Oltre 500 opere e 18 sedi per la grande mostra diffusa dedicata alla pittura felsinea dall’età napoleonica all’inizio della Grande Guerra. Notizia dettagliata.

Per ampiezza del percorso, numero delle opere esposte e varietà di soggetti e luoghi coinvolti, si tratta della più ampia ricognizione monografica mai organizzata per presentare le origini e le evoluzioni della modernità artistica in ambito bolognese, e in particolare della produzione pittorica la cui presenza è dominante nella cultura figurativa del “lungo Ottocento”.

La stagione espositiva primaverile a Bologna è aperta al pubblico dal 21 marzo al 30 giugno 2024 con l’ampia rassegna diffusa “La pittura a Bologna nel lungo Ottocento | 1796 – 1915” dedicata alla pittura felsinea dall’età napoleonica all’inizio della Grande Guerra, ideata e coordinata dal Settore Musei Civici Bologna attraverso il Museo civico del Risorgimento, a cura di Roberto Martorelli e Isabella Stancari.

Sono oltre 500 le opere, di cui circa un centinaio mai esposto prima proveniente dai depositi di istituzioni museali pubbliche e da collezioni private, di 80 artisti appartenenti a generazioni differenti, a essere visibili in 18 sedi (5 musei, 5 gallerie antiquarie, 3 fondazioni, 2 edifici di culto, un palazzo comunale, un teatro storico e un’associazione culturale) situati tra Bologna, Crespellano e San Giovanni in Persiceto, che spaziano tra tecniche (dal disegno al dipinto su tela e tavola, all’acquerello su carta), contesti di realizzazione (dalle grandi decorazioni pubbliche alle opere da salotto, alle riviste) e generi rappresentati (paesaggi, ritratti, soggetti storici, pale d’altare, vedute urbane).

La prima inaugurazione si è svolta al Museo civico del Risorgimento. Partendo dallo spoglio della pregevole collezione dei tre album fotografici che documentano la produzione artistica e architettonica a Bologna nella seconda metà del XIX secolo, raccolta da Raffaele Belluzzi (1839-1903) e da lui donata alMuseo del Risorgimento di cui fu primo direttore, l’iniziativa si prefigge l’obiettivo di proporre con nuovo slancio interpretativo una visione complessiva su questa fervida stagione culturale rinnovatrice della città attraverso gli studi più aggiornati, le scoperte recenti e le ricostruzioni biografiche acquisite negli ultimi anni.

Numerosi soggetti pubblici e privati concorrono ad arricchire un’iniziativa corale fondata su una co-progettazione culturale durata oltre due anni, con l’obiettivo di restituire a questo patrimonio artistico una rinnovata visibilità. Il progetto si configura come opportunità rara per vedere rappresentato l’inquieto alternarsi di nuovi stili e ricerche – dal Neoclassicismo accademico al movimento romantico, passando per le tendenze naturalistiche del Purismo e del Realismo, l’Eclettismo storicista fino alle sperimentazioni dei Simbolisti e dei Divisionisti – nel periodo storico in cui, dopo la fine del dominio pontificio e l’adesione al Regno d’Italia, Bologna è attraversata da profondi mutamenti politici, sociali e culturali che conducono la città alle soglie dell’epoca contemporanea.

[Alfredo Savini Auxilium ex alto, 1896. Bologna, Collezioni Comunali d’Arte (deposito MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna)]

BOLOGNA NELL’OTTOCENTO
La città felsinea è geograficamente destinata a essere il crocevia d’Italia, luogo d’incontro e confronto della cultura e dell’economia. Questo ruolo viene in parte perdendosi negli anni centrali del Risorgimento, ma con l’Unificazione Bologna può tornare a diventare uno dei centri vitali nazionali. Un’occasione importante per accreditare questo ruolo è l’Esposizione Emiliana del 1888, quando – sotto l’egida di Giosuè Carducci – di fatto si candida a capitale culturale della Terza Italia.

