Al Teatro Palladium e al Teatro Quarticciolo 20 spettacoli di danza di cui 5 in prima romana e 4 in prima nazionale; 4 focus autoriali, 3 residenze artistiche e un film.  

La stagione unisce le novità della scena internazionale con la grande autorialità italiana, e dà spazio a vasti ambiti culturali, con proposte provenienti dal bacino del Mediterraneo e del Medio Oriente e produzioni ai margini del mainstream europeo, titoli di successo enuovi classici.

Diafanie. Materia e luce. Questo è il titolo evocativo della stagione disegnata da Valentina Marini – già direttrice generale di Spellbound Contemporary Ballet e direttrice artistica del festival Fuori Programma – che cura l’intera programmazione di Orbita. Al centro di questa coesistenza di materia e luce, il corpo in scena come materia attraversata da questioni geopolitiche, sociali, pulsioni desideranti e ribelli.

Realizzata dal Centro Nazionale di Produzione della Danza Orbita Spellbound (uno degli otto centri italiani riconosciuti dal Ministero) nasce finalmente a Roma la prima stagione organica dedicata alla danza contemporanea.

[Dystopia ph. Hermes Gaido]

Al Teatro Palladium e al Teatro Biblioteca Quarticciolo, dal10 gennaio al 17 maggio 2023, vanno in scena le creazioni più significative di grandi e riconosciuti autori italiani come Virgilio Sieni, Abbondanza Bertoni, Roberto Castello, Michela Lucenti, Michele Di Stefano e Mauro Astolfi. A fianco di questi, incursioni alla scoperta dei nuovi protagonisti della danza contemporanea internazionale come Bassam Abou Diab dal Libano, Masoumeh Jalalieh dall’Iran, Michael Getman da Israele e Caroline Shaw con Vanessa Goodman dal Canada, che presentano i loro lavori per la prima volta in Italia e a Roma. E ancora il debutto nazionale del nuovo spettacolo dello spagnolo Marcos Morau e il ritorno a Roma di Un poyo rojo, lo spettacolo “fenomeno” franco-argentino che dal 2008 ha conquistato tutto il mondo.

Venti spettacoli, di cui cinque in prima romana e quattro in prima nazionale, e quattro focus autoriali, fra cui quello su Virgilio Sieni realizzato in collaborazione con Fondazione Musica per Roma nell’ambito del festival Equilibrio, che si aggiunge a quelli su Compagnia Abbondanza Bertoni, Bassam Abou Diab e su Poyo Rojo. A completare il quadro, tre residenze artistiche e un film, oltre a una serie di incontri con gli autori prima e dopo la visione degli spettacoli.

APPROFONDIMENTO:
IL PROGRAMMA

[Abbondanza Bertoni, Vita su Venere foto di Tobia Abbondanza]

La stagione Orbita 2023 Diafanie. Materia e luce si apre il 10 gennaio al Teatro Palladium con la prima romana di Nothing, rilettura dello shakespeariano Re Lear, fra le ultime creazioni di Michela Lucenti con Balletto Civile, formazione che da anni si distingue per la forte dimensione etica.

Sempre in gennaio inaugura il primo focus autoriale, dedicato a Compagnia Abbondanza Bertoni, fra le più prolifiche per le loro creazioni, per l’attività pedagogica e per l’impegno nella divulgazione dei linguaggi del teatrodanza: al Teatro Palladium presentano in prima romana lo spettacolo Premio Ubu 2021 Doppelgänger, lavoro sul tema del doppio che vede sul palco l’attore con disabilità Francesco Mastrocinque e il danzatore Filippo Porro; mentre al Teatro Biblioteca Quarticciolo va in scena C’è vita su Venere, un solo sulla relazione fra il corpo femminile e il tempo. Nello stesso teatro, in programma Unknown woman e Trust, due pezzi firmati da Mauro Astolfi/Spellbound Contemporary Ballet: il primo è una sorta di racconto della relazione artistica ventennale fra il coreografo e la danzatrice Maria Cossu, il secondo è un duetto che nasce dal concetto di fiducia reciproca.

