Dopo vent’anni di chiusura tornano le visite nel tempio di Segesta. Teatro Festival: nomi di spicco per un mese di danza, teatro, musica e spettacoli, anche all’alba e di notte.

Riapre al pubblico, dopo quasi vent’anni, il cuore del tempio dorico di Segesta. Dal 7 luglio 2023 i visitatori possono accedere all’interno del maestoso edificio sacro, che finora era stato possibile ammirare solo dall’esterno per motivi di sicurezza, anche durante alcune aperture serali previste in luglio e settembre, e in occasione delle serate in programma del KFestival – festival di letteratura (dal 21 al 23 luglio) e del Segesta Teatro Festival che si svolge dal 28 luglio al 17 agosto (vedi qui di seguito). 

[foto Flavio Leone – Sisilab]

LA MOSTRA
6 luglio 2023 – 19 maggio 2024
All’interno del tempio si trova anche una delle installazioni di Elyma di Gandolfo Gabriele David, innescando riflessioni sul senso del sacro e sul rapporto con la natura. La mostra, curata dallo storico dell’arte Lori Adragna e dal direttore del Parco archeologico di Segesta, Luigi Biondo, organizzata da MondoMostre per il Parco archeologico, si snoda in un percorso punteggiato dalle opere e arricchito da una sezione curata dalle archeologhe Maria Cecilia Parra e Chiara Michelini, impegnate da anni nelle indagini archeologiche dei siti siciliani di Segesta e di Entella.

La mostra è stata inaugurata il 6 luglio 2023 alla presenza, tra gli altri, del dirigente generale del dipartimento Beni culturali e dell’identità siciliana, Mario La Rocca, e del direttore del Parco, Biondo. Sarà visitabile fino al 19 maggio 2024.

I RECENTI SCAVI
«Il governo Schifani – sottolinea l’assessore regionale ai Beni culturali e all’identità siciliana, Francesco Paolo Scarpinato – aggiunge un altro tassello alla migliore fruizione di questo straordinario sito archeologico. Le recenti scoperte nell’area della cosiddetta Casa del Navarca (vedi notizia DeArtes con foto qui), nell’acropoli sud dell’insediamento, ossia l’antica strada lastricata che tagliava Segesta e l’altare decorato di età ellenistica, e la grande attenzione che hanno suscitato confermano che bisogna investire negli scavi archeologici (scavi con Atenei americani ed Europei vedi notizia DeArtes qui) e nell’arricchimento dell’offerta culturale accessibile al pubblico».

at/fdp (+ m)
Foto di copertina: Flavio Leone – Sisilab

Parco Archeologico di Segesta
Case Barbaro – contrada Barbaro S.R. 22 , 91013 Calatafimi Segesta (TP)
Tel. 0924 952356 E-mail parco@parcodisegesta.com
www.parcodisegesta.com


[Segesta Teatro, foto SISILAB Flavio Leone]

SEGESTA TEATRO FESTIVAL 2023
28 luglio – 27 agosto 2023
Nell’emozionante scenario delParco Archeologico di Segesta un mese dedicato alle forme artistiche contemporanee, fra teatro, danza, musica, spettacoli all’alba e notti alla scoperta della volta celeste.

Un sito straordinario, potente, un vortice di storia e di storie millenarie. E un Festival acuto, che guarda al futuro e costruisce nuove pagine di questa lunga storia, con la certezza che questi luoghi possano essere ancora una volta protagonisti e soprattutto, fautori di creatività contemporanea.

[Balletto Civile, Nothing Copyright: Donato Aquaro]

IL FESTIVAL
Dopo il successo della prima edizione, il Segesta Teatro Festival, con la direzione artistica di Claudio Collovà, torna a illuminare lo scenario del Parco Archeologico di Segesta diretto da Luigi Biondo, dal 28 luglio al 27 agosto 2023. Un mese denso di programmazione artistica contemporanea, fra teatro, danza, musica, spettacoli all’alba e al tramonto e osservazioni astronomiche nel cuore della notte, per immergersi in una natura di emozionante bellezza che avvolge il Teatro Antico e il Tempio, che ospitano le creazioni di una molteplicità di artisti di rilevanza nazionale e internazionale, pronti a condividere il loro sguardo con il pubblico del festival, a farsi comunità.

