La mostra racconta la centralità delle immagini sensuali ed erotiche nelle domus della città antica, sepolta dall’eruzione del Vesuvio nel 79 d.C.

Stupore, curiosità, imbarazzo sono tra le emozioni che archeologi e visitatori hanno provato dinnanzi a pitture e sculture da Pompei e da altri siti vesuviani sin dalle prime scoperte nel ‘700. Con l’avanzamento degli scavi diventava sempre più evidente che immagini dal contenuto sensuale ed erotico, spesso distanti da una visione classicista del mondo antico, caratterizzavano praticamente tutti gli spazi della città, dalle case private alle terme, da osterie e bettole oscure, agli spazi pubblici della collettività.

La nuova mostra organizzata dal Parco Archeologico di Pompei dal titolo “Arte e sensualità nelle case di Pompei” spiega, al pubblico eterogeneo che qui giunge da ogni parte del mondo, l’onnipresenza della sensualità nell’immaginario della città antica e offre una “chiave di lettura” al sito archeologico. L’esposizione inaugurata il 21 aprile 2022 alla Palestra grande degli scavi e visitabile fino al 15 gennaio 2023, rientra tra i percorsi senza barriere architettoniche del Parco. La proposta prevede inoltre un itinerario alla scoperta di vari edifici, caratterizzati da affreschi e riferimenti al tema, raggiungibili con il supporto dell’App My Pompeii, che include una sezione dedicata.

Tra le 70 opere in mostra, tutte provenienti dai depositi del Parco Archeologico di Pompei, anche i due medaglioni in bronzo con scene erotiche del carro cerimoniale da Civita Giuliana recentemente scoperto(vedi notizia DeArtes qui); il raffinato soffitto del cubiculum (stanza da letto) rinvenuto in crollo sul pavimento, poi ricomposto e restaurato, della Casa di Leda ed il cigno (video you tube vedi qui); le 3 pareti del cubicolo della Villa di Gragnano in località Carmiano, ricostruito dopo il recente restauro.

Efebo Insula Occidentalis

Il nucleo centrale ospita opere da Oplontis, quali Ermafrodito e Satiro e due coppie di Centauri, in un allestimento-installazione che cerca di ricostruire la dimensione esperienziale, quasi cinematografica, che evoca il contesto e l’immaginario antico.

«La mostra vuole essere un inno alla resilienza del bello … Il fatto che oggi possiamo ammirare a Pompei una città antica con affreschi, statue e arredi trovati nella posizione in cui furono seppelliti durante l’eruzione del 79 d.C., è un dono meraviglioso della storia che dobbiamo preservare e trasmettere alle future generazioni. La mostra, che è quasi una specie di introduzione alla visita del sito, vuole contribuire a questo, valorizzando anche molte opere in deposito che in alcuni casi sono state restaurate e sottoposte a nuovi studi per essere esposti» spiega Gabriel Zuchtriegel, direttore del Parco archeologico di Pompei e co-curatore della mostra assieme all’archeologa Maria Luisa Catoni, professoressa all’IMT Alti Studi Lucca.

Statuetta di Venere, Villa di Poppea, Oplontis

La mostra quindi valorizza anche le recenti scoperte nell’ambito del Grande Progetto Pompei e delle nuove indagini condotte sotto la direzione di Massimo Osanna, oggi Direttore generale Musei e autore, con Luana Toniolo, del saggio “Il mondo nascosto di Pompei. Il carro della sposa, la stanza degli schiavi e le ultime scoperte” edito da Rizzoli.

Si aggiunge una guida per bambini, I Centauri di Pompei a firma del direttore Zuchtriegel con disegni di Daniela Pergreffi, che si prefigge di spiegare un tema “difficile” ai più piccoli, seguendo le tracce del centauro Mares alla ricerca di una centauressa.

C.S.M.
Fonte: Ufficio Stampa, aprile 2022
Immagine di copertina: Gruppo scultoreo ermafrodito e satiro, Villa A di Oplontis

ARTE E SENSUALITÀ NELLE CASE DI POMPEI
21 aprile 2022 – 15 gennaio 2023

Parco Archeologico Pompei – Palestra Grande
www.pompeiisites.org

Trailer mostra: https://www.youtube.com/watch?v=uq66BJA0MzU