Al Museo della Moda di Palazzo Pitti, una mostra sulla stilista che ‘inventò’ il Made in Italy: 150 tra abiti, gioielli, opere d’arte, bozzetti e fotografie raccontano la creatività esplosiva di una delle protagoniste più eccentriche della moda all’italiana.

“Il vestito è pittorico per il colore, scultoreo per la forma, architettonico per la funzionalità, poetico perché crea uno stato armonico. Il vestito deve aiutare la donna a ritrovare se stessa: quella se stessa che ella va cercando nei secoli della sua evoluzione. E pertanto la moda deve essere mutevole, non per un qualsiasi capriccio, ma perché è mutevole la vita. E la donna è vita e spirito”. Germana Marucelli

Abiti e gioielli, opere d’arte, fotografie e bozzetti sono esposti nella mostra antologica che racconta, per la prima volta in modo completo, lo stile, la fantasia e le visioni di colei che fu definita “Sarta intellettuale”, da Fernanda Pivano e “Interprete rara di poesia” da Giuseppe Ungaretti.

“Germana Marucelli (1905-1983). Una visionaria alle origini del Made in Italy” è il titolo dell’esposizione dedicata alla rivoluzionaria stilista fiorentina, che si può visitare dal 13 giugno al 24 settembre2023 in quindici nuove sale del Museo della Moda e del Costume di Palazzo Pitti, riaperte ai visitatori per questa occasione.

Circa 150 i pezzi che compongono il ricco e vario itinerario della rassegna, organizzata dalle Gallerie degli Uffizi in collaborazione con l’Associazione Germana Marucelli e curata da Silvia Casagrande e Vanessa Gavioli. Obiettivo della mostra è far conoscere al grande pubblico una delle figure più emblematiche del Made in Italy, una voce importante per la rinascita culturale ed economica dell’Italia del dopoguerra e oltre.

Articolata come un percorso a ritroso, dai primi anni Ottanta al finire degli anni Quaranta, l’esposizione rievoca lo scenario storico in cui il Made in Italy vide i propri natali a Firenze, e più precisamente a Palazzo Pitti. Negli spazi del Museo della Moda, gli abiti creati da Marucelli vengono posti in dialogo con opere d’arte e gioielli di artisti italiani con i quali collaborò, come Paolo Scheggi, Pietro Gentili e Getulio Alviani; grande rilevanza è data alla relazione tra arte, architettura, moda, e cultura nel senso più ampio.

In mostra vengono ricreati gli ambienti sia del salotto culturale della stilista, fulcro della sua attività negli anni  Quaranta e Cinquanta (e frequentato da poeti, artisti e intellettuali come Giuseppe Ungaretti, Eugenio Montale e Salvatore Quasimodo,  Gillo Dorfles, Lucio Fontana, Massimo Campigli, Francesco Messina, Bruno Munari, Ettore Sottsass, Giò Ponti, e il filosofo Dino Formaggio) sia dell’atelier progettato per lei da Paolo Scheggi nel 1964, così da consentire al visitatore di entrare direttamente nel luogo e nel momento storico in cui la Moda si faceva.

L’accento è posto in particolare sul percorso artistico unico e ‘multidisciplinare’ della stilista, che, tra spinta innovativa e continui rimandi ai grandi temi del passato ha anticipato linguaggi oggi attuali, ponendosi a tutti gli effetti come pioniera di nuove tendenze e visioni. La sua ricerca stilistica, che assume a tratti connotazioni tour court antropologiche, si concentra nella realizzazione di abiti che non avvolgano la donna, ma che ne siano estensione e interpretazione. In lei prevale un concetto nuovo per la moda del tempo, in cui la donna non è più soggetto passivo da rivestire di significati, ma al contrario ne diventa componente attiva, ragione e senso.

Nelle sue collezioni Germana Marucelli esprime perfettamente l’animo femminile di un tempo in costante cambiamento; e ne incanala il potenziale espressivo, raffigurandone con gli abiti le diverse incarnazioni, come la Guerriera-Sacerdotessa, la mistica donna in Saio, la donna Cinetica degli op-dress, la Crisalide, donna in continua metamorfosi.

Ancorata al Rinascimento fiorentino al punto da farne uno stile di vita, divenne mecenate delle arti, fulcro di un salotto culturale, “I Giovedì di Germana Marucelli” e persino promotrice del premio di poesia il “San Babila”.

C.S.m.
Ufficio Stampa, 12 giugno 2023
Immagini mostra © ph. Antonio Quattrone

GERMANA MARUCELLI (1905-1983)
UNA VISIONARIA ALLE ORIGINI DEL MADE IN ITALY
13 giugno – 24 settembre 2023

Museo della Moda e del Costume di Palazzo Pitti
Biglietti e prenotazioni +39 055 294883
Informazioni infouffizi@cultura.gov.it
https://www.uffizi.it/palazzo-pitti/museo-della-moda-e-del-costume