Il cartellone del Festival è articolato tra 14 rappresentazioni teatrali, 10 concerti, 4 spettacoli di danza, per un totale di 28 appuntamenti in cartellone (36 con le repliche), fra cui 6 Prime nazionali, 6 formazioni under 35 e tre spettacoli all’alba.

Sostenuto dal MiC – Ministero della Cultura e promosso dal Parco Archeologico di Segesta, il Segesta Teatro Festival presenta un’edizione di altissimo livello, nella quale sono ospitati oltre 250 artisti, con l’obiettivo di dar voce a una pluralità di forme espressive e di connessioni di linguaggi, soprattutto del contemporaneo.

ALCUNI DEGLI ARTISTI
Alice | Accademia D’Arte del Dramma Antico | Lino Patruno
 Roberta Ferrara/Equilibrio Dinamico Dance Company | Officina Teatro lmc |Giovanni Sollima Band | Alessandro Baricco | Cinzia Maccagnano | Stefano Bollani | Andrea Camilleri/Giuseppe Dipasquale | Claudio Collovà | Enzo Cosimi | Afrodite Urania | Ginevra Di MArco/Gaia Nanni| Orchestra dell’Officina Barocca Siciliana/AeolianVocal Ensemble | Gabriele Vacis | Salvatore Bonafede | Michela Lucenti/Balletto Civile | Elena Bucci | LE Belle Bandiere | JamelChabbi | Giuseppe Pambieri | Nubras Ensemble | Duo Lopez Arevalos | Sofia Nappi/Komoco | Jan

[Alice, Credit Cristina Paesani e Flavio Francescangeli]

IL PROGRAMMA NEL DETTAGLIO
Il taglio del nastro è venerdì 28 luglio 2023 con Alice che presenta nel Teatro Antico una nuova tappa del tour legato all’ultimo album Eri con me. Alice canta Battiato. La cantante si presenta insieme a Carlo Guaitoli, pianista e direttore d’orchestra, già speciale collaboratore di Battiato per oltre vent’anni, e il violoncello di Chiara Trentin.

Ridere a teatro è un grande insegnamento soprattutto se avviene quando ad essere rappresentato è un autore eterno. Nell’impegno intrapreso quest’anno dal Festival a sostegno dei giovani under 35, sabato 29 e domenica 30, l’Accademia d’Arte dell’Inda, l’Istituto Nazionale del Dramma Antico, con la regia di Mauro Avogadro, mette in scena I conflitti di Lisistrata di Aristofane. Attraverso una compagnia di giovani attori Segesta farà da scenario per uno spettacolo in cui si sperimenta e ci si sperimenta.

Agosto inizia in musica, mercoledì 2, con uno dei testimoni ai più alti livelli del jazz italiano e internazionale: Lino Patruno, che si esibisce, affiancato da una band, nel Tempio di Segesta con un progetto dedicato al primo grande violinista della storia del jazz Joe Venuti e al chitarrista Eddie Lang.

È ispirato al romanzo in versi di Erri De Luca, Solo andata, il primo spettacolo di danza del cartellone previsto nel Teatro antico, giovedì 3. Confini disumani è una coreografia di Roberta Ferrara che racconta storie di emigrazione, di viaggi della speranza e indaga il sentimento di umanità svanito o soverchiato dalla frenesia e dalla paura nella società odierna. Equilibrio Dinamico Dance Company è una delle cinque formazioni under 35 ospitate quest’anno dal Festival, ed è accompagnata dal tappeto sonoro affidato a Enzo Avitabile, Faraualla e Armand Amar.

Sempre il 3 agosto, ma in serata e nel Tempio di Segesta, dal racconto dell’Odissea di Omero va in scena il mito di Penelope, rivisitato in chiave poetica e sperimentato attraverso uno studio sulla percezione del tempo. Il lavoro di riscrittura di Enzo Caputo per Officina Teatro LMC dona al personaggio di Penelope la tenera forza della donna-madre, regina del regno. A interpretare il testo: Alma Passarelli Pula, Rosalba Santoro, Lucia Poma.