Il secondo focus autoriale è dedicato al coreografo libanese Bassam Abou Diab che presenterà due coreografie: Pina My Love, un’indagine sui meccanismi di difesa messi in atto da un corpo sottoposto a torture e prigionia, e Under the Flesh, che solleva la questione del corpo in un contesto di guerra. Il focus si completerà con la proiezione del film The odor of the elephants after the rain del franco-libanese Maqamat Omar Rajeh.

[Satiri, foto di Virgilio Sieni]

Sarà dedicato a uno dei grandi maestri della danza contemporanea italiana, Virgilio Sieni il terzo focus autoriale, ideato grazie alla collaborazione fra Orbita/Spellbound e Fondazione Musica per Roma e che presenterà il 9 febbraio in Auditorium Parco della Musica “Ennio Morricone”, nell’ambito del festival Equilibrio, lo spettacolo L’avventura, con le musiche eseguite dal vivo da Michele Rabbia. Il giorno successivo al Teatro Palladium andrà in scena l’ultima creazione del coreografo toscano, Satiri, con la musica eseguita dal vivo dalla violoncellista e cantautrice irlandese Naomi Berrill. Si potrà poi assistere alla prova aperta di Sfera, fra le ultime creazioni del gruppo mk guidato dal Leone d’Argento alla Biennale di Venezia Michele Di Stefano.

[Un Poyo Rojo Ishka Michocka]

L’ultimo focus sarà incentrato su Poyo Rojo, il collettivo che ha creato Un poyo rojo, lo spettacolo esplosivo che unisce comicità e commozione nato nel 2008 nella periferia di Buenos Aires. Da allora, la coproduzione franco-argentina firmata da Alfonso Baron, Hermes Gaido, Nicols Poggi e Luciano Rosso ha inanellato oltre 1400 repliche in più di 30 Paesi con una media di 120 repliche l’anno. Il focus proseguirà con la prima romana di Dystopia, altra creazione di Poyo Rojo che trascinerà in un mondo dolciastro e ansiogeno alla Truman Show.

In programma due repliche di Shoes on dell’artista napoletana Luna Cenere, associata al Centro Coreografico Korper, nuova promessa della danza contemporanea europea.  Sarà in prima nazionale Los perros del coreografo spagnolo Marcos Morau, interpretato dal collettivo Led Silhouette, una riflessione sui corpi fragili di fronte all’iper-digitalizzazione del mondo contemporaneo, mentre If you were a man di Mauro Astolfi/Spellbound Contemporary Ballet è uno studio per quatto corpi maschili su una profonda riprogrammazione dell’ascolto.

Fra i padri della danza contemporanea italiana, più volte Premio Ubu, Roberto Castello presenterà uno dei suoi lavori più celebri, In girum imus nocte et consumimur igni, creazione del 2015 firmata insieme al collettivo Aldes, uno “spettacolo peripatetico notturno” a cavallo fra danza, teatro e cinema.

[Unknown woman-spellbound25 @sarameliti]

A maggio, dopo la prova aperta di Lingua_da Claude Cahun di Alessandra Cristiani, sarà la volta della prima nazionale di B-Or der della coreografa e artista multidisciplinare iraniana Masoumeh Jalalieh, una performance che riflette sui concetti di confine e di libertà. In prima nazionale sarà anche Songs & Borders dell’israeliano Michael Getman, un lavoro frutto della collaborazione internazionale fra diversi artisti e intellettuali di diversa estrazione culturale e religiosa provenienti da Israele, Siria, Libano, Germania e Norvegia.

A chiusura di questa prima stagione, il Teatro Palladium il 17 maggio ospiterà la prima nazionale di Graveyards and gardens, performance installativa collaborativa ideata creata ed eseguita dalla compositrice canadese Caroline Shaw e dalla coreografa Vanessa Goodman, con al centro una riflessione sulla memoria come processo di ricostruzione dell’identità e del corpo.

M.C.S.
Ufficio Stampa, 3 gennaio 2023

ORBITA
DIAFANIE. MATERIA E LUCE
10 gennaio – 17 maggio 2023

Teatro Palladium
piazza Bartolomeo Romano, 8 Roma

Teatro Biblioteca Quarticciolo
via Ostuni, 8 Roma

Info e prenotazioni
orbitapromozione@gmail.com
https://orbitaspellbound.com/stagione-danza-2023/