In regalo ai bimbi lombardi, fino a dicembre, 16.000 abbonamenti validi per 218 musei. Qui, focus su Mantova.

Un’occasione unica, per grandi e piccoli, di sperimentare un nuovo modo di vivere la cultura e scoprire insieme l’inestimabile ricchezza del patrimonio artistico regionale. 

È in corso il progetto speciale Un, due, Tre… Musei!, ideato da Regione Lombardia, attraverso l’Associazione Abbonamento Musei, con il coinvolgimento attivo della rete degli Oratori delle Diocesi Lombarde – centri di aggregazione tra i più frequentati da bambini e ragazzi – e sostenuto da Fondazione Cariplo.

L’iniziativa intende costruire un nuovo ponte tra le famiglie lombarde con figli in età scolare (scuola primaria e secondaria di primo grado) e i 218 musei inclusi nel circuito AM Lombardia.

[Sala delle Archeologie © Museo Poldi Pezzoli]

UN, DUE, TRE… MUSEI!
Il progetto regala (gratuitamente) ai bambini e alle bambine dai 6 ai 13 anni che frequentano gli oratori coinvolti nell’iniziativa, 8.000 Abbonamenti Musei Junior, della durata di 365 giorni, e 8.000 membership speciali, della durata di due mesi, a un accompagnatore adulto.

Al termine della scadenza, l’accompagnatore potrà rinnovare la card a una tariffa agevolata. Inoltre, ogni famiglia aderente al progetto avrà l’opportunità di godere di uno sconto sull’acquisto di ulteriori abbonamenti. La tessera di Abbonamento Musei è valida per la visita di 218 luoghi di cultura regionali.

[Museo del Violino © Roberto Domenichini]

Parallelamente, l’iniziativa, che si sviluppa da aprile alla fine di dicembre 2024, chiama a raccolta anche tutti i musei inclusi nel sistema AM Lombardia per allestire un palinsesto di attività e visite guidate gratuite riservate ai bambini e alle famiglie che hanno richiesto l’abbonamento. Laboratori, eventi e workshop costruiti ad hoc, promossi su tutto il territorio.

Un modo per vivere la bellezza e creare comunità dove i bambini sono chiamati a esprimersi liberamente e a diventare i protagonisti di un cambiamento culturale come puntualizzato da Alberto Garlandini e Simona Ricci, rispettivamente presidente e direttrice di Abbonamento Musei. 

[GAMEC © Ph Paolo Biava]

LA FUNZIONE DEGLI ORATORI
Veri e propri avamposti di socialità e inclusione, gli oratori sono diffusi in maniera capillare su tutto il territorio regionale: sono luoghi a cui le famiglie affidano volentieri i più piccoli e un punto di riferimento per molti ragazzi e ragazze; soprattutto nei piccoli comuni, costituiscono spesso l’unico centro di ritrovo e aggregazione.

In Lombardia gli oratori attivi sono oltre 2.300, il 40% di quelli italiani, e ciascuno di essi è frequentato in media da 180 bambini e ragazzi; la fascia d’età più rappresentata è quella dei bambini tra i 6 e i 12 anni, pari al 54% dei frequentanti totali.

Gli oratori ricoprono un’importante funzione educativa nei confronti del mondo giovanile, un luogo sicuro e accogliente, in cui sperimentare un tipo di socialità destrutturata. Negli oratori l’accento infatti è posto sull’“essere”, a differenza di altri contesti, come quelli scolastici, in cui si sottolinea il “fare”, e quindi l’apprendimento di abilità specifiche. Le attività promosse dagli oratori ruotano soprattutto intorno allo sport, al gioco e alle attività ricreative. Grazie a Un, due, tre… Musei! l’offerta viene potenziata anche sul fronte culturale e artistico. La fruizione di esperienze artistiche e creative gioca, sin dall’infanzia, un ruolo determinante per un pieno sviluppo della personalità e del benessere individuale.

L’iniziativasi propone di allargare la partecipazione culturale in maniera orizzontale, abbattendo quelle barriere sociali ed economiche che spesso impediscono alle famiglie di accedere alle istituzioni museali o di approfondire la conoscenza del patrimonio culturale del territorio. 

Gli oratori sono veri e propri avamposti di socialità e inclusione ed è proprio qui, che – sostiene il coordinatore degli Oratori Diocesi Lombarde don Stefano Guidi – la dimensione culturale può e deve diventare un ulteriore stimolo di crescita di ragazzi e adolescenti.

[© Museo Diocesano Mantova]

LE MERAVIGLIE ARTISTICHE NEL TERRITORIO DELLA DIOCESI DI MANTOVA
Con Un, due, tre…Musei!  anche il territorio della diocesi di Mantova apre le porte ad alcuni dei suoi tesori più nascosti.

