Al Museo Michetti torna l’omonimo Premio, uno dei più longevi e prestigiosi premi d’arte contemporanea d’Italia.  

Giunto alla 74a edizione, il Premio Michetti presenta le opere di dieci affermati artisti italiani, selezionati dal curatore Costantino D’Orazio, e di cinque studenti dell’Accademia di Belle Arti L’Aquila, inseriti nel Premio Michetti Giovani, che torna dopo molti anni di assenza.

Il titolo scelto per questa edizione, “Libertà di avere tre idee contrastanti”, prende spunto da un testo di Mario Merz (1925-2003), pioniere di una ricerca che, a partire dagli anni Cinquanta, ha lasciato un segno indelebile nella storia dell’arte italiana e internazionale. Un’attitudine dialettica, quella di Merz, sempre alla ricerca del confronto, come richiede questo momento storico, in cui gli artisti sono pronti ad assumere quell’atteggiamento di dialogo tra linguaggi e immaginari che già Francesco Paolo Michetti aveva inaugurato all’interno del Cenacolo Michettiano, fondato a Francavilla al Mare intorno al Convento di Santa Maria del Gesù, con la partecipazione di intellettuali del calibro di Gabriele D’Annunzio. Michetti, D’Annunzio, Merz…sono i “numi tutelari” di questa edizione del Premio, che anima una intera stagione culturale.

La mostra apre il 9 luglio e chiude il 1 ottobre (ingresso gratuito) ed esplora tutti i linguaggi del contemporaneo, dall’installazione alla pittura, dal video al murale, fino alla performance, in un percorso di opere site-specific, che gli artisti hanno creato e rielaborato per l’occasione.

La pittura che nasce dagli oggetti ritrovati di Flavio Favelli (1967) convive con la rilettura collettiva delle Memorie di Adriano di Sabrina Mezzaqui (1964). Le architetture impossibili di Giuseppe Pietroniro (1968) si confrontano con lo spiazzamento costruito da Daniele Puppi (1970) nel suo lavoro video. La pittura che si fa corpo di Luisa Rabbia (1970) dialoga con le foreste culturali costruite da Pietro Ruffo (1978). La riflessione sul potere della materia accomuna il lavoro di Arcangelo Sassolino (1967), che la conduce al limite della resistenza, e quello di Sissi Daniela Olivieri (1977), che la modella per farne uno specchio deformato e inquietante del suo corpo. La ricerca su una anatomia del pensiero coinvolge anche il lavoro di Donatella Spaziani (1970), alle prese con un’installazione dedicata a D’Annunzio, e Nico Vascellari (1976), che presenta uno dei suoi lavori video più potenti. Attraverso questi artisti, il Premio Michetti apre una finestra sul panorama italiano più all’avanguardia, affermando ancora una volta il proprio orizzonte nazionale.

Quest’anno la giuria, presieduta da Patrizia Sandretto Re Rebaudengo, ha assegnato due premi, che sono stati proclamati sabato 8 luglio in diretta Facebook: il Premio Michetti e il Premio Michetti Giovani, al quale hanno partecipato cinque studenti dell’Accademia di Belle Arti L’Aquila, frutto di una selezione che ha visto l’inedita collaborazione della Fondazione Michetti con l’Accademia, la Direzione Regionale Musei Abruzzo del Ministero della Cultura e la Fondazione MAXXI.

Il manifesto della mostra è ispirato a un’opera di Mario Merz, che compare anche sulla copertina del catalogo (Ianieri Edizioni), grazie alla collaborazione con la Fondazione Merz di Torino.

C.S.m.
Ufficio Stampa, luglio 2023

74° PREMIO MICHETTI
LIBERTÀ DI AVERE TRE IDEE CONTRASTANTI
9 luglio – 1 settembre 2023
Ingresso gratuito

Museo Michetti
Piazza San Domenico, 1 – Francavilla al Mare (CH)
tel. 0854913719
www.fondazionemichetti.it