Al padiglione Andrea Amati del Museo del Violino, miti e paesaggi dipinti nelle domus di Cremona.

È una mostra di storie, oltre che di grande Storia, quella che il Museo Civico Archeologico di Cremona, in collaborazione con la Soprintendenza di territorio, propone dal 10 febbraio al 21 maggio al Museo del Violino, a cura di Nicoletta Cecchini, Elena Mariani, Marina Volonté. Il titolo “Pictura tacitum poema. Miti e paesaggi dipinti nelle domus di Cremona” si rifà alla celebre frase attribuita a Cicerone “Si poema loquens pictura est, pictura tacitum poema esse debet” (“se la poesia è una pittura parlante, la pittura dev’essere una poesia silenziosa”).

[Testa di Arianna dormiente, XVI secolo. Firenze, Museo Archeologico Nazionale]

Grande Storia, come quella della terribile “Battaglia di Cremona” che nel ’69 dopo Cristo, l’”anno dei quattro imperatori” abbandonava sulle rovine della città “una catasta di corpi che sfiora in altezza i frontoni del tetto”, come annotò Plutarco.
Storie, come quelle splendidamente raccontate sui muri delle ricche residenze cremonesi, dilaniate dalla violenza della battaglia e annerite dagli incendi. Testimoniate da migliaia e migliaia di frammenti riemersi, un ventennio fa, dal sottosuolo. Frammenti recuperati, catalogati, in parte restaurati e, per quanto possibile, riconnessi, a ritrovare le scene affrescate che impreziosivano le domus cremonesi.

[Epifania di Dioniso, casa del citarista]

Nella “Stanza di Arianna” dalla Domus del Ninfeo i tre grandi affreschi di epoca augustea raccontano altrettanti momenti del mito cretese: prima abbandonata da Teseo dopo l’impresa dell’uccisione del Minotauro, in seguito scoperta da Dioniso addormentata sulla spiaggia dell’isola di Nasso, Arianna appare infine sposa trionfante del dio stesso.

Accanto al tema di Arianna, gli affreschi cremonesi riportano a quelli del culto dei lari ed evidenziano un gusto per l’Egitto, entrambi temi ben rappresentati negli affreschi della Domus di Candelabri dorati, altra sfarzosa residenza cremonese oggetto della mostra. Al larario dipinto sulle pareti di questa domus vengono affiancati in mostra preziosi bronzetti votivi dall’Archeologico di Mantova, e Lari da quello di Ostia insieme a un dipinto con il medesimo soggetto da Pompei. Così come il fregio cremonese con nani e pigmei viene raffrontato a una analoga raffigurazione da Ostia. Le rappresentazioni di gusto nilotico ci raccontano di come, già in epoca antica, il fascino della civiltà egizia riscuotesse ampio seguito. Anche qui un importante raffronto con reperti egizi concessi dall’Archeologico di Firenze.

[Lare Ostia]

Anche gli affreschi pompeiani, concessi dal Museo Nazionale Archeologico di Napoli, propongono un confronto visivo sul Mito di Arianna. Sullo stesso tema, lo splendido coperchio di sarcofago proveniente dalla Villa d’Este di Tivoli e una testa rinascimentale di Arianna dormiente, da Firenze.

A completare la mostra sono la ricostruzione immersiva della Stanza di Arianna e una serie di postazioni video che documentano le vicende di scavo nella Cremona Romana e il lavoro di restauro e ricerca condotto dal Centro per la Conservazione e Restauro de “La Venaria Reale” e dal Laboratorio Arvedi dell’Università di Pavia. Il naturale completamento del percorso espositivo allestito al Museo de Violino è offerto nel Museo Archeologico in San Lorenzo.

C.S.M.
Ufficio Stampa, gennaio 2023

PICTURA TACITUM POEMA
MITI E PAESAGGI DIPINTI NELLE DOMUS DI CREMONA
10 febbraio 2023 – 21 maggio 2023 

Padiglione Andrea Amati del Museo del Violino, Cremona
Info: info.turismo@comune.cremona.it  – 0372 407081
www.musei.comune.cremona.it