Sede della più antica Università d’Europa, nel corso del “lungo Ottocento” vede un fiorire di nuove istituzioni e circoli artistici che si affiancano all’Accademia Clementina (poi delle Belle Arti), fondata nel 1710. Il Collegio Venturoli inizia l’attività nel 1825 offrendo a studenti in difficoltà economica la possibilità di accedere agli studi, mentre con la nascita della Società Protettrice delle Belle Arti (1853) e in seguito con la società “Francesco Francia” (1894) vengono organizzate mostre-mercato che avvicinano gli artisti a un pubblico borghese. In Accademia, ai Concorsi Curlandesi, riformati nel 1870, si affianca dal 1878 il Premio Baruzzi. Il Comitato per Bologna Storica e Artistica (1899) e il movimento dell’Aemilia Ars, insieme ad altre gilde e cenacoli di minore durata, sono tutte occasioni per sviluppare il gusto contemporaneo. Questo fervore artistico si riflette in un grande numero di giornali e riviste d’arte e nella nascita di una delle più importanti tipografie italiane, la Litografia Chappuis.

IL PERCORSO ESPOSITIVO DIFFUSO
L’itinerario espositivo diffuso documenta la ricchezza espressiva e la complessità di questi nuovi orizzonti visivi attraverso i lavori degli artisti locali che si sono confrontati con i movimenti italiani e internazionali, partecipando alle Esposizioni Nazionali, a quelle Universali, alle Biennali di Venezia come alle Secessioni romane, ottenendo commissioni all’estero, viaggiando per il mondo.

Accanto ai protagonisti di primo piano, più documentati e studiati – Gaetano Gandolfi, Antonio Basoli, Pelagio Palagi, Ottavio Campedelli, Alessandro Guardassoni, Luigi Bertelli, Luigi Busi, Mario De Maria detto “Marius Pictor”, Fabio Fabbi, Luigi Serra, Coriolano Vighi, Augusto Majani detto “Nasica”, Carlo Corsi, Athos Casarini, Alfredo Protti – sono rappresentati altri artisti dimenticati o oggi quasi del tutto sconosciuti come Giuseppe Bortignoni junior, Achille Frulli, Dina Pagan de’ Paganis.

Non mancano poi documenti di artisti “forestieri” che hanno influito sulla cultura artistica locale, o che vi hanno soggiornato, o che hanno insegnato nella locale Accademia delle Belle Arti: Antonio Canova, Felice Giani, Antonio Puccinelli, Leonardo Bistolfi, Giovanni Boldini.


LE INIZIATIVE CORRELATE
Accanto alle iniziative espositive, grande attenzione è dedicata alle attività di mediazione culturale per adulti, bambine e bambini, e a momenti di approfondimento specialistico per il pubblico più appassionato. Durante l’intero periodo di apertura della rassegna sono proposte 70 visite guidate, 22 conferenze, 10 laboratori didattici e attività per famiglie, 4 rievocazioni storiche, oltre a 12 altre iniziative tra passeggiate, momenti musicali e l’esposizione Bolognesi all’avanguardia – l’esperienza Liberty di “Modelli d’Arte Decorativa”allestita dal 16 al 30 maggio 2024 presso la Mediateca di San Lazzaro di Savena.

Il calendario completo degli appuntamenti è disponibile sui siti web
www.museibologna.it/risorgimento e www.storiaememoriadibologna.it/ottocento.

APPROFONDIMENTI:

[Ottavio Campedelli, Paesaggio. Courtesy Galleria de’ Fusari]

LE MOSTRE NEI MUSEI CIVICI DI BOLOGNA
Tre sono le sedi espositive del Settore Musei Civici Bologna coinvolte nel percorso di visita, dove è possibile ammirare il meglio della pittura locale: Collezioni Comunali d’Arte, Museo Civico d’Arte Industriale e Galleria Davia Bargellini e Museo civico del Risorgimento.

