Nasce all’Interporto di Bologna il primo nucleo di un museo di Urban Art a cielo aperto.

É l’opera d’arte urbana più grande d’Italia quella realizzata dall’artista italiano di fama internazionale Joys presso l’Interporto di Bologna su commissione di Prologis. “Panorama vibrante”, questo il nome dell’opera, è stata realizzata sulla facciata di un edificio per la logistica e occupa 2.000 metri quadrati di superficie, pari a 5 campi da pallacanestro.

L’opera murale di Joys costituisce insieme ad altri tre grandi lavori realizzati dagli artisti Moneyless, Etnik e Zed1 il nucleo di quello che in futuro potrà diventare un vero e proprio museo di urban art a cielo aperto, fruibile 365 giorni all’anno, 24 ore su 24. 

“Panorama vibrante” di Joys è stata presentata ufficialmente in occasione della tavola rotonda tenutasi al MAMbo – Museo di Arte Moderna di Bologna | Settore Musei Civici Bologna, dal titolo “L’Urban Art e la rigenerazione dei luoghi”, che ha visto la partecipazione di: Lorenzo Balbi, Direttore MAMbo; Ilaria Bonacossa, Storica dell’arte, curatrice e direttrice del MNAD – Museo Nazionale di Arte Digitale di Milano; Lucrezia Calabrò Visconti, Capo curatrice della Pinacoteca Agnelli; Pier Luigi Sacco, Professore di Economia all’Università di Chieti-Pescara con la moderazione di Valentina Tosoni.

L’arte urbana si sta affermando come uno degli strumenti di trasformazione di città e luoghi, frutto di commissioni pubbliche o private, il suo linguaggio contribuisce a migliorare la percezione degli spazi, spesso invitando i cittadini a riflettere su temi di attualità.

Le opere realizzate all’Interporto di Bologna si inseriscono in questo contesto e si pongono l’obiettivo di rendere i grandi spazi e magazzini luoghi più confortevoli ed esteticamente appaganti per quanti vi lavorano, promuovendo la socializzazione, la condivisione, diventando dei generatori di comunità.

C.S.M.
Ufficio Stampa, 28 settembre 2023
Immagine: Joys – Panorama Vibrante. Foto credit Andrea Martiradonna