministrativo ad Amanda Piezzo (Responsabile Ufficio Tecnico/ MANN) e Stefania Saviano (Segretario Amministrativo MANN). Le ditte Euphorbia e Minerva hanno curato i lavori.

C.S.M.
Ufficio Stampa, 23 dicembre 2023
Contributi fotografici: Valentina Cosentino

MANN – Museo Archeologico Nazionale di Napoli
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