Il percorso ha inizio da Palazzo Ducale, noto per essere stato la dimora della Casata dei Gonzaga dal 1328 al 1707. Tra i capolavori custoditi all’interno delle sue mura si possono citare il ciclo di affreschi tardo gotici eseguiti da Pisanello all’inizio del Quattrocento e i dipinti barocchi di Pieter Paul Rubens. Oggi come in passato, in virtù del suo prestigio, Palazzo Ducale costituisce un formidabile collettore di opere ed eventi culturali, con mostre che spaziano dall’arte antica alla contemporaneità.

A portare il nome di uno degli esponenti più ragguardevoli della famiglia Gonzaga è il Museo Diocesano Francesco Gonzaga, che ha sede nel chiostro principale dell’ex monastero agostiniano di Sant’Agnese, un edificio ricco di storia. Aperto inizialmente nel 1974 come mostra temporanea dal titolo Tesori d’arte nella terra dei Gonzaga, è stato inaugurato come museo permanente nel 1983 e conserva opere provenienti dal duomo, dalla basilica palatina di Santa Barbara, dal territorio diocesano e da numerose collezioni private, organizzate nelle diverse sezioni espositive (pinacoteca, tesoro, arazzi, monete, armature, ceramiche).

In centro città vi è anche il Tempio di San Sebastiano, progettato da Leon Battista Alberti, il quale volle un edificio austero e solenne, che fece poi da fondamento per le riflessioni rinascimentali sugli edifici a croce greca. Il tempio è oggi adibito a famedio dei caduti.

[Palazzo Te, Sala dei Giganti. Foto da Wikipedia di pubblico dominio]

Trova spazio entro la splendida cornice della villa suburbana voluta da Federico II Gonzaga, e appositamente progettata realizzata e decorata da Giulio Romano, il Museo Civico di Palazzo Te. La struttura architettonica dell’edificio, prezioso esempio di architettura manierista, è organizzata intorno a due grandi cortili sui quali si aprono ariose logge; le sale del pianterreno, anticamente destinate ad accogliere gli appartamenti di Federico Gonzaga e dei suoi ospiti, conservano decorazioni realizzate da Giulio Romano e suoi aiutanti. Nelle sale del piano superiore sono invece esposte al pubblico alcune collezioni civiche, interessanti ed eterogenee: la collezione Gonzaghesca di coni, monete, sigilli, medaglie, pesi e misure; la collezione Mondadori con i dipinti di Federico Zandomeneghi e Armando Spadini e due preziose collezioni archeologiche: la collezione egizia “Giuseppe Acerbi” e quella mesopotamica “Ugo Sissa”.

Spostandosi a nord di Mantova, nel piccolo comune di Cavriana, si trova il Museo Archeologico dell’Alto Mantovano, ospitato in un’ala della storica Villa Mirra, dove sono esposti reperti archeologici ritrovati nelle campagne del territorio nel dopoguerra. I reperti provengono da vari scavi, i più importanti dei quali sono quelli dei siti palafitticoli di Bande di Cavriana e Castellaro Lagusello, che sono entrati a far parte della lista del Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO nel 2011 tra i Siti palafitticoli preistorici attorno alle Alpi.

A Sabbioneta si trovano il Palazzo Giardino e la Galleria degli Antichi. Il Palazzo Giardino venne edificato tra il 1578 e il 1587 su commissione del duca Vespasiano Gonzaga e concepito come luogo della sua vita privata. È direttamente collegato alla Galleria degli Antichi, pensata sempre dal duca, con l’intento di ospitare le opere d’arte che egli tanto amava mostrare ai suoi ospiti.

L’itinerario si conclude al Teatro all’Antica, sempre nel comune di Sabbioneta, anch’esso commissionato dal duca Vespasiano Gonzaga. Il Teatro è da considerarsi come uno tra i primi esempi di edificio teatrale dell’età moderna: è, infatti, il primo esempio europeo di teatro stabile inserito in un edificio appositamente costruito.

VISITABILI NEL MANTOVANO
Oltre a queste meraviglie, con la card di Abbonamento Musei, è possibile visitare anche a Mantova e provincia: il MACA- Mantova Collezioni Antiche; il Museo Archeologico Nazionale di Mantova; il Museo di Palazzo d’Arco; il Museo Tazio Nuvolari; il Palazzo della Ragione e la Torre dell’Orologio; il Teatro Scientifico Bibiena; il Museo Civico G. Bellini (Asola); il MAST di Castel Goffredo – Museo della città; la Torre di Castelvecchio – Museo Corrado Bocchi (Castel Goffredo); il Museo Internazionale della Croce Rossa (Castiglione delle Stiviere); la Chiesa della Beata Vergine Incoronata (Sabbioneta); il Palazzo Ducale di Sabbioneta; la Sinagoga (Sabbioneta); il Museo Galleria del Premio Suzzara (Suzzara).

C.S.M.F.
Fonte: comunicati stampa di aprile 2024

UN, DUE, TRE… MUSEI!
Aprile – dicembre 2024

Gli abbonamenti si possono richiedere tramite la compilazione del questionario al link: https://it.surveymonkey.com/r/un_due_tre_musei                                                                                           

Per informazioni: www.abbonamentomusei.it/progetto/un-due-tre-musei/