Tutela e bonifica Parco di Scafati, riqualificazione ex Essiccatoio, agricoltura sociale. Inoltre, demolizione immobili abusivi attorno all’area Unesco.   

INCONTRO CON IL COMMISSARIO PREFETTIZIO DI SCAFATI
PER LA TUTELA DEL PARCO DEL REAL POLVERIFICIO BORBONICO

La gestione e valorizzazione del Complesso e del Parco del Real Polverificio Borbonico di Scafati sono tra gli interventi che il Parco archeologico di Pompei, che ha competenza sull’area, sta mettendo in campo già dal 2019, e che sono stati oggetto anche dell’incontro tra il Prefetto Antonio D’Acunto, Commissario prefettizio del Comune di Scafati e il Direttore Gabriel Zuchtriegel, avvenuto lo scorso 7 febbraio 2023.

Un incontro utile per esaminare le azioni già intraprese e in fase di avvio come la riqualificazione dell’Ex essiccatoio iniziato in questi giorni e il progetto di agricoltura sociale, al fine di valorizzare congiuntamente uno tra i più bei complessi monumentali con annesso parco storico e naturale dell’area, e contrastare atti di vandalismo che nel tempo hanno colpito il luogo.

Il complesso del Real Polverificio fu trasformato già dopo il 1870 in Istituto Sperimentale dei Tabacchi e, chiuso definitivamente dopo il terremoto del 1980, ha subito un progressivo abbandono con vandalizzazione degli edifici e lo sversamento illegale di rifiuti.

GLI INTERVENTI AL PARCO DEL REAL POLVERIFICIO BORBONICO
Già nel 2019 il Parco ha avviato la bonifica di oltre 300 tonnellate di rifiuti con una serie di interventi collaterali per la messa in sicurezza e bonifica dell’area a Parco, estesa per quasi 12 ettari. Nel 2021-2022 è stata avviata la bonifica e manutenzione della vasta area verde con la cura di una prima parte del viale di platani a doppio filare.

L’attuale cantiere di riqualificazione dell’area sudoccidentale del Parco, con l’investimento di circa 1,5 milioni di euro e oggi nelle fasi finali, permetterà di restituire alla fruizione pubblica oltre 5 ettari del complesso.

Proprio in quest’area sarà organizzata l’attività di agricoltura sociale che il Parco, in collaborazione con la Cooperativa sociale Il Tulipano che si occupa di ragazzi con disabilità cognitive e autismo e l’azienda agricola Di Landro, ha impostato quale oggetto del bando di Confagricoltura di cui sono stati vincitori.

GLI INTERVENTI AL PADIGLIONE DEL’EX ESSICCATOIO DEI TABACCHI
Un altro importante intervento, avviato in questi giorniinteresserà il Padiglione dell’ex Essiccatoio dei Tabacchi, al margine dell’area riqualificata. Si tratta di uno straordinario edificio a navata unica, ampio circa 60×13 metri e a tutta altezza, con un volume di circa 9.800 mc., esempio di architettura industriale contemporanea.

Risalente agli anni Cinquanta del Novecento l’edificio sarà oggetto di una complessa riqualificazione che lo porterà a ospitare una parte dei depositi archeologici visitabili del Parco di Pompei, nonché sede di mostre temporanee ed eventi. Il cantiere della riqualificazione strutturale è stato avviato con un impegno di circa 1,5 milioni di euro, quale preludio all’intervento di organizzazione e allestimento dei depositi di cui è oggi in corso la progettazione con un impegno di spesa per le opere, già programmate dal Parco archeologico di Pompei, per oltre 2,6 milioni di euro.

«…un piano di intervento complessivo che, nell’obiettivo primario di restituire al pubblico e alla comunità il bene, vuole anche riattivarne le sue vocazioni storiche con una particolare attenzione alle potenzialità agricole e alle eccellenze naturali del territorio…» sottolinea il Direttore Gabriel Zuchtriegel.