Figure e paesaggi dell’Ottocento alle collezioni comunali d’arte.
A cura di Isabella Stancari
21 marzo – 30 giugno 2024
Collezioni Comunali d’Arte | Palazzo d’Accursio, Piazza Maggiore 6, Bologna
Mostra promossa da Settore Musei Civici Bologna | Musei Civici d’Arte Antica

Sono esposti 23 dipinti rivolti a due tematiche principali.
La prima è dedicata all’Accademia delle Belle Arti, luogo di formazione di quasi tutti gli artisti locali e promotore di due concorsi artistici nazionali, il Curlandese e il Baruzzi. Il Premio Curlandese fu Istituito nel 1785 per volontà del duca di Curlandia (regione situata nella parte meridionale dell’attuale Lettonia), mentre i Concorsi Curlandesi (piccolo e grande premio) vennero assegnati dal Senato di Bologna su giudizio di una commissione nominata dall’Accademia, dal 1777 al 1870 e, in seguito, dalla Municipalità fino al 1936.

Nel 1878 lo scultore Cincinnato Baruzzi volle che dopo la sua morte venisse istituito un premio nazionale a suo nome. Ogni anno, in alternanza, un pittore, uno scultore e un musicista venivano premiati per un’opera di cui avevano presentato il bozzetto. Il vincitore poteva realizzarlo in grande, o tradurlo in marmo, o metterla in scena al Teatro Comunale di Bologna.

Del Premio Curlandese sono esposte due tele di Raffaele Faccioli e di Giuseppe Brugo mentre del Premio Baruzzi sono presentati i due grandi dipinti di Augusto Majani “Nasica” e di Gian Emanuele Covelli detto Gaele. Sono presenti inoltre opere che furono proposte nell’annuale esposizione che si teneva presso l’Accademia, tra cui l’inedita versione della Linda di Chamounix (1857-1861 di Giulio Cesare Ferrari.

La seconda tematica affronta il paesaggio, con numerose opere inedite: ai noti soggetti eseguiti da Luigi Bertelli delle collezioni storiche del MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna sono affiancati straordinari paesaggi. In prestito dalla Galleria de’ Fusari sono visibili due paesaggi di Giovan Battista Bassi e di Ottavio Campedelli. Grazie a due collezionisti, altrettante opere dialogano inoltre con tele di proprietà pubblica. Troviamo qui i nomi di Alessandro Guardassoni e Pelagio Palagi. Oltre alle opere in mostra si possono ammirare nel percorso museale i due ampi saloni dedicati in permanenza allo stesso Palagi, il più importante pennello neoclassico locale, la cui carriera internazionale come pittore, architetto, decoratore d’interni, scultore e disegnatore di arredi si concluse a Torino come artista della corte Savoia di re Carlo Alberto.

Informazioni
Collezioni Comunali d’Arte
Palazzo d’Accursio | Piazza Maggiore 6 | 40121 Bologna
Tel. +39 051 2193998
museiarteantica@comune.bologna.it
www.museibologna.it/arteantica
Facebook: Musei Civici d’Arte Antica
Instagram: @museiarteanticabologna
TiKTok: @museiarteanticabologna
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[Gaetano Serra Zanetti, Incredulità di San Tommaso, 1850. Bologna, Museo Civico d’Arte Industriale e Galleria Davia Bargellini]

L’Incredulità di San Tommaso di Gaetano Serra Zanetti: due versioni a confronto
A cura di Mark Gregory D’Apuzzo
21 marzo – 30 giugno 2024
Museo Civico d’Arte Industriale e Galleria Davia Bargellini | Strada Maggiore 44, Bologna

Mostra promossa da Settore Musei Civici Bologna | Musei Civici d’Arte Antica in collaborazione con La Quadreria di ASP Città di Bologna

Sono esposte due versioni dell’Incredulità di San Tommaso di Gaetano Serra Zanetti (Bologna, 1807 – ivi, 1862). Entrambi i dipinti sono abitualmente conservati nei depositi, non accessibili al pubblico.

Commissionata dal marchese Giuseppe Davia per la cappella di famiglia nella chiesa di San Francesco (1850), la bella Incredulità di San Tommaso è stata di recente sottoposta a un capillare restauro che ha interessato sia l’intera superficie pittorica, sia la cornice originale, ideata in forme di ispirazione gotica – archiacuta, lobata con colonnine a tortiglione – per meglio adattarsi alla sede ecclesiale. Ne sono riemersi, oltre alla firma e alla data sul retro, “la splendidezza dei toni, la vivacità delle tinte, la leggerezza delle ombre”, notate già dall’anonimo estensore della recensione apparsa nella rivista L’Iniziatore (23 gennaio 1851), che aveva definito il pittore “uno dei migliori artisti che al presente onorino Bologna”, sottolineandone il debito nei riguardi della “divina scuola degli immortali cinquecenteschi”.