[Giovanni Sollima, SHOBHA copyright]

Si torna nel Teatro Antico venerdì 4 per il concerto di Giovanni Sollima, violoncellista di fama internazionale e compositore italiano tra i più eseguiti nel mondo. Una rara “reunion” della Giovanni Sollima Band, ensemble elettroacustico fondato durante il periodo newyorkese tra la fine degli anni ‘90 e il 2000, il cui nome è stato suggerito al musicista da Philip Glass. Violoncello, trio d’archi, tastiere e percussioni per un programma che, a parte la presenza integrale di Spasimo, sintetizza il percorso compositivo del poliedrico musicista e compositore e la condivisione avvenuta negli anni newyorchesi con l’ensemble.

Tra gli spettacoli all’alba, domenica 6 debutta in prima nazionale nel Teatro Antico Autodifesa di Ismene, elogio della sopravvivenza, riscrittura del mito e dei luoghi della tragedia classica. Lo spettacolo su un testo di Flavia Gallo, è una delle tre albe programmate al Segesta Teatro Festival ed è interpretato da Luna Marongiu e Raffaele Gangale, diretti da Cinzia Maccagnano.

Sempre domenica 6, in serata al Teatro Antico, è protagonista Stefano Bollani con Piano solo: un viaggio tra i tasti del pianoforte, per una musica che non conosce confini.

Con Troppu trafficu ppì nenti il regista Giuseppe Dipasquale apre la strada alla commedia lunedì 7 e martedì 8, quando il palco del Teatro Antico di Segesta ospita un geniale rifacimento di Molto rumore per nulla di William Shakespeare, firmato a quattro mani da Andrea Camilleri e dallo stesso Dipasquale prima come un libro scritto e poi come opera teatrale.

Nel segno della contaminazione dei linguaggi è The waste land and other poems che, mercoledì 9 in prima nazionale al Tempio di Segesta, si avvale della Banda di Palermo e dell’Ubi Ensemble, con la voce di Claudio Collovà. Le meravigliose parole tratte dal poema maggiormente connesso al mito di T. S. Eliot e da altre poesie sono qui proposte in una suite musicale e in versione electro-classic.

[Enzo Cosimi – Coefore Rock&Roll foto Miriam Alé]

Enzo Cosimi, nome storico della coreografia d’autore, presenta giovedì 10 nel Teatro Antico Coefore Rock&Roll, seconda tappa del progetto Orestea. Trilogia della Vendetta. In un regno di incubi d’infanzia, giocattoli rotti, coperte colorate: un orizzonte visivo ispirato al segno dell’artista Mike Kelley, in cui i danzatori sono accompagnati dalla musica techno sperimentale eseguita dal vivo da Lady Maru.

Il 10 agosto in serata, circondati dall’impareggiabile scenario offerto dal Tempio di Segesta, nella notte di San Lorenzo e delle stelle cadenti d’agosto, in cui il pubblico è guidato dagli operatori scientifici del Planetario di Palermo al riconoscimento degli astri con l’uso dei telescopi, si può assistere in prima nazionale a una nuova edizione di Afrodite Urania, l’insonorizzazione d’ambiente live realizzata dal musicista Alfredo Giammanco e accompagnata dal racconto scientifico narrato da Marcello Barrale per la ricerca in cielo dello sciame di meteore.

Ancora una contaminazione di linguaggi è Donne guerriere con la straordinaria performance cantata e recitata da Ginevra Di Marco e di Gaia Nanni. Uno spettacolo, venerdì 11 nel Teatro Antico, che parte da un’idea di Francesco Magnelli, che accompagna in scena le due interpreti al pianoforte e magnellophoni insieme anche a Andrea Salvadori alle chitarre, tzouras e elettronic. Storie di “donne guerriere” del nostro tempo, a loro modo mitiche, a cominciare da Rosa Balistreri e Oriana Fallaci. Regia di Gianfranco Pedullà.

