Berggruen Arts & Culture apre Palazzo Diedo, uno dei più grandi spazi veneziani dedicati all’arte contemporanea. Mostre e progetti speciali.

Palazzo Diedo, nuovo spazio dedicato all’arte contemporanea, il più grande a Venezia nell’ultimo decennio, ha apertoal pubblico il 20 aprile 2024 con 11 interventi originali site-specific di altrettanti artisti di fama internazionale (fino al 24 novembre 2024): Urs Fischer, Piero Golia, Carsten Höller, Ibrahim Mahama, Mariko Mori, Sterling Ruby, Jim Shaw, Hiroshi Sugimoto, Aya Takano, Lee Ufan e Liu Wei.

La mostra, intitolata “Janus” curata da Mario Codognato, Direttore di Berggruen Arts & Culture e da Adriana Rispoli, Curatrice di Berggruen Arts & Culture – e i due progetti speciali, presentati in collaborazione con The Kitchen di New York e con Polaroid Foundation, riaprono il Palazzo in concomitanza con la 60.a Esposizione Internazionale d’Arte – La Biennale di Venezia 2024 (vedi qui).

[Palazzo Diedo ph Alessandra Chemollo]

PALAZZO DIEDO
Gli interventi degli artisti sono stati concepiti in dialogo con l’architettura e le caratteristiche dell’edificio settecentesco realizzato da Andrea Tirali, un tempo sede di una delle più potenti famiglie veneziane e successivamente utilizzato come scuola elementare e poi come tribunale.

Il restauro cui è stato sottoposto negli ultimi due anni, ha riportato alla luce la storia di Palazzo Diedo. Due importanti cicli di affreschi di Francesco Fontebasso (1707-1769) e Costantino Cedini (1741-1811) al primo piano e sei capricci romani – scene che combinano elementi storici e di fantasia – sono stati completamente restaurati (maggiori info su Palazzo Diedo, con galleria immagini, vedi qui).

[Installation view, ph. Massimo Pistore]

MOSTRA JANUS
Le opere sono ispirate ai mestieri tradizionali legati a Venezia, come gli affreschi, il vetro di Murano, i tessuti preziosi e i pavimenti con il loro tipico design. La mostra prende il nome da Giano, Janus, il dio romano degli inizi, spesso visto con due facce, una che guarda in avanti e l’altra all’indietro, a indicare l’obiettivo della mostra di unire simbolicamente la storia con la contemporaneità.

Janus a Palazzo Diedo ospita in anteprima “Peace crystal: A prayer for peace” di Mariko Mori, opera che in seguito, dal 13 maggio, sarà visibile al pubblico nei Giardini di Palazzo Corner della Ca’ Granda, a San Marco. L’opera è la terza di una serie realizzata con la Fondazione Faou e la mostra include un filmato delle precedenti installazioni in Giappone e Brasile, nonché un modello e un progetto dell’opera.

I DUE PROGETTI SPECIALI
Parallelamente a Janus, la celebre istituzione culturale interdisciplinare newyorkese The Kitchen porta a Palazzo Diedo una mostra personale di Rhea Dillon (nata nel 1996). Il lavoro dell’artista e scrittrice londinese esamina spesso i modi in cui la Blackness è concettualizzata nella pratica estetica e teorica. The Kitchen presenta il film di Dillon (titolo provvisorio) “Browning 2025”; in questa occasione, il rapporto con l’opera di Dillon può essere approfondito anche in una mostra con sculture di grandi dimensioni.

È presente a Palazzo Diedo anche la Polaroid Foundation cheinvita gli artisti in mostra a creare un’opera originale utilizzando la camera istantanea più diffusa nel mondo, la Polaroid 20×24. Andy Warhol, Chuck Close, Jim Dine, Maria Magdalena Campos-Pons, Mary Ellen Mark, Mickalene Thomas, Robert Frank, Robert Mapplethorpe, Robert Rauschenberg e Sally Mann sono tra gli artisti che in passato hanno lavorato con questa iconica macchina fotografica. John Reuter, che utilizza la Polaroid sin dal 1980, supporta gli artisti nella produzione di immagini di 20 x 24 pollici (50 x 60 cm) per Palazzo Diedo.

Palazzo Diedo ospita al suo interno anche un piccolo cinema che proietta tutti i giovedì, fino a novembre, “Ousss” l’ultimo film di Koo Jeong A, artista che rappresenta la Corea del Sud alla Biennale Arte di quest’anno.

[Da destra Nicolas Berggruen, Mario Codognato e Adriana Rispoli]

BERGGRUEN ARTS & CULTURE E BERGGRUEN INSTITUTE
Istituito da Berggruen Arts & Culture, fondazione benefica creata dal collezionista e filantropo Nicolas Berggruen, Palazzo Diedo si propone di approfondire il legame tra l’arte contemporanea e il passato, e tra l’Oriente e l’Occidente. È destinato a ospitare residenze d’artista, mostre, eventi, film e performance su cinque diversi livelli con una superficie totale di 4.000 metri quadrati. Nel 2022, Sterling Ruby ha presentato il primo progetto a Palazzo Diedo, una scultura su facciata chiamata Hex, installata prima del completamento del restauro (vedi qui).

Nel 2021, Nicolas Berggruen ha acquisito anche la Casa dei Tre Oci, a Venezia, per farne il centro europeo del Berggruen Institute, una casa delle idee e un luogo di dialogo globale che presenta un programma internazionale di summit, workshop, simposi e mostre.

Il Berggruen Institute Europe e le Gallerie dell’Accademia presentano congiuntamente opere provenienti dal Berggruen Museum di Berlino, nella mostra che ha inaugurato lo spazio dei Tre Oci, Affinità Elettive: Matisse, Klee e Giacometti (dal 24 marzo al 23 giugno 2024) (vedi qui).

C.S.M.F.
Fonte: comunicato stampa del 19 aprile 2024

JANUS
20 aprile – 24 novembre 2024

Palazzo Diedo | Cannareggio 2386 – 30121 Venezia
Istituto Berggruen | Fondamenta Zitelle, 43 – 30133 Venezia
info@berggruenarts.com
www.berggruenarts.com