Lungo il percorso del museo sono inoltre segnalati alcuni paesaggi ottocenteschi di età romantica esposti in permanenza: un delizioso quadretto di Giuseppe Termanini e alcuni dipinti di Giacomo Savini, entrambi allievi del pittore e scenografo Vincenzo Martinelli, esponente di spicco del paesaggismo bolognese della seconda metà del Settecento.



Ingresso Gratuito
Informazioni
Museo Civico d’Arte Industriale e Galleria Davia Bargellini
Strada Maggiore 44 | 40125 Bologna
Tel. +39 051 236708
museiarteantica@comune.bologna.it
www.museibologna.it/arteantica
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Twitter: @MuseiCiviciBolo

[Antonio Puccinelli, Ritratto di Giovan Maria Damiani in uniforme delle Guide Garibaldine, 1872. Bologna, Museo civico del Risorgimento]

La pittura a Bologna nel lungo Ottocento | 1796 – 1915
A cura di Roberto Martorelli e Isabella Stancari21 marzo – 30 giugno 2024
Museo civico del Risorgimento | Piazza Giosue Carducci 5, Bologna
Mostra promossa da Settore Musei Civici Bologna | Museo civico del Risorgimento

Al Museo civico del Risorgimento è allestita la sezione da cui prende il titolo l’intera rassegna espositiva diffusa. Tra le opere ispirate ai temi risorgimentali si segnala uno dei capolavori della ritrattistica ottocentesca, il Ritratto di Giovan Maria Damiani in uniforme delle Guide Garibaldine (1872) di Antonio Puccinelli, appartenente alla collezione dello stesso museo e raramente esposto. L’iconica opera è affiancata da opere di Ferdinando Fontana e di Carlo Arienti

Grazie alle opere delle collezioni storiche del MAMbo viene inoltre ripercorso il tema del soggetto storico, tanto caro alla cultura artistica di metà Ottocento, con le opere del pittore di figura Ippolito Bonaveri e di Alfonso Savini, mentre il genere del paesaggio bolognese è rappresentato dalle vedute neoclassiche di Giacomo Savini, di età romantica con Ottavio Campedelli e del primo Novecento con Augusto Majani “Nasica”.

Oltre alle cinque piccole opere inedite di Giulio Cesare Ferrari, notevole è il nucleo di quattro tele dipinte da Alessandro Guardassoni, che si ricollegano idealmente alla mostra monografica visibile nella sede della Fondazione Gualandi a favori dei sordi. Per la delicata eleganza si distingue infine uno dei rari di ritratti eseguiti da Luigi Serra.

Informazioni
Museo civico del Risorgimento
Piazza Giosue Carducci 5 | 40125 Bologna
Tel. + 39 051 2196520
www.museibologna.it/risorgimento
museorisorgimento@comune.bologna.it
Facebook: Museo civico del Risorgimento – Certosa di Bologna
YouTube: Storia e Memoria di Bologna

[Antonio Basoli, Veduta interna della Cattedrale di San Pietro a Bologna, 1829. Collezione privata, Courtesy Antichità Barberia, Bologna]

LE ALTRE MOSTRE DEL PERCORSO DIFFUSO

Antonio Basoli. “Alfabeto pittorico ossia raccolta di pensieri pittorici…”

21 marzo – 30 giugno 2024
Antichità Barberia | Via Barberia 8/A, Bologna

Del geniale ideatore di luoghi esotici e paesaggi di Bologna, viene presentata l’edizione integrale dell’Alfabeto (1839) e una grande veduta dipinta della cattedrale di San Pietro. Grazie alla collaborazione con il Museo Tattile Anteros dell’Istituto dei Ciechi Francesco Cavazza, si vuole dare forma plastica alla lettera “A” dell’Alfabeto, ai fini della lettura tattile per ipovedenti e non vedenti.

