Al Museo Storico della città, installazione immersiva, tele e sculture dell’artista israeliano, concepite assieme alla cittadinanza e agli artigiani locali.

Yuval Avital (Gerusalemme, 1977), si è messo in dialogo con Lecce in un processo di creazione collettiva, di performance, riti d’arte, composizioni materiche e opere concepite insieme alla cittadinanza e agli artigiani, trasformando idealmente gli abitanti del capoluogo pugliese in alberi e la città in un bosco umano, per cercare di ridurre il crescente divario tra uomo e natura.

Il coinvolgimento di istituzioni, maestranze locali, comunità e individui in dialogo con l’artista, ha creato una monografia unanime in cui ogni partecipante è co-creatore e attivatore di messaggi veicolati attraverso un’esperienza immersiva e multimediale che rispecchia l’intera città.

La mostra Yuval Avital. Bosco di Lecce, aperta al pubblico al MUST – Museo Storico della città di Lecce dal 19 novembre 2023 al 31 gennaio 2024, è l’atto conclusivo di un progetto di arte relazionale articolato, promosso dal Comune di Lecce – Assessorato alla Cultura, MUST – Museo Storico della città di Lecce, sostenuto e finanziato da Regione Puglia, Teatro Pubblico Pugliese, Polo Biblio-Museale di Lecce e concepito in collaborazione con Fondazione Biscozzi | Rimbaud. Il progetto Bosco di Lecce è curato da Lorenzo Madaro (Polo Biblio-Museale di Lecce) con il coordinamento di Federica Tornese.  

Galleria immagini e intervista all’artista: https://www.facebook.com/mustlecce

[Yuval Avital all’interno della mostra Lucus, Fondazione Biscozzi Rimbaud 2023 PH. Samuele Vincenti]

LA MOSTRA
Nelle sale del MUST Bosco di Lecce è allestita come un’unica grande installazione immersiva che rende conto di tutta l’azione artistica condivisa, in cui la coralità dei partecipanti e la molteplicità dei linguaggi si fondono in una stratificazione di esperienze.

Sono esposte numerose grandi tele (alcune oltre i quattro metri), realizzate dall’artista durante la residenza di più di un mese nell’ex chiesa di San Giovanni di Dio, messa a disposizione dal Comune di Lecce come atelier aperto anche alla comunità.

Si tratta di tele in cui Avital coniuga gli afflati istintuali del proprio lavoro con una ricerca intima ed espressiva sul tema della natura, in particolare del bosco, immaginario e umano. Corpi antropomorfi, brandelli di paesaggi reali o inventati, e poi segni e tracce che si rivelano nel loro afflato primordiale, costituiscono un arcipelago di segni che si inseguono e si sovrappongono sulle grandi superfici dipinte.

In mostra, trenta sculture realizzate dall’artista sempre durante la sua residenza in città, alcune delle quali in dialogo con gli artigiani locali – cartapestai, ceramisti, fabbri, mosaicisti, ricamatori – costituendo nuove fisiognomiche e nuovi abitanti di questo ideale bosco.

L’ascensione degli imponenti uomini-albero con anima in ferro e intreccio in giunco si contrappone al radicamento e al fardello delle sculture in gesso e cartapesta. Ceramiche, raffiguranti figure femminili rigogliose di foglie, sono come ex-voto alla natura.

Vengono testimoniate, attraverso video-installazioni e fotografie, le performance realizzate in vari luoghi di Lecce e incontri tra artista e cittadinanza.

IL COINVOLGIMENTO DELLA CITTÀ
Sono circa duecento i cittadini coinvolti in performance e riti d’arte con cui l’artista ha lavorato utilizzando semplici esercizi di voce e gesto in una riflessione profonda e intima sul proprio vissuto. Sedici le performance “radici” realizzate con piccoli nuclei, spesso con singoli, in luoghi a loro cari; dalla cucina di casa al luogo di lavoro, uniti dall’interazione con un piccolo cumulo di terra leccese in cui i partecipanti hanno immerso i loro arti. 

Quattro invece gli appuntamenti dedicati alla performance “boschi” realizzati in zone periferiche delle città: il quartiere 167, il bosco bruciato di San Cataldo, il giardino della comunità Emmanuel, che da anni offre accoglienza a chi ne ha più bisogno, e le Tagliatelle, nuovo centro culturale aperto nei pressi della cava da cui veniva estratta la pietra leccese utilizzata per la costruzione degli edifici della città. Durante questi appuntamenti, attraverso l’utilizzo di rami di alberi autoctoni salentini, i partecipanti si sono trasformati in alberi divenendo parte di un bosco grazie alla condivisione e la relazione con l’altro.

Sarà pubblicato un catalogo-diario dell’artista con testi del curatore e di quanti hanno contribuito al progetto e un ricco repertorio di immagini.

C.S.M.
Ufficio Stampa, 18 novembre 2023

YUVAL AVITAL. BOSCO DI LECCE
19 novembre 2023 – 31 gennaio 2024

MUST – Museo Storico della città di Lecce
Ex Convento di Santa Chiara, via degli Ammirati 11, Lecce
Info: Tel. 0832.241067
biglietteria@mustlecce.it
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