Nel Teatro Antico torna, sabato 12 e domenica 13 Cinzia Maccagnano per dirigere, e interpretare la commedia di Plauto Curculio, insieme con un’altra formazione under 35 ospite del Festival.

Giovanissime sono anche le coriste dell’Aeolian Vocal Ensemble, diretto da Monica Faja, che si esibiscono sempre domenica 13 agosto nel Teatro Antico di Segesta insieme ai musicisti dell’Officina Barocca Siciliana, diretta da Roberta Faja: L’inCanto dell’aurora, all’alba e in prima nazionale, è un concerto che mette a confronto atmosfere musicali settecentesche e sonorità di area classico-contemporanea.

A Ferragosto nel Teatro Antico, con replica mercoledì 16, Gabriele Vacis rilegge in chiave contemporanea Prometeo di Eschilo. Uno spettacolo che ha la sua grande forza nel percorso creativo elaborato dal regista, che restituisce l’universalità del protagonista, archetipo della conoscenza e della ribellione. Ad alimentare la potenza di questo Prometeo è il gruppo di giovani attori diplomati alla Scuola del Teatro Stabile di Torino e riuniti nel gruppo teatrale PEM Potenziali Evocati Multimediali.

Ci si sposta alla sera 16 agosto nel Tempio per ascoltare, in Dream and dreams, le composizioni di Salvatore Bonafede, pianista e compositore palermitano per il teatro e il cinema con i registi Daniele Ciprì e Franco Maresco, con i quali ha vinto un David di Donatello per la miglior colonna sonora.

Al Teatro Antico Michela Lucenti, fondatrice e anima del Balletto Civile presenta, giovedì 17, il nuovo spettacolo Nothing, nel nome del padre, del figlio e della libertà, tratto da Re Lear di William Shakespeare.

[Elena Bucci, Nella lingua e nella spada, Ph Salvatore Pastore]

La sera del 17 agosto, il suggestivo Tempio ospita nella drammaturgia, regia e interpretazione di Elena Bucci: Nella lingua e nella spada in solo, melologo di più anime che si ispira alla storia del poeta e rivoluzionario greco Alekos Panagulis e della giornalista e scrittrice Oriana Fallaci. Luigi Ceccarelli crea la drammaturgia musicale integrandovi le improvvisazioni di Michele Rabbia e Paolo Ravaglia, mentre voce e movimenti dialogano con il suono.

Elena Bucci torna, questa volta nel Teatro Antico venerdì 18 e sabato 19, con la sua Le belle bandiere, compagnia storica della ricerca teatrale italiana fondata con Marco Sgrosso, con cui qui firma drammaturgia, regia e sale in scena insieme a Nicoletta Fabbri, Francesca Pica, Valerio Pietrovita per La canzone di Giasone e Medea da Euripide a Seneca, da Apollonio Rodio a Franz Grillparzer e Jean Anouilh.

Il concerto all’alba di Jamel Chabbi D’autres rivages èdomenica 20. Le canzoni e musiche valorizzano il patrimonio tuniso-libico-algerino-siciliano, cui si affiancano composizioni originali di Chabbi, intonate sulle parole del poeta Mario Scalesi, nato a Tunisi da famiglia siculo-maltese, e del poeta Flaviano Pisanelli, dedicate alla lentezza fascinosa e immutabile della Tunisia.

Sempre domenica 20 di sera, con repliche lunedì 21 e martedì 22, la tragedia, ultima opera di Sofocle, Edipo a Colono, presenta un cast d’eccezione, a cominciare da Giuseppe Pambieri nel ruolo del protagonista. Diretto da Giuseppe Argirò, che ha voluto nel ruolo di Antigone la figlia Micol Pambieri, a testimoniare la perfetta coincidenza tra realtà e rappresentazione.

Sulla strada della cultura che avvicina i popoli, mercoledì 23 nel Tempio di Segesta arriva Nubras, ensemble internazionale di giovani musicisti poco più che trentenni, che si dedica alla costruzione di un ponte tra musica colta occidentale e le tradizioni sonore di Balcani e Medio Oriente, unendo musicisti provenienti dal mondo della classica, del jazz e della musica popolare.