Ingresso libero
Info www.antichitabarberia.com


La collezione dei dipinti del Comitato per Bologna Storica e Artistica

21 marzo – 30 giugno 2024
Comitato per Bologna Storica e Artistica | Strada Maggiore 71, Bologna


Scoprire la storia del Comitato con i progetti dei restauri di Alfonso Rubbiani e i bellissimi disegni del Salone del Palazzo del Podestà per il concorso vinto da Adolfo De Carolis. Grazie a recenti donazioni sono presentati per la prima volta opere di Dina Pagan de’ Paganis, Alfredo Protti, Garzia Fioresi (pseudonimo di Alfredo Grandi) e Giuseppe Rivani.

Ingresso libero
Info www.comitatobsa.it

Lo sviluppo del talento
A cura di Dante Mazza
22 marzo – 15 giugno 2024

Fondazione Collegio Artistico Venturoli | Via Centotrecento 4, Bologna

Il progetto espositivo ed editoriale riunisce opere eseguite nel corso dell’Ottocento dagli artisti bolognesi Cesare Bacchi, Ettore Buttazzoni, Filippo Buriani, Luigi Busi, Cleto Capri, Raffaele Faccioli, Ermenegildo Giorgi, Giovanni Masotti, Giuseppe Romagnoli e Luigi Serra, durante il loro periodo di residenza presso il Collegio Venturoli, istituito nel 1825 grazie al lascito dell’architetto Angelo Venturoli (1749-1821) per accogliere e assistere giovani bolognesi inclini alle arti che, a causa del loro stato sociale, non avrebbero potuto intraprendere studi artistici.

La mostra comprende circa 150 tra disegni e dipinti e si suddivide in due sezioni. La prima, allestita nella sala affrescata del Collegio, include i disegni e le iniziali esercitazioni di pittura dei giovani artisti con indicata l’età di esecuzione. La seconda, all’interno della nuova galleria espositiva, riunisce le opere della maturità donate al Collegio dagli stessi artisti in segno di gratitudine, tradizione proseguita fino ai giorni nostri, che ha permesso la creazione di una collezione che conta attualmente oltre 300 opere.

info@fondazionecollegioventuroli.org
Info www.fondazionecollegioventuroli.org

  

Alessandro Guardassoni (1819-1888). Dalle volte al cavalletto
21 marzo – 30 giugno 2024
Fondazione Gualandi a favore dei sordi | Via Nosadella 49, Bologna

La mostra presenta una selezione di disegni preparatori per le chiese e quadri presentati da Alessandro Guardassoni alle esposizioni d’arte per mostrare gli esiti illusivi della sua tecnica pittorica. Altre opere sono dedicate a momenti di vita quotidiana, paesaggi e scorci, soggetti prediletti dai committenti privati.


Ingresso libero previa prenotazione
Tel. 051 3399506
Info: www.fondazionegualandi.it



Paesaggi dipinti della Valsamoggia. Dieci vedute dell’Ottocento da Pragatto Alto a Vignola

23 marzo – 30 giugno 2024
Galleria Artifigurative | Via Provinciale 274, Crespellano (Valsamoggia)

La mostra offre la riscoperta di otto grandi splendidi paesaggi – dalla Rocca di Bazzano al Castello di Vignola passando dal Castello di Serravalle – realizzate da Ugo Gheduzzi (1853-1925), scenografo del Teatro Regio di Torino, paesaggista di successo sempre affezionato alla sua Crespellano. Opere che sono anche documenti unici del territorio.

Ingresso libero
Info 339 6511564 | info@albertorodella.191.it


Anche Bologna! Quaranta dipinti dell’Ottocento bolognese

21 marzo – 30 giugno 2024
Galleria de’ Fusari | Via de’ Fusari 7/A, Bologna

Una selezione di rarità. Di Luigi Bertelli una straordinaria veduta di Villa Malvezzi. Tra i quattro dipinti di Luigi Serra uno era considerato perduto, mentre di Lugi Busi, Raffaele Faccioli, Paolo Bedini e Alfonso Savini sono presenti otto creazioni. Del raro Carlo Legnani sono proposte opere che sorprenderanno anche i conoscitori più attenti. Leopoldo Bersani e Luigi Folli arricchiscono il percorso con dipinti di grandi dimensioni.