C.S.
7 febbraio 2023
Immagine di copertina: Real Polverificio Borbonico. Foto del Parco archeologico di Pompei

[Il Direttore del Parco archeologico di Pompei, Gabriel Zuchtriegel, Il procuratore generale della repubblica di Napoli, dott. Luigi Riello, L’Avvocato generale della repubblica di Napoli, dott. Antonio Gialanella, Il Procuratore della repubblica di Torre Annunziata, dott. Nunzio Fragliasso. Foto del Parco archeologico di Pompei]

PROCURA e PARCO ARCHEOLOGICO INSIEME PER LA LEGALITA’
NUOVO PROTOCOLLO DI INTESA PER COMBATTERE ABUSI IN AREE TUTELATE
Un protocollo per sostenere il ripristino della legalità violata dagli abusi edilizi perpetrati nel tempo su territori e paesaggi, parte di contesti dal grande valore storico archeologico, ma anche per ripristinare le condizioni di decoro dei luoghi, per la tutela, la conservazione e valorizzazione dei beni culturali che caratterizzano l‘area vesuviana.

È l’obiettivo del Protocollo d’intesa firmato il 26 gennaio 2023 tra il Direttore Generale del Parco archeologico di Pompei, Gabriel Zuchtriegel, il Procuratore generale della Repubblica di Napoli, Luigi Riello, l’Avvocato generale della Repubblica di Napoli, Antonio Gialanella e il Procuratore della Repubblica di Torre Annunziata, Nunzio Fragliasso al fine di procedere, in un comune sforzo, alla demolizione giudiziale di immobili abusivi nelle aree intorno al sito Unesco di Pompei.

Il Protocollo consentirà alla Procura Generale e alla Procura della Repubblica di Torre Annunziata di accedere ai finanziamenti del Parco per procedere agli ordini giudiziali di demolizione e al contestuale ripristino dei luoghi, imposto dal vincolo archeologico e paesaggistico. Intervento che spesso impone un grande sforzo economico che le Procure non sono sempre in grado di sostenere, con il solo ricorso ai finanziamenti da parte dei Comuni tramite il Fondo per le Demolizioni istituito presso la cassa Depositi e Prestiti.

Il Protocollo si inserisce sulla scia dei precedenti accordi già stipulati con la Procura di Torre Annunziata nel 2019 e poi nel 2021 finalizzati al contrasto al saccheggio e al traffico di opere d’arte e di reperti archeologici depredati, attraverso un tempestivo e reciproco scambio di informazioni e un’attività congiunta di ispezione dei siti archeologici oggetto di scavo clandestino.

«Dobbiamo essere consapevoli che gli abusi edilizi in aree di interesse culturale rappresentano non solo un’infrazione della legge vigente, cominciando dall’art. 9 della Costituzione che ci impone di tutelare il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione –afferma il Direttore di Pompei, Gabriel Zuchtrigel – Ogni abuso edilizio intorno ai nostri siti culturali è anche una mancata occasione di sviluppo culturale, sociale ed economico di un territorio e dunque di una comunità che ci vive. Pertanto è un tema che ci riguarda tutti … per non precludere un futuro a territori caratterizzati da una bellezza e da una potenzialità unica nel mondo».

«Questo ulteriore protocollo … dimostra che solo in uno scambio reciproco di competenze e mezzi le Istituzioni possono raggiungere risultati concreti – rimarca il Procuratore della Repubblica Fragliasso – non solo nella salvaguardia del patrimonio archeologico nazionale, ma anche nel restituire la giusta dignità ai territori e ai cittadini attraverso il ripristino della legalità e il riconoscimento del valore storico e culturale dei luoghi».

«In una regione in cui oltre il 64% degli immobili è abusivo, la sottoscrizione di questo Protocollo d’intesa …  finalizzato a finanziare le demolizioni dei manufatti illegittimamente edificati nel perimetro del Parco – sottolinea il Procuratore generale della Repubblica presso la Corte di Appello di Napoli, Luigi Riello –significa aver concretizzato un virtuoso ed importante esempio di sinergia istituzionale che avrà l’effetto di meglio preservare e migliorare un territorio di straordinaria bellezza che costituisce una rara preziosità nel mondo».

C.S.
27 gennaio 2023

www.pompeiisites.org