Al Museo d’Arte Moderna, 5 ambienti site-specific dell’artista concettuale invitano il pubblico a riflettere sulla relazione tra Natura e Artificio.

Fin dagli anni ottanta, Teres Wydler, ispirata da artisti americani della land art e della concept art quali Robert Smithson, Walter De Maria e Michael Heizer, ha individuato nella Natura il suo campo d’indagine privilegiato; o meglio nel contrasto tra la natura come forza primordiale, che sfugge al controllo dell’uomo, e la natura sempre più artificiale e ibrida, che costituisce il paesaggio addomesticato nel quale si svolge la nostra quotidianità. Il suo lavoro si focalizza sull’indagine dei mutamenti che contraddistinguono la concezione della natura nell’era della tecnica.

Il Museo Comunale d’Arte Moderna di Ascona (Svizzera) accoglie, dal 15 luglio al 1 ottobre 2023, la personale dell’artista concettuale elvetica Teres Wydler (Berna, 1945). L’esposizione, dal titolo Nature IN Transit, curata da Mara Folini, direttrice del museo asconese, presenta cinque ambienti site-specific, appositamente realizzati per l’occasione, che invitano il pubblico a riflettere sulla relazione tra Natura e Artificio.

LE INSTALLAZIONI SITE SPECIFIC
Il percorso espositivo si apre con un’enigmatica installazione a parete, dal titolo Rosas (1987/2023), di natura cognitiva, con 30 rose essiccate fissate al muro con nastro adesivo nero, che disegna un piano cartesiano, e prosegue con l’installazione ambientale Artifice in Nature / Nature in Artifice (Artificio in natura / Natura in artificio) (2002/23) che prende la forma di una casa ricoperta da un prato verde, immersa all’interno di frammenti di specchi traslucidi riflettenti, dove artificio e natura sembrano vivere una osmosi perfetta.

La mostra prosegue con De Cultura del 1992, dove l’artista rende partecipi i visitatori di un processo di fotosintesi clorofilliana che la stessa ha sperimentato seminando direttamente dei semi sul supporto della carta e lasciandoli liberi di fare il loro corso bio-chimico-energetico. Contemporaneamente, Teres Wydler ha aggiunto a questo processo delle gocce di colore artificiale che “magicamente” si sono amalgamate con il tutto, restituendo visivamente un paesaggio organico dai mille colori.

Il quarto ambiente è costituito dall’installazione Nat.Hist. del 2023, che propone un reportage fotografico di animali imbalsamati dell’American Museum of Natural History New York, posti nel loro ambiente naturale ricostruito, e che Teres Wydler ha rielaborato, aggiungendo su ogni scatto un’area bianca, che segna la distanza tra un’esperienza viva affettiva-empatica e quella puramente oggettiva-razionale, quanto persuasiva e manipolatoria.

La mostra si chiude con l’ultimo ambiente dove spicca un ammasso di alghe verdi-blu, dalle infinite sfumature di colori. Si tratta dell’installazione video Aeons of Accumulations… (Eoni di accumulazioni…) del 2018, il cui titolo richiama il tempo in cui la terra si è originata. L’Eone è infatti un’unità geocronologica utilizzata in geologia, che corrisponde a 500 milioni di anni; in particolare il Proterozoico, periodo che va da 2500 a 545 milioni di anni fa, quando grazie a processi bio-chimici di accumulazione e sintesi si è originato il processo della fotosintesi clorofilliana, generando le prime forme di vita vegetale, ovvero le alghe, così indispensabili per la sopravvivenza nell’offrire l’ossigeno di cui la natura e i suoi esseri viventi hanno bisogno.

C.S.m.
Ufficio Stampa, luglio 2023
Immagine di copertina: particolare dell’installazione Artifice in Nature /
Nature in Artifice, 2002/23
© Teres Wydler

TERES WYDLER. Nature IN Transit
15 luglio – 1 ottobre 2023

Museo Comunale d’Arte Moderna
via Borgo 34 Ascona (Svizzera)
tel. +41 (0)91 759 81 40
museo@ascona.ch
www.museoascona.ch

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