Ingresso libero
Info e orari www.galleriadefusari.it


L’800 ritrovato: dipinti, disegni e sculture bolognesi dalla Restaurazione al primo ‘900
21 marzo – 30 giugno 2024
Galleria del Caminetto | Galleria Falcone e Borsellino 4/D, Bologna


27 opere che attraversano l’arte, dai paesaggi romantici di Giacomo Savini alle esperienze del Novecento di Carlo Corsi. Luigi Serra, Giovanni Paolo Bedini, Mario De Maria “Marius Pictor”e Alfredo Protti sono solo alcuni dei pittori selezionati. Tra le opere inedite il capolavoro giovanile di Cleto Capri, Alla finestra, del 1895. Un dialogo d’arte ancora più ricco grazie a una selezione di sculture bolognesi.

Ingresso libero
Info e orari di apertura: 051 235292
galleriacaminetto@libero.it

L’Ottocento prezioso
A cura di Edoardo Battistini
21 marzo – 5 maggio 2024

Galleria Fondantico | Via de’ Pepoli 6/E, Bologna

Un percorso dal romanticismo al ‘900 con più di 80 opere. Si parte dal periodo Goupil con Giovanni Paolo Bedini e Alfonso Savini. Si continua con Luigi Busi e si approda a Luigi Bertelli. L’Orientalismo dei fratelli Fabbi apre visioni verso gli artisti della Secessione: Alfredo Protti e Giovanni Romagnoli. Di Alessandro Scorzoni si presenta un quadro rivoluzionario, mentre il dipinto di Giuliano Amadoridona il titolo della mostra.

Ingresso libero
Info e orari di apertura: www.fondantico.it

[Mario De Maria detto “Marius Pictor”, L’alunna, 1886. Museo Ottocento Bologna]

Mario De Maria detto “Marius Pictor” (1852 – 1924). Ombra cara
A cura di Francesca Sinigaglia
21 marzo – 30 giugno 2024

Museo Ottocento Bologna | Piazza San Michele 4/C, Bologna

A cent’anni dalla morte, il Museo celebra la figura del pittore Mario De Maria, noto anche come “Marius Pictor”.

L’esposizione presenta 70 dipinti – tra capolavori, inediti e opere ritrovate e appositamente restaurate dal Museo Ottocento Bologna – provenienti da prestigiose istituzioni museali italiane (Gallerie degli Uffizi di Firenze, Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma, Galleria d’Arte Moderna di Milano) e da collezioni private nazionali e internazionali.

Una mostra antologica significativa per conoscere e approfondire il singolare percorso dell’artista, uomo complesso e tormentato, sodale di Gabriele D’Annunzio, padre del “Simbolismo italiano” o “Naturalismo spiritualista”, e tra i pionieristici fondatori della Biennale di Venezia.

Info: mobologna.it

Enrico Romolo. Un’eroina della sfortunata Carini in Sicilia
8 marzo – 27 ottobre 2024
Palazzo d’Accursio, Sala del Consiglio Comunale | Piazza Maggiore 6, Bologna


Con l’esposizione del dipinto di Enrico Romolo Un’eroina della sfortunata Carini in Sicilia (1860) prosegue il progetto voluto dall’Amministrazione Comunale di Bologna per ospitare nella Sala del Consiglio opere d’arte volte ad attribuire rilievo e visibilità a figure femminili che hanno contribuito alla storia della pittura felsinea e del Paese.

Il soggetto ritrae a mezzo busto una giovane e avvenente donna che indossa gli abiti tradizionali siciliani ornati da una coccarda tricolore, intenta a caricare un moschetto. L’inequivocabile figura, insieme al titolo – che rimanda alle vicine a ancora vive vicende del Risorgimento italiano e in particolare alle sanguinose repressioni che colpirono la cittadina siciliana che aveva osato ribellarsi ai Borboni – colloca il dipinto in quel filone di pittura di storia contemporanea che in quegli anni riscuoteva un notevole successo in tutte le maggiori esposizioni nazionali.


