Al t-space X MAO – Museo d’Arte Orientale, la videoinstallazione di Massimo Grimaldi.

L’opera consiste nella proiezione, su due schermi appaiati, del reportage fotografico realizzato tra il 2017 e il 2018 in Giappone, dove l’artista ha vissuto per alcuni mesi grazie al premio On demand by Snaporazverein. Durante il soggiorno a Tokyo, Kyoto e Osaka l’artista ha potuto approfondire la conoscenza di una cultura che, nel suo rigore formale e nelle sue strutture simboliche, sente come elettivamente affine.

Il quarto appuntamento del ciclo di performance che abitano il t-space X MAO è dedicato a Massimo Grimaldi e alla sua videoinstallazione Monogatari, prodotta da Snaporazverein in collaborazione con Zero…, Milano. L’installazione è visibile, a ingresso libero, dal 9 marzo al 7 maggio 2023 (inaugurazione aperta al pubblico mercoledì 8 ore 18).

La pratica diMassimo Grimaldi(Taranto, 1974, vive e lavora a Milano) indaga la natura di ciò che convenzionalmente chiamiamo “arte”, il modo con cui essa viene percepita, valutata e capita. La sua ricerca è una interrogazione sui criteri della produzione e della circolazione delle immagini, sul potere e i limiti della speculazione estetica, sulla possibilità di una sua ridefinizione etica.

Contrariamente a quanto il titolo lascerebbe supporre, la videoinstallazione Monogatari (in giapponese 物語, letteralmente ‘racconto’) non vuole narrare una storia, quanto piuttosto rendere visibile quell’intimo legame che si produce con un luogo – e con le persone che lo abitano – quando è superata la presunzione di averlo già compreso e di saperlo descrivere. Non può mai davvero essere raccontato il fascino di un paesaggio che appare nuovo ed esotico: è sempre quest’ultimo a raccontare la fascinazione di chi lo guarda.

Similmente a quanto realizzato in passato con i reportage fotografici sugli ospedali della ONG Emergency, che prima ancora di descrivere la loro attività erano soprattutto degli autoritratti del modo con cui l’artista si relazionava ad essi, alle loro persone, ai loro paesaggi, anche Monogatari è da considerarsi come una “costruzione affettiva”.

La videoinstallazione si arricchisce della contestuale presenza nello spazio espositivo dell’artista di ikebana Nami Kodama che, sovrapponendo la propria silhouette alle immagini proiettate, ne rifrange e ne stratifica ulteriormente la percezione.

Come di consueto, nello spazio del t-space i visitatori possono anche servirsi una tazza di tè.

C.S.M.
Ufficio Stampa, 24 febbraio 2023
Immagine messa a disposizione da MAO

 MONOGATARI
9 marzo – 7 maggio 2023 (inaugurazione 8 marzo ore 18)
Ingresso libero

MAO Museo d’Arte Orientale
Via San Domenico 11, Torino
www.maotorino.it