Teatro del Maggio Musicale Fiorentino: 6 mesi, 4 opere liriche +1, 12 concerti sinfonici. Ospite Riccardo Muti e Berliner Philarmoniker.

Un arco temporale di sei mesi di programmazione che parte dal mese di gennaio, abbraccia il Festival – che giunge alla 86a edizione – e termina il 13 giugno 2014. Sei mesi della nuova fase del Teatro che guardano con attenzione, curiosità e ispirazione al passato del Maggio Musicale Fiorentino – istituzione nata più di 90 anni fa – per costruire e consolidare con efficacia il presente e necessariamente proiettarsi positivamente e con slancio verso il futuro.

Il binomio “scoperte/proposte” è la missione del Maggio che ora si delinea in questo programma – sempre all’insegna della sostenibilità del progetto artistico – e che diventerà la strada maestra e identitaria del “rinato” Maggio sin dal prossimo futuro.

[Don Pasquale (2011) © Gianluca Moggi – New Press Photo]

Il Maggio ha elaborato una proposta complessiva composta da quattro opere liricheDon Pasquale, Turandot, Tosca, Jeanne Darkun dramma in forma di concertoPeer Gyntun’opera per i bambini ispirata a Turandot, 12 concerti sinfonici con giovani direttori e con i grandi nomi di Daniele Gatti, Zubin Mehta e Myung-Whun Chung e l’atteso ritorno di Riccardo Muti con i Wiener Philharmoniker.

E ancora, un ballettoLa trilogia dell’estasi con la coreografia di Roberto Zappalà – e la collaborazione con gli Amici della Musica Firenze, l’Accademia Bartolomeo Cristofori, il Conservatorio Cherubini, la Scuola di Musica di Fiesole, l’Ort-Orchestra della Toscana che sarà diretta da Riccardo Bisatti, G.A.M.O, Tempo Reale con Maggio Elettrico, L’Homme Armè e Anbima,e il Teatro della Pergola. 

Questa in sintesi la programmazione del primo semestre del 2024 che, nel Festival, dedicherà a Giacomo Puccini – nel centenario della morte – un nuovo allestimento di Tosca diretta da Daniele Gatti, con il ritorno alla regia d’opera del grande attore ronconiano Massimo Popolizio, cui si affiancherà uno spettacolo “storico” del Maggio che rientra ormai tra i veri e propri cult dell’opera, Turandot con la regia firmata da Zhang Yimou e sul podio Zubin Mehta.

Daniele Gatti (direttore) © Michele Monasta – Maggio Musicale Fiorentino

Da gennaio a marzo sul fronte sinfonico, a fianco del direttore principale Daniele Gatti sono chiamati sul podio direttori d’età compresa tra i trenta e i quarant’anni, con già una brillante carriera a livello europeo: Nikolas Naegele “nato” e formatosi al Maggio in Accademia, è stato poi Kappelmeister alla Deutsche Oper a Berlino e più volte assistente di Christian Thieleman a Salisburgo e a Bayreuth; Hankyeol Yoon vincitore nel 2023 del Concorso Karajan di Salisburgo, al suo debutto italiano; Min Chung, “figlio d’arte” con un’importante curriculum internazionale; Vitali Alekseenok vincitore nel 2021 del concorso Toscanini e, nel ’23, secondo al concorso Karajan e che ora ricopre il ruolo di Kappelmeister della Deutsche Oper am Rhein.

Lo stesso principio ha guidato la composizione di buona parte delle compagnie di canto sia per il versante operistico che concertistico: da una parte chiamando artisti di importante valore per esempio Sara Blanch, Marco Filippo Romano, Markus Werba, Francesco Meli, Teresa Iervolino, Carlo Bosi, Valeria Sepe, Alexia Voulgaridou, Gianluca Margheri, Pablo Ruiz, Ivan Magrì, Anicio Zorzi Giustiniani, Giovan Battista Parodi, Elia Schilton, Gabriele Sagona, Dario Giorgelé.

 Altri al debutto sia al Maggio che in Italia come Angelos Samartzis, Olga Maslova, Vanessa Goikoetxea, Alexey Markov. Inoltre coinvolgendo i giovani artisti che sono ora avviati con successo a una carriera internazionale e che si sono formati all’Accademia del Maggio: Nikoleta Kapetanidou, Dave Monaco, Qianming Dou, Eunhee Maggio, Davide Piva, Valentina Corò, Alfonso Zambuto, Ludovico Filippo Ravizza, non scordando a fianco a loro i giovani talenti che tuttora la frequentano come Aleksandra Meteleva, Oronzo D’Urzo, Lorenzo Martelli, Matteo Mancini, Aitana Sanz-Pérez, Ohla Smokolina, Danbi Lee, Nikoletta Hertsak, Matteo Torcaso.

Nelle diverse iniziative a corollario della programmazione come le presentazioni delle opere, gli incontri con gli artisti, si segnala il 26 e 27 aprile presso il Foyer di galleria, il Convegno “Un baritono per il Novecento, Rolando Panerai, fra Tradizione e modernità” a cura di Giovanni Vitali e Giancarlo Landini, in occasione dei 100 anni dalla nascita del grande baritono.