Da Felice Giani a Luigi Serra.
L’Ottocento nelle collezioni della Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna
A cura di Angelo Mazza
21 marzo – 30 giugno 2024
Palazzo Fava. Palazzo delle Esposizioni | Via Alessandro Manzoni 2, Bologna

La Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna, in collaborazione con Genus Bononiae, presenta per la prima volta al pubblico una mostra con le principali opere dell’Ottocento bolognese presenti nelle proprie Collezioni d’arte e di storia.

È possibile ammirare, con il grande gesso della Maddalena di Antonio Canova posto al centro del salone affrescato dai Carracci, opere di Felice Giani e di Pelagio Palagi, di Clemente Alberi e di Pietro Fancelli, di Antonio Basoli e Giacomo De Maria; proseguendo con Luigi Busi, Alessandro Guardassoni, Giovanni Masotti e Luigi Serra. Circa 30 artisti rappresentati da oltre 100 opere, tra dipinti, disegni, acquerelli e sculture, per concludere con le maioliche della manifattura Minghetti appartenute al duca di Montpensier.

Info e orari di apertura: www.genusbononiae.it

La pittura dell’Ottocento a Persiceto tra storia e costume
6 aprile – 30 giugno 2024
San Giovanni in Persiceto, vari luoghi


La città di San Giovanni in Persiceto espone il suo patrimonio ottocentesco: il Teatro storico comunale, la Chiesa Collegiata di San Giovanni Battista, l’adiacente Museo d’Arte Sacra e, nel Coro della Chiesa della Cintura, la Quadreria civica. Un’occasione unica per ammirare ritratti, paesaggi, soggetti religiosi e storici poco noti agli studiosi e agli stessi cittadini persicetani.

Biglietteria presso il Teatro Comunale
Corso Italia 72, San Giovanni in Persiceto
Info e prenotazioni: 051 6812955
cultura.turismo@comunepersiceto.it

 

M.F.C.S.
Fonte: comunicato stampa del 18 marzo 2024
Immagine di copertina, nella locandina: (particolare) Alfredo Savini, Auxilium ex alto, 1896.
Bologna, Collezioni Comunali d’Arte (deposito MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna)


LA PITTURA A BOLOGNA NEL LUNGO OTTOCENTO | 1796 – 1915
21 marzo – 30 giugno 2024
www.museibologna.it/risorgimento
www.storiaememoriadibologna.it/ottocento

SEDI ESPOSITIVE in ordine alfabetico
Antichità Barberia | Via Barberia 8/a, Bologna
Chiesa Collegiata di San Giovanni Battista | Piazza del Popolo 22, San Giovanni in Persiceto (BO)
Chiesa della Madonna della Cintura | Piazzetta Guazzatoio 5, San Giovanni in Persiceto (BO)
Collezioni Comunali d’Arte | Palazzo d’Accursio, Piazza Maggiore 6, Bologna
Comitato per Bologna Storica e Artistica | Strada Maggiore 71, Bologna
Fondazione Collegio Artistico Venturoli | Via Centotrecento 4, Bologna
Fondazione Gualandi a favore dei sordi | Via Nosadella 49, Bologna
Galleria Artifigurative | Via Provinciale 27, Crespellano (Valsamoggia)
Galleria de’ Fusari | Via de’ Fusari 7/A, Bologna
Galleria del Caminetto | Galleria Falcone e Borsellino 4/D, Bologna
Galleria Fondantico | Via de’ Pepoli 6/E, Bologna
Museo civico del Risorgimento | Piazza Giosue Carducci 5, Bologna
Museo d’Arte Sacra | Piazza del Popolo 22, San Giovanni in Persiceto (BO)
Museo Civico d’Arte Industriale e Galleria Davia Bargellini | Strada Maggiore 44, Bologna
Museo Ottocento Bologna | Piazza San Michele 4/C, Bologna
Palazzo d’Accursio, Sala del Consiglio Comunale | Piazza Maggiore 6, Bologna
Palazzo Fava. Palazzo delle Esposizioni | Via Alessandro Manzoni 2, Bologna
Teatro Comunale | Corso Italia 72, San Giovanni in Persiceto (BO)

Presentando il biglietto di ingresso a una delle sedi è previsto l’accesso a tariffa ridotta nelle altre sedi coinvolte entro la data di conclusione della mostra.