‘Un’invincibile estate’: ispirata alla frase di Albert Camus, la XVII edizione del Festival torna all’insegna delle forze interiori che portano verso quell’invincibile estate al cuore dell’uomo.

I Chiostri di San Pietro, Palazzo da Mosto, i Chiostri di San Domenico, Biblioteca Panizzi, Galleria Santa Maria, Spazio Gerra, i Musei Civici, Collezione Maramotti, Fondazione I Teatri e gli spazi del Circuito OFF accolgono, dal 29 aprile al 12 giugno 2022, mostre di grandi maestri e di giovani esordienti. La direzione artistica, composta da Tim Clark e Walter Guadagnini, ha selezionato i protagonisti di quest’anno combinando sguardi internazionali e sensibilità differenti, mai banali. L’obiettivo è stimolare punti di vista nuovi e una riflessione sulla complessità del mondo.

Untitled, from the series Speak the Wind, Iran (2015-2020) © Hoda Afshar

LE MOSTRE AI CHIOSTRI DI SAN PIETRO
Come sempre, le sale dei monumentali Chiostri di San Pietro sono il fulcro del festival, ospitando ben dieci esposizioni. Al primo piano si trova Nicola Lo Calzo con Binidittu, riflessione sulla condizione delle persone migranti nel Mediterraneo attraverso la figura di San Benedetto il Moro, il primo santo nero della storia moderna. Hoda Afshar, attraverso Speak the wind svela gli straordinari paesaggi dell’Iran, la gente e i rituali, fotografando il vento e gli intrecci di tradizioni e credenze che esso porta con sé. La fotografa americana Carmen Winant, in Fire on world tesse più narrazioni attraverso centinaia di diapositive che messe insieme formano un quadro di disordine sociale e dissenso.

Il giapponese Seiichi Furuya con First trip to Bologna 1978 /Last trip to Venice 1985 racconta il primo e l’ultimo viaggio fatti insieme a sua moglie Christine Gössler, fino al suicidio di lei. Ken Grant, fotografo inglese, propone Benny profane, un lavoro a lungo termine su un distretto portuale nei dintorni di Liverpool e su coloro che da esso dipendono. Il giovane Guanyu Xu con Temporarily censored home trasforma lo spazio domestico e conservatore della sua infanzia, in scena di rivelazione, protesta e bonifica queer. La fotografa Chloé Jafé con I give you my life racconta la storia, spesso sconosciuta, delle donne della Yakuza, la celebre mafia giapponese: mogli, figlie, amanti, che orbitano intorno alle attività criminali dei gangster maschi.

From the series “Last Trip to Venice 1985”, Venice, 1985 © Seiichi Furuya, courtesy by Chose Commune

Jonas Bendiksen presenta The book of Veles, che accorpa le fake news generate nella piccola cittadina macedone di Veles per dimostrare – attraverso un misto di reportage classico, modelli di avatar 3D e sistemi di generazione di testo con intelligenza artificiale – che la disinformazione visiva confonde anche i professionisti dei media. Infine il francese Alexis Cordesse con Talashi, (che in lingua araba significa frammentazione, scomparsa) spiega cosa sia la guerra civile siriana attraverso le fotografie personali scattate da coloro che vivono in esilio.

La mostra storica di questa edizione è ospitata nelle sale affrescate del piano terra dei Chiostri di San Pietro. The lives of women è dedicata a Mary Ellen Mark, fotografa documentarista che dal 1964 fino alla sua morte nel 2015, realizzò saggi fotografici intensamente vividi e rivoluzionari che esploravano la realtà delle persone, soprattutto donne, in una varietà di situazioni complesse e spesso difficili, dolorose, a volte quasi impossibili.

Maxime Richè. La colonne de fume du Dixie Fire sâve au dessus de Paradise, Californie, en juillet 2021

LE MOSTRE NELLE ALTRE SEDI
A Palazzo da Mosto trovano posto gli scatti della nuova produzione di Fotografia Europea, affidata a Jitka Hanzlovà, che racconta la resilienza degli adolescenti. I vincitori della Open Call espongono nella Galleria Santa Maria: Simona Ghizzoni, la spagnola Gloria Oyarzabal, il parigino Maxime Richè. Nel trentennale della scomparsa di Luigi Ghirri, a Palazzo dei Musei, la mostra In scala diversa. Luigi Ghirri, Italia in miniatura e nuove prospettive. Novità di questa edizione è l’istituzione del Premio Luigi Ghirri, in collaborazione con l’Archivio Eredi Luigi Ghirri.

Sempre a Palazzo dei Musei torna “Incontri! Arte e persone”, progetto di Reggio Emilia Città senza Barriere – Strade dedicato all’incontro tra fragilità e creatività, affidato all’artista Alessandra Calò. Lo Spazio Gerra presenta In her rooms di Maria Clara Macrì in cui l’autrice esplora il rapporto tra empatia, intimità e rappresentazione contemporanea delle donne. Alla Biblioteca Panizzi c’è Vasco Ascolini: un’autobiografia per immagini, che racconta la vita artistica del fotografo reggiano. La Collezione Maramotti dedica la sua mostra a Carlo Valsecchi che in Bellum racconta il conflitto ancestrale tra uomo e natura e tra uomo e uomo. La Fondazione I Teatri espone gli scatti di Arianna Arcara: in La Visita / Triptych l’artista interpreta il lavoro della Compagnia di teatro-danza belga Peeping Tom al Festival Aperto 2021.

Les Ballets Jazz de Montréal, Reggio Emilia 1979. © Vasco Ascolini

ALTRI PERCORSI
Il Circuito Off – l’evento collettivo e indipendente che arricchisce il Festival con mostre diffuse in tutto il territorio cittadino – presenta progetti di fotografi professionisti accanto a giovani alle prime esperienze. Il 7 maggio viene decretato il vincitore del premio Max Spreafico a cui sarà data l’opportunità di produrre una nuova mostra per l’edizione di Fotografia Europea 2023. Lo Speciale Diciottoventicinque, l’iter formativo di Fotografia Europea, giunto all’XI edizione, è affidato quest’anno ad Anush Hamzehian e Vittorio Mortarotti.

Novità assoluta di questa edizione è Fotofonia Europea: un progetto musicale in due serate curate da Max Casacci, produttore e fondatore dei Subsonica. Arricchisce il Festival un calendario di conferenze, incontri con gli artisti, presentazione di libri, book signing, letture portfolio, workshop, un bookfair e spettacoli pensati per alimentare il confronto culturale.

M.C.S.
Fonte: Ufficio Stampa, aprile 2022
Immagine di copertina: Chloé Jafé, No title. Jun San. 2016, Osaka © Chloé Jafé

FOTