Alla Videoteca GAM, il video in cui l’artista dipana del nastro adesivo attorno alla sua casa in Puglia.  Esposta la serie di foto Untitled.   

Km 2,6 è un video realizzato nel 1993 da Giuseppe Gabellone (Brindisi, 1973), cheprende forma in uno spazio interstiziale che sta tra la l’idea di scultura e la dimensione filmica. Le opere che sono seguite, negli anni successivi, hanno la medesima caratteristica di formarsi in una indecidibile compresenza di tecniche e linguaggi considerati alternativi tra loro: Gabellone ha realizzato sculture visibili solo in fotografia; ha frequentato l’ibrida natura del bassorilievo, a mezzo tra arte bidimensionale e tridimensionale, e ne ha superato la tradizionale ambivalenza con l’esplicita pittoricità del colore; ha creato sculture attraverso elementi filiformi; ha disegnato volumi con elementi bidimensionali sovrapposti uno all’altro; ha affidato alla bidimensionalità della stoffa un valore scultoreo che raramente aveva avuto.

Continua in VideotecaGAM, a ingresso libero, il ciclo di mostre realizzate grazie alla collaborazione della Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT. “Giuseppe Gabellone. Km 2,6”, a cura di Elena Volpato, è visibile dal 3 maggio al 1 ottobre 2023. La mostra si realizza in collaborazione con Zero…, Milano.

Km 2,6 è un’unità di misura lineare che diviene misura di durata. La lunghezza indicata è quella del nastro adesivo che Gabellone, nel video, va dipanando tutt’attorno ai mobili e agli esterni della sua casa di famiglia in Puglia, fino a inglobare in un’unica ragnatela scultorea anche alcuni alberi del giardino. Allo svolgersi dello scotch risponde lo scorrere del nastro magnetico che registra l’opera, traducendo lo spazio in tempo e il tempo in spazio.

Ogni singolo frame del video è in realtà una scultura e lo è doppiamente per via del monitor, un vecchio hantarex il cui utilizzo si andava rarefacendo proprio in quell’inizio d’anni Novanta, ma che per i primi decenni della storia del video d’artista aveva prestato al linguaggio elettronico un volume, da solido minimalista, che sarebbe poi andato perduto nella consuetudine delle proiezioni e degli schermi piatti.

Su tutte le pareti della sala espositiva è esposta una serie di 8 fotografie, Untitled del 2009. Sono fotografie di fotografie, immagini di sculture fatte di immagini, immagini di paesaggi che contengono sculture che contengono fotografie che sono fatte anche di pittura, nel cromatismo che vira la stampa originale. Sono tutto questo, ma sono anche immagini fisse, di volumi ancorati nello spazio, che al contempo si gonfiano sotto l’azione del vento che le modella come fossero bandiere. Le opere di Gabellone sono come scatole cinesi trasparenti che contengono, una dentro l’altra, tutte le discipline artistiche e il suo pensiero le attraversa con il piacere di dissolverle una nell’altra, fino a liberare l’immagine come pura forza mentale.
Galleria immagini: https://www.gamtorino.it/it/evento/giuseppe-gabellone-km-26/

La Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT ha acquisito l’opera Km 2,6 assicurando alla Collezione della VideotecaGAM uno dei momenti cardine della stagione artistica degli anni Novanta che in quel linguaggio trovò uno delle sue forme elettive d’espressione.

C.S.M.
Ufficio Stampa, 11 aprile 2023
Immagine: Giuseppe Gabellone, Km 2,6, 1993. Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT
Galleria immagini: https://www.gamtorino.it/it/evento/giuseppe-gabellone-km-26/

GIUSEPPE GABELLONE. Km 2,6
3 maggio – 1 ottobre 2023
Ingresso libero

GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea
Via Magenta 31 – 10129 Torino
www.gamtorino.it            

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