[Grigory Sokolov © Michele Monasta – Maggio Musicale Fiorentino]

LA PROGRAMMAZIONE DA GENNAIO 2024 E IL FESTIVAL IN SINTESI
In cartellone, un dramma in forma concertante dà avvio il 16 gennaio 2024 alla stagione invernale, Peer Gynt di Edvard Grieg, con la direzione di Nikolas Naegele e la drammaturgia di Pier Paolo Pacini. Poi, a partire dal 15 marzo, Don Pasquale di Gaetano Donizetti, con la direzione di Daniele Gatti e la regia di Jonathan Miller.

Nei primi mesi, i concerti sinfonici diretti da Daniele Gatti (20 e 21 gennaio), Hankyeol Yoon (9 e 10 febbraio), Min Chung (23 e 24 febbraio), di nuovo Daniele Gatti (16 marzo) e Vitali Alekseenok (29 marzo). Oltre a questi, l’evento speciale fuori abbonamento con John Axelrod e la pianista Giulia Mazzoni il 5 gennaio e il concerto della Scuola di Musica di Fiesole che, con l’Orchestra Giovanile Italiana, come da tradizione, esegue il concerto di Capodanno l’1 gennaio 2024.

La collaborazione con Gli Amici della Musica Firenze è siglata dal concerto in coproduzione tra il Maggio e gli Amici che l’11 marzo riporta Grigory Sokolov sul palcoscenico della Sala Mehta. L’opera per bambini, in collaborazione con Venti Lucenti è La principessa di gelo, ispirata a Turandot con la regia e drammaturgia di Manu Lalli e la direzione di Giuseppe La Malfa e anticipa Turandot in programmazione nel Festival; va in scena a partire dal 15 febbraio.

[Turandot 2006 © Gianluca Moggi – New Press Photo]

L’86a edizione del Festival s’inaugura in Sala Mehta il 13 aprile con il concerto sinfonico corale diretto da Daniele Gatti; mette in cartellone la collaborazione con l’Accademia Bartolomeo Cristofori per cinque concerti a partire dal 14 aprile, prosegue con Turandot, opera lirica di Giacomo Puccini, nel fastoso e famosissimo allestimento “storico” di Zhang Yimou e che sarà diretta da Zubin Mehta. Sul versante lirico gli altri due titoli in programmazione sono, dal 14 maggio, Jeanne Dark il nuovo allestimento dell’opera commissionata dal Maggio a Fabio Vacchi con la direzione di Alessandro Cadario e regia di Valentino Villa e, dal 24 maggio, Tosca, di Giacomo Puccini, con la direzione di Daniele Gatti e il nuovo allestimento firmato dalla regia di Massimo Popolizio.

Sul versante sinfonico, oltre al concerto sinfonico-corale che inaugurerà il Festival, sul podio saliranno di nuovo Daniele Gatti il 5 maggio, Myung-Whun Chung, il 25 maggio, Riccardo Bisatti alla guida dell’Ort l’1 giugno (fuori abbonamento), Zubin Mehta nel concerto di chiusura il 13 giugno.

[Wiener Philharmoniker © Lois Lammerhuber]

Il Festival mette in calendario anche l’importante ospitalità il 12 maggio dei Wiener Philharmoniker che saranno diretti da Riccardo Muti.

Le altre collaborazioni riguardano il fruttuoso rapporto con il Conservatorio Cherubini di Firenze e la Scuola di Musica di Fiesole in un “Progetto Giovani Musicisti” per una serie di quattro concerti eseguiti a partire dal 7 maggio presso la Sala Coro del Teatro con i rispettivi Complessi da camera delle due Istituzioni. Il 21 maggio è previsto in Sala Mehta il concerto dell’Associazione Musicale L’Homme Armé. Il 5 giugno G.A.M.O. Ensemble – Gruppo Aperto Musica Oggi – in Sala Regia per un concerto dedicato interamente a Luigi Nono e alle sue composizioni, e ancora in Sala Regia Tempo Reale con Maggio Elettrico l’11 e 12 giugno. Per il balletto il 30 e 31 maggio, la Compagnia Zappalà Danza con la coreografia di Roberto Zappalà, propone La trilogia dell’estasi, tre balletti: L’après-midi d’un faune, Boléro, Le Sacre du Printemps.

IL NUOVO SEGNO GRAFICO DEL MAGGIO
Il nuovo logo recupera la forte identità storica del Maggio Musicale Fiorentino e del Festival, il suo passato prestigioso rispettandone la filosofia. Allo stesso tempo mette in rilievo la contemporaneità e lo accompagna verso il futuro.  La nuova identità del Teatro del Maggio è concepita e disegnata dallo studio Arké di Napoli.

C.S.M.
Ufficio Stampa, 23 novembre 2023

86a EDIZIONE DEL FESTIVAL DEL MAGGIO
gennaio – giugno 2024

Teatro del Maggio Musicale Fiorentino
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