Il progetto di interaction design della mostra “Raffaello e la Domus Aurea. L’invenzione delle grottesche” dà vita a un’inedita esperienza di visita multisensoriale. Uno straordinario viaggio alla scoperta dell’affascinante storia delle grottesche e delle opere di Raffaello nella residenza di Nerone, tra installazioni interattive e sonore con un allestimento immersivo realizzato in dialogo con lo spazio architettonico e con i visitatori.

Rivivere lo stupore dei grandi pittori rinascimentali che si calarono a lume di torcia all’interno della Domus Aurea scoprendo le grottesche; immedesimarsi in Raffaello attraverso i suoi primi studi di queste antiche decorazioni parietali; ritrovarsi al cospetto del leggendario Laocoonte nell’oscurità di un suggestivo ambiente sotterraneo. Queste sono solo alcune delle emozioni che il pubblico può provare grazie al progetto creato dallo studio Dotdotdot ad hoc per la mostra, visibile dal 23 giugno 2021 al 7 gennaio 2022.

Il percorso espositivo multimediale mette in scena la ricerca artistica e le storie contestualizzate all’interno del padiglione neroniano, attraverso sei installazioni e un progetto di narrazione visiva e sonora. La celebre dimora di Nerone racconta in modo inedito le vicende legate alla pittura antica sepolta nelle “grotte” dell’originaria Domus Aurea.

La loro scoperta avvenne intorno al 1480 ad opera di alcuni pittori – tra i quali Pintoricchio, Filippino Lippi e Signorelli – che per primi si calarono al chiarore delle torce nelle cavità del colle Oppio per ammirare decorazioni pittoriche di antichi ambienti romani, fino all’arrivo di Raffaello che comprese a fondo la logica dei sistemi decorativi della residenza neroniana, riproponendoli in numerosi capolavori.

L’ESPERIENZA DI VISITA
Nelle diverse sale, il progetto allestitivo si sviluppa su grandi velari ed elementi ad arco che richiamano gli “sfondati” rinascimentali. Le proiezioni digitali coinvolgono a tutta altezza i muri antichi, alla ricerca del dialogo tra la matericità dell’architettura storica e l’immaterialità della tecnologia contemporanea.

Il linguaggio multimediale, alla cui resa estetica è stata dedicata una particolare attenzione, si arricchisce di un’approfondita ricerca storica sulla musica dell’Antica Roma e sulle melodie proprie del Rinascimento, periodo della riscoperta della Domus Aurea. La colonna sonora della visita è composta ed eseguita in tempo reale con tool digitali di musica generativa che evocano suoni di strumenti del passato e scale musicali proprie dell’epoca antica.

Canti di muse, spiritelli e voci magiche accompagnano le videoproiezioni della volta celeste, mentre rumori cavernosi, riverberi, sussurri, gocce d’acqua e pietre che rotolano in lontananza contribuiscono ad accrescere il potenziale evocativo del palazzo neroniano. Proiezioni video e suono si fondono in una suggestiva performance di luci e ombre che ogni 30 minuti simula il passaggio tra giorno e notte, smaterializzando l’allestimento e rivelando la bellezza scenografica e architettonica della Domus Aurea. E il suono accompagna le interazioni dei visitatori.

Realizzata in occasione del cinquecentenario della morte di Raffaello Sanzio, la mostra – a cura di Vincenzo Farinella e Alfonsina Russo con Stefano Borghini e Alessandro D’Alessio – è promossa dal Parco archeologico del Colosseo e prodotta da Electa.

C.S.M.
Fonte: ddlArts, 22 giugno 2021
Allestimento e Interaction Design a cura di Dotdotdot  
Photo by Andrea Martiradonna. © All rights reserved Dotdotdot

RAFFAELLO E LA DOMUS AUREA. L’INVENZIONE DELLE GROTTESCHE
23 giugno 2021 – 7 gennaio 2022

Domus Aurea – Parco archeologico del Colosseo
www.raffaellodomusaurea.it