Alla Fondazione Magnani-Rocca, oltre 80 opere del pittore, fra cui molti capolavori assoluti. Al primo piano della Villa una mostra-focus su Fellini.

FELICE CASORATI. IL CONCERTO DELLA PITTURA
Il percorso espositivo consente di conoscere il lavoro di Casorati (Novara 1883 – Torino 1963) nella sua completezza, mostrando con opere-chiave le figure e i temi prediletti e documentando ogni stagione della sua pittura, dal 1907 al 1960.

La Fondazione Magnani-Rocca di Mamiano di Traversetolo (Parma) presenta, dal 18 marzo al 2 luglio 2023 la mostra antologica dal titolo Felice Casorati. Il concerto della pittura”, a cura di Giorgina Bertolino, Daniela Ferrari, Stefano Roffi, composta da oltre ottanta opere, fra le quali molti sono i capolavori assoluti.

La mostra si apre con Ritratto della sorella Elvira, che segna il debutto alla Biennale di Venezia del 1907, Le ereditiere del 1910 e Notturno del 1912-13. Prove intrise di pacata misura, denotano la precoce e sofisticata cultura visiva di Casorati, derivata dallo studio dell’antico, dai modelli raffinati e mondani del naturalismo e del simbolismo sino al confronto con Klimt e l’ambiente delle Secessioni. Un’atmosfera nuova si respira nel capolavoro Le signorine, opera cruciale che nel 1912 annuncia una svolta nella sua pittura, per la tavolozza chiara e luminosa e lo studio delle enigmatiche figure femminili.

In mostra si può cogliere con particolare efficacia la stagione casoratiana negli anni Venti, quando il richiamo del Ritorno all’ordine porta nell’arte europea una nuova classicità. Con l’esposizione di alcuni dei quadri più significativi del periodo – Fanciulla col linoleum, Maschere, Concerto, Conversazione platonica – si viene proiettati in un’atmosfera sospesa, metafisica e silenziosa, pervasa da equilibrio, ordine, malinconia e mistero, in un teatro di infinite e indecifrabili allusioni.

Nel celeberrimo dipinto Silvana Cenni del 1922, esplicito omaggio a Piero della Francesca, una silente immobilità permea ogni cosa, congelando la figura e la scena in un fermo immagine misterioso; tutto è aderente al vero, nei più minuti dettagli, ma talmente realistico da tradursi in straniamento. I quadri con figura sono intercalati in mostra da alcuni paesaggi e da un nucleo di nature morte, fra le quali quelle dedicate alle uova, emblema araldico dell’arte casoratiana.

L’ordinamento cronologico dell’esposizione è talvolta intercalato da accelerate temporali che anticipano gli esiti della ricerca su un medesimo tema o soggetto. Il pubblico può così cogliere, osservando lo studio delle architetture interne ai dipinti, il gioco degli spazi, la tavolozza attentamente composta nell’equilibrio dei valori tonali, cromatici e luminosi, la coerenza e, insieme, la magia che segnano la ricerca di Casorati anche nelle opere dei decenni successivi.

La relazione tra pittura e musica, fondamentale in Casorati, è resa esplicita in una serie di opere che, nella cornice di una immaginaria e ideale vicinanza tra l’artista e il collezionista Luigi Magnani, fondatore della Magnani-Rocca, pone in risalto le loro passioni comuni. In particolare, il dipinto di Casorati Beethoven del 1928, in prestito dal Mart, rinvia alla predilezione di Magnani per il grande compositore tedesco. L’intensa attività di Casorati scenografo teatrale è documentata da un corpus di bozzetti e figurini del Teatro alla Scala di Milano.

Un affascinante dipinto di Casorati Le due sorelle (Libro aperto e libro chiuso) del 1921 è inquadrato in una scena nodale del celeberrimo film di Federico Fellini La dolce vita (1960). Il quadro è esposto alla Magnani-Rocca a suggerire un insospettabile trait d’union tra il pittore e il regista, cui viene dedicata una mostra nelle sale al piano superiore della Villa.
Catalogo Dario Cimorelli Editore.

[Federico Fellini. Ritratto fotografico di Sandro Becchetti – Roma, 1973]

FELLINI. CINEMA È SOGNO
Nel trentennale della morte di Federico Fellini (avvenuta il 31 ottobre 1993 a Roma a settantatré anni), la mostra focus allestita dalla Fondazione Magnani-Rocca dal 18 marzo al 2 luglio 2023, omaggia il celeberrimo regista nella dimora che ebbe come ospite Nino Rota, autore delle più celebri colonne sonore dei suoi film, come quelle per 8½, Giulietta degli spiriti, Satyricon, Roma, Amarcord, Il Casanova.

“Fellini. Cinema è sogno”, a cura di Mauro Carrera e Stefano Roffi, ripercorre la carriera di uno dei più grandi registi della storia del cinema, ideatore di film di fama internazionale, narratore originalissimo dell’Italia del suo tempo.

L’esposizione presenta sontuosi costumi, appartenenti allo CSAC di Parma, realizzati per i film e indossati da celebri attori come Marcello Mastroianni e Donald Sutherland, le locandine dei film stessi, vere pietre miliari della storia del cinema e della grafica, oltre a sorprendenti disegni del regista e a rare fotografie d’epoca.

Fellini ha attraversato la storia del cinema con tratti di magistrale leggerezza; grandissimo orchestratore di immagini, di visioni e di ritmi narrativi, si è rivelato maestro nel dare corpo alla passione di sogno che invade lo schermo cinematografico, dove i confini dell’immaginazione vanno a coincidere con quelli della realtà senza tuttavia essere condizionati da questa. Venne premiato con cinque premi Oscar: nel 1957 per La strada, nel 1958 per Le notti di Cabiria, nel 1964 per 8 1/2, nel 1976 per Amarcord e nel 1993 con un Oscar alla carriera dalle mani di Sophia Loren.

Parlare di Fellini ci restituisce la memoria di un’Italia piena di ambizioni e aspirazioni che oggi sembra essersi persa. Ma è anche parlare di un certo senso della vita, un senso che questo grande artista aveva intuito, convincendosi che l’unico vero realista è il visionario.
Catalogo Dario Cimorelli Editore.

C.S.M.
Ufficio Stampa, marzo 2023
Le opere di Felice Casorati sono tutelate da SIAE

FELICE CASORATI. IL CONCERTO DELLA PITTURA
18 marzo – 2 luglio 2023

FELLINI. CINEMA È SOGNO
18 marzo 2023 – 2 luglio 2023

Fondazione Magnani-Rocca
via Fondazione Magnani-Rocca 4, Mamiano di Traversetolo (Parma)
www.magnanirocca.it