Al Centro Nazionale del Costume e della Scena, in mostra 120 costumi da storiche maisons.

Provengono dal Paradis Latin, il Moulin Rouge, il Lido, il Crazy Horse o Chez Michou, i 120 costumi esposti in mostra a Parigi, al Centre national du costume et de la scène (CNCS); così come gli artisti indipendenti, che popolano il nuovi cabaret “intersciplinari”, illustrano l’ampio spettro della creazione dalle eccellenze dell’artigianato artistico, dei laboratori specializzati, dei creatori dell’alta moda, fino a quello di brillante intraprendenza dove tutto è immaginato per far sognare e offrire una serata eccezionale, fuori dalla quotidianità.

Un viaggio, allestito dal 9 dicembre 2023 fino al 30 aprile 2024, dove grandi personaggi come Zizi Jeanmaire, Line Renaud, Jean-Marie Rivière, Michou, Dita Von Teese e le stravaganti creature di oggi come Big Bertha, l’Oiseau Joli, Kiki Béguin, Lola Dragoness Von Flame, Miss Knife… rivisitano il cabaret con eleganza e insolenza.

Intramontabile, il cabaret trae le sue origini dai caffè-concerto parigini del XIX secolo, dove tutti potevano recarsi per bere, fumare, ascoltare cantanti autentici o provare a salire sul palco. Luoghi di incontro vari, più o meno prevedibili, luoghi di diversità sociale ed emancipazione, questi caffè-concerto hanno ampliato a poco a poco la loro programmazione con una vasta gamma di proposte artistiche. Vennero allora aperti locali “di varietà”, tra cui les Folies Bergère fu il primo nel 1869, poi veri e propri “cabaret” a cominciare dallo Chat Noir nel 1881, poi il Moulin Rouge nel 1889, anno che vide la riapertura del Paradis Latin che poi da Teatro diventò luogo di “eccentricità”.

Il Music hall, termine apparso in Inghilterra, si diffuse in tutte le capitali d’Europa tra la fine del XIX secolo e gli anni ’30, su un modello cugino del cabaret, alla ricerca di sempre maggior glamour, splendore e meraviglia. Parigi vide la fioritura di numerosi locali che ripresero questa forma di spettacolo, frequentata da una folla di spettatori francesi e stranieri. Le Folies Bergère, il Paradis Latin, il Il Moulin Rouge, il Lido, il Casino de Paris, l’Olympia, l’Alhambra, il Bobino… vissero sviluppi diversi nel corso della loro esistenza.

Oggi, alcuni di queste istituzioni perpetuano la meraviglia degli spettacoli di rivista, facendosi vetrine della creatività francese, che attira sempre un pubblico nazionale e internazionale. Parallelamente a questi intrattenimenti spettacolari, è presente un cabaret più intimo, a Montmartre come nella riva sinistra, che risponde alle esigenze degli sviluppi sociali. Da Chez Michou, dove il trasformismo permette alle coppie gay di divertirsi dal 1956, alle cantine del Quartiere Latino dove vivevano i giovani degli anni 1960 e si scatenavano su ritmi frenetici, fino all’emergere di nuove forme artistiche. All’inizio del 21° secolo, si affermano i cabaret, sempre più numerosi nel panorama della creazione contemporanea. Giocare con i codici sociali, libertà di espressione, emancipazione di genere e celebrazione, si posizionano all’intersezione tra le tematiche attuali e il rinnovamento estetico.

La mostra si propone di presentare una riflessione sulla Place du Cabaret oggi, sia nella sua immutabilità che nel suo rinnovamento. Più che mai il cabaret produce nuovi artisti, nuove collaborazioni, riunisce nuovi pubblico, interessa i nuovi media, ma anche la ricerca universitaria, le riviste aree specializzate, luoghi di risorsa, luoghi di formazione e, infine, l’interesse del Ministero della Cultura e la sua Direzione Generale della Creazione Artistica (DGCA) che ha realizzato a studio su questo settore di attività nel 2022-2023.

IL PERCORSO ESPOSITIVO
Come in un vero e proprio cabaret, il visitatore entra nella mostra attraverso il Foyer che riunisce il pubblico prima di entrare nell’auditorium. Piano bar, locandine e programmi alle pareti, questa prima sala rende omaggio alle grandi Muse del cabaret: Zizi Jeanmaire, Line Renaud, Dalida, Barbara, Jean-Marie Rivière, Michou sono accompagnati da l’Oiseau Joli alla fisarmonica e Jean Biche, artista multidisciplinare della notte. Dal Foyer si passa in una stanza piena di costumi ancora appesi a ganci, parrucche, scarpe, gioielli e vari altri accessori, che evoca i retroscena di questi spazi intimi, luoghi di metamorfosi prima del passaggio in un’altra dimensione

Il percorso conduce poi il visitatore alla scoperta dei costumi prestati dalle diversi maisons parigine: Paradis Latin e la rivista On ira tous au Paradis, in scena nel 2019 di Kamel Ouali, costumi di On aura tout vu; il Moulin Rouge e la sua rivista Féerie, creazione del 1999 diretta da Doris Haug e Ruggero Angeletti, costumi di Corrado Colabucci; il Lido e la sua rivista Bravissimo creata nel 1994 diretta da Bob Turk, René Fraday, costumi Folco; il Crazy Horse, il suo emblematico Crazy Girls e le sue famose collaborazioni artistiche; Chez Michou, un mix eterogeneo di costumi emblematici indossati dalle Michette.

​Le stanze successive mescolano i costumi di artisti indipendenti attivi in posti come Le Secret, Cabaret de Poussière, La Bouche, Les Bas Nylons, Madame Arthur, Burlesque Cabaret, ecc. raggruppati in quattro temi: Couture, Burlesque, Fantastico e Freaks.

Questi artisti e collettivi di artisti hanno sviluppato per la scena personaggi a volte ambigui, volutamente provocatori, sempre fantasiosi e alla ricerca di un legame singolare con il pubblico. Si appropriano dei codici stilistici degli abiti per sfocarli, modellarli e produrre silhouette sorprendenti, dove le paillettes competono con la plastica, gli strass con il lattice e la piuma diventa uno standard o un accessorio derisorio, a seconda dell’umore…

Gran finale, l’ultima sala presenta uno spettacolo pirotecnico di costumi, riflesso onirico delle diverse modernità visibili oggi sulle scene del cabaret e del music-hall, sotto lo sguardo di una polena, musa anonima, vestita di un unico immenso mantello delle Folies Bergère.

C.S.M.
Ufficio Stampa, 13 ottobre 2023
Immagine: (particolare) Costume de la Lady dans C’est magique, Lido, Paris, 1994

Prêt Lido. © CNCS / Florent Giffard

CABARETS!
9 dicembre 2023 – 30 aprile 2024

Centre national du costume et de la scène (CNCS)
Quartier Villars, Route de Montilly, 03000 Moulins
Tél. 04 70 20 76 20
accueil@cncs.fr
www.cncs.fr
https://cncs.fr/a-visiter/cabarets/
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