Lettera autografa di D’Annunzio restituita a Roma. Inoltre, 61 cinquecentine che si trovavano al Getty Museum di Los Angeles, restituite a Monreale.

LA LETTERA DI D’ANNUNZIO
I Carabinieri della Sezione Antiquariato del Reparto Operativo del Comando Tutela Patrimonio Culturale hanno restituito alla Biblioteca Nazionale Centrale di Roma una lettera autografa di Gabriele D’Annunzio, trafugata oltre 10 anni fa. Si tratta di un manoscritto, datato 18 novembre 1926, composto da 3 fogli, tutti recanti l’intestazione con logo “SQVADRA DI SAN MARCO – TI CON NV, NV CON TI”. 

Nella missiva il Vate si rivolge “Al caro amico”, come riportato sulla busta non recuperata, individuato secondo risultanze investigative nella persona di Giovanni Rizzo, e scrive: “Le accludo un telegramma con le indicazioni dell’arrivo, a Modane, del dottor Michele Mendelsohn, mio amico medico di Parigi. Il quale viene a trovarmi; e mi porta alcuni oggetti d’arte appartenenti alla mia casa parigina, rimasti ancora là. Essi sono destinati al Vittoriale degli Italiani”.

A riconsegnare la lettera al direttore della Biblioteca, Stefano Campagnolo, è stato il comandante della Sezione Antiquariato del Reparto Operativo del Tpc, Ten. Martina De Vizio.

Il documento era stato sequestrato dai carabinieri dell’arte a un collezionista privato di Viterbo, che l’aveva messo in vendita sul web dopo averlo acquistato qualche anno prima al mercato antiquario romano. Il ritrovamento è stato reso possibile grazie ai costanti monitoraggi sulle pagine dedicate alla compravendita di beni d’arte. Verosimilmente la lettera era stata sottratta dalla Biblioteca Nazionale Centrale di Roma prima del 2012.

Gli archivisti della Biblioteca Nazionale Centrale di Roma hanno riscontrato tracce di abrasione dei timbri a inchiostro apposti sulle carte di D’Annunzio e diverse abrasioni e cancellature della numerazione dell’inventario riportate su ogni pagina.

LE PAROLE DEL MINISTRO GENNARO SANGIULIANO
L’importante recupero della preziosa lettera scritta da D’Annunzio dimostra come sia necessario tenere sempre alto il livello di attenzione anche su questi documenti. Deve, inoltre, aumentare anche la percezione da parte dell’opinione pubblica che questi siano reati contro la collettività e contro il patrimonio di tutti. Un plauso va ai Carabinieri del Tpc che, grazie al lavoro, alla tenacia e alle tecniche investigative all’avanguardia utilizzate, sono una vera e propria eccellenza dell’Italia, invidiata da tutto il mondo. Il nostro grazie agli uomini e alle donne guidati dal Generale Vincenzo Molinese per il servizio reso quotidianamente alla Nazione”.


RESTITUITE CINQUECENTINE ALLA BIBLIOTECA “LUDOVICO II DE TORRES” DI MONREALE. ERANO AL GETTY MUSEUM DI LOS ANGELES
61 libri di grande valore storico e culturale, risalenti al XVI secolo, sono stati restituiti dai Carabinieri TPC alla Biblioteca “Ludovico II De Torres” di Monreale. Le 61 cinquecentine, oggetto di un furto avvenuto negli anni ’80 del secolo scorso all’interno della Biblioteca palermitana, sono state individuate dai Carabinieri del Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Palermo sul sito web del Getty Research Institute, durante il monitoraggio quotidiano dei siti internet.

Gli ulteriori approfondimenti certificavano che l’Ufficio Esportazione delle antichità e degli oggetti d’arte della Sicilia della locale Soprintendenza non aveva mai rilasciato alcuna autorizzazione per l’esportazione dei beni librari.

