Dopo l’incendio che l’aveva distrutta, Michelangelo Pistoletto donerà alla città una nuova versione dell’opera. Fondi destinati a realtà aventi finalità sociali.

Un simbolo di generazione e rigenerazione per la città di Napoli. Con queste parole è stata presentata la nuova Venere degli Stracci, celebre opera del Maestro Michelangelo Pistoletto, che verrà installata e inaugurata il 22 gennaio 2024 e rimarrà esposta in Piazza Municipio per quattro mesi, per poi essere donata dall’artista alla città di Napoli.

Dopo l’incendio che lo scorso luglio aveva distrutto la prima installazione monumentale, la Venere rinascerà nello stesso luogo, ha annunciato il Sindaco del Comune di Napoli Gaetano Manfredi, il quale ha spiegato: «Grazie ai progetti di arte pubblica che stiamo realizzando, Napoli è sempre più un museo a cielo aperto, democratico, gratuito, fruibile da tutti. Anche dopo un momento difficile, la città ha dimostrato di essere capace di risollevarsi e guardare avanti. La ricostruzione dell’opera di Pistoletto rappresenta la capacità della città di rigenerare se stessa grazie alla bellezza, all’arte e alle energie positive dei suoi cittadini […]».

Proprio l’accaduto è stato l’elemento che ha ispirato l’artista nella rigenerazione del progetto, sottolineando ancora una volta la funzione aggregativa dell’arte che si mette a servizio della comunità. Ha spiegato Michelangelo Pistoletto: «Un percorso attraverso cui il dolore si è trasformato in cura. La Venere non si è annientata, ma rigenerata nel medesimo luogo. È accaduto un episodio di degenerazione che ha innescato dinamiche di riflessione e di confronto importanti sulle devastazioni dei giorni nostri. Per questo, il mio sentimento per Napoli è rimasto immutato: sarà una grande gioia per tutti aver trasformato la sofferenza in una nuova occasione di vitalità e rinascita».

[Conferenza stampa, Immagine messa a disposizione da Ufficio Stampa Comin & Partners]

Ha aggiunto il consigliere e curatore Vincenzo Trione: «Un evento doloroso, drammatico, forse destinato a entrare nei libri di storia dell’arte contemporanea del futuro. Dal rogo dello scorso luglio sono rimaste ferite, tracce, rovine. Michelangelo Pistoletto ha deciso di non rimuovere questo trauma, progettando una nuova Venere degli Stracci che tiene in sé il relitto sopravvissuto al rogo. E, insieme, ha scelto di far vivere il suo gesto oltre l’opera stessa. Donando la versione monumentale della Venere alla città di Napoli e promuovendo un’attività di crowdfunding per associazioni umanitarie impegnate nella cura di disagi e di devianze […]».

Infatti, il Comune di Napoli aveva dato avvio a una campagna di crowdfunding denominata Ricostruiamola! affidata all’associazione Altra Napoli EF che ha ricevuto il sostegno da parte di tanti cittadini. Tuttavia, l’artista ha deciso di ricostruire l’opera a proprie spese per poi donarla città. I fondi ricavati dalla campagna Ricostruiamola!, d’accordo con ciascun donatore, saranno quindi destinati ad associazioni con finalità sociali presenti sul territorio. In particolare, specifica il vicepresidente diAltra Napoli EF, Antonio Lucidi, sempre subordinandoil tutto a un’esplicita adesione dei donatori, «[…] a due significative realtà da anni impegnate a favore degli ultimi: l’Associazione La Scintilla, che opera per la tutela, l’accompagnamento, la socializzazione e laserena autonomia delle persone affette da disabilità intellettiva, e la Cooperativa Sociale Lazzarelle,impegnata nel recupero, attraverso il reinserimento in qualificati progetti di lavoro, delle donne afflitte dalregime di detenzione che vogliono essere protagoniste attive del loro cambiamento».

C.S.M.
Ufficio Stampa, 27 ottobre 2023