E nel viaggio musicale del Festival, giovedì 24 nel Tempio di Segesta, si aggiunge alle tante voci il Duo Lopez – Arevalos. In prima nazionale, Teleion esplora l’universo della musica in gran parte sconosciuto dell’antica Grecia, con l’aiuto della traduzione e traslitterazione di Dimitris Soukoulis.

Sempre giovedì 24, al tramonto, al Teatro Antico, Komoco e Sosta Palmizi, presentano Dodi e IMA, due coreografie di Sofia Nappi, danzatrice con studi all’Alvin Ailey American Dance Theater, con la Hofesh Shecter Dance Company e con la Batsheva Dance Company, dove sta conseguendo la certificazione come insegnante di tecnica Gaga. IMA ha debuttato in una prima versione alla Biennale Danza.

[Sonia Bergamasco, Resurrexit Cassandra, Ph_Marco Ghidelli]

Al Teatro Antico, mercoledì 25 e giovedì 26 la tragedia greca rinasce in un ambiente contemporaneo ideato da uno dei protagonisti più radicali e acclamati della scena performativa europea degli ultimi quarant’anni, l’artista visivo, regista e autore fiammingo Jan Fabre, per una prova d’attore magistrale di Sonia Bergamasco, tra le più interessanti interpreti del teatro e del cinema italiano. Resurrexit Cassandra è una performance di grande impegno su un testo poetico e potente dello scrittore, drammaturgo e regista Ruggero Cappuccio.

Il concerto di chiusura al Teatro Antico, venerdì 27, è un tributo al disco capolavoro di Fabrizio De André La buona novella, rivissuto e reinterpretato in siciliano da Francesco Giunta, poeta, cantautore e cantastorie, appassionato linguista e maestro di cunto. Insieme a lui le voci di interpreti sensibili come Cecilia Pitino, Alessandra Ristuccia, Laura Mollica, Giulia Mei, Valeria Graziani, accompagnate al pianoforte da Beatrice Cerami, al violoncello da Daniela Santamaura, alle percussioni da Virginia Maiorana e Federica Russo.

ALTRE INIZIATIVE ARTISTICHE
Il Parco archeologico di Segesta, che comprende Contessa Entellina, Poggioreale, Salemi e Custonaci, tutti siti di assoluto interesse archeologico, architettonico, storico artistico ed etnoantropologico, promuove per l’anno 2023 alcune iniziative artistiche e performative complementari a quelle programmate per il Segesta Teatro Festival, racchiuse, da giugno a settembre, nel progetto Elyma. Ideato da Luigi Biondo e curato dall’artista cilena Tere Chad con interventi dell’artista siciliano Gandolfo Gabriel David, Elyma si compone di tre interventi e azioni performative: a valle del Parco, dove si dà vita a un giardino performativo; lungo il sentiero dei propilei, attraverso la collocazione di elementi sonori metallici che accompagnano l’ascesa all’acropoli; all’interno del peristilio dell’antico Tempio dorico, dove è collocata un’installazione vegetale che permette di collegare architettura, natura, spiritualità e atto rituale in un’unica dimensione trasformativa.

Le tre installazioni, integrate armonicamente col paesaggio, realizzano un tracciato inedito che dall’ingresso del Parco, arriva fino al Tempio, ripercorrendo l’antica strada fin dentro il colonnato dorico, nell’ottica di un dialogo continuo tra passato e presente che dall’archeologia porta alla contemporaneità e nella consapevolezza di una storia, quella di Segesta, che scorre e conserva valori assoluti.

M.C.S.
Ufficio Stampa, 10 maggio 2023

SEGESTA TEATRO FESTIVAL 
28 luglio – 27 agosto 2023

Gli spettacoli al Teatro Antico hanno inizio alle ore 19.30 (il concerto di Bollani alle 20,30), le albe alle 5.00; gli spettacoli al Tempio iniziano alle 21.00.

Biglietti online sul sito del Festival o sul circuito vivaticket.com oppure tickettando.it sul sito coopculture.it e acquistabili anche al botteghino del Parco.
Call center 389 295 9634
www.segestateatrofestival.com