A seguito della Rogatoria Internazionale avanzata dalla Procura della Repubblica di Palermo, i responsabili del Getty Museum di Los Angeles riconoscevano la validità della rivendicazione e restituivano spontaneamente i beni, nell’ambito di una collaborazione ormai decennale con i “Carabinieri dell’Arte”.

Alcune cinquecentine costituiscono delle vere e proprie rarità, mentre altre sono esemplari unici al mondo, quali:“Li grandissimi apparatie reali trionfi fatti per il re e regina di Franza nel la città di Baiona,nell’abboccamento della regina catholica di Spagna doue si narra l’honoratissimoaccetto, il combattere uno castello incantato, combattimenti in mare, uccisioned’una balena e altri mostri marini, combattimenti a campo franco, con ninfe, soni e canti, e un castello che andaua da se stesso, e altre cose, come legendointenderete. In Padova, 1565”. Inoltre, “Svccesso della giostra fatta nella inclita Città di Verona Ordinata per li ClarissimiRettori di Terra ferma, l’anno 1567 del carneuale. In Padoa, Per Lorenzo Pasquati,1567”; e ancora“Relatione di qvanto e successo nello sponsalitio della Catholica Maestà del re Philippo, di cui ordine, e à Suo nome il serenissimo prencipe Carlo arciduca d’Austria sposo la serenissima prencipessa Anna figliola dell’imperatore Massimiliano, e della serenissima imperatrice donna Maria nella città di Praga”;la cui coperta, le miniature e le illustrazioni calcografiche sono di notevole fattura.

Riguardo alle descrizioni dei libri restituiti, lo stesso Getty Research Institute indicava, in quasi tutte le note di catalogazione, elementi che riconducono all’Arcivescovo Ludovico II De Torres di Monreale, quali le manoscritture apposte sul frontespizio di ogni esemplare: “L. Arcivescovo di Monreale” ovvero “L. Archiepisc. Montisregal”, “L. Arcivesc.° di Monr.le”, “L. Archiepisc.° di Monr.le” e similari che tuttora si trovano nei libri custoditi presso la biblioteca monrealese.

LA SCOMUNICA PAPALE DEL 500 PER CHI SOTTRAE UN LIBRO
Tali contrassegni si trovano riportati esclusivamente sulle migliaia di libri che il Cardinale portò da Roma a Monreale, contrassegnati con la propria firma, accompagnati da una Bolla Pontificia di Papa Clemente VIII del 22 gennaio 1593, che stabiliva l’inalienabilità a pena di scomunica latae sententiae (ossia la pena del diritto canonico così congiunta al precetto, cui si incorre per il fatto stesso di averlo trasgredito) per chiunque avesse sottratto un libro, anche se con l’intento di prenderlo in prestito o per poco tempo o se ne fosse appropriato a qualsiasi titolo. La Bolla Pontificia può essere ancora letta nell’epigrafe marmorea posta accanto all’ingresso della Biblioteca.

LA RESTITUZIONE
Il Comandante del Nucleo per la Tutela del Patrimonio Culturale (TPC) di Palermo, Ten. Col. Gianluigi Marmora, ha restituito i 61 libri al Direttore della Biblioteca “Ludovico II De Torres” di Monreale, Don Giuseppe Ruggirello.

Alla cerimonia, avvenuta il 17 marzo 2023 presso il prestigioso Salone “Roma” del Palazzo Arcivescovile di Monreale, erano presenti il Procuratore della Repubblica di Palermo, Dott. Maurizio De Lucia; il Sostituto Procuratore della Repubblica di Palermo, Dott.ssa Claudia Ferrari; l’Arcivescovo di Monreale, Mons. Gualtiero Isacchi; il Comandante dei Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale di Roma, Generale di Brigata Vincenzo Molinese; il Comandante del Gruppo Carabinieri TPC di Roma, Ten. Col. Andrea Ilari; il Vice Presidente del “Getty Museum” di Los Angeles, Dott. Stephen W. Clark; e altre Autorità civili e militari.


C.M. Ufficio Stampa, 17 e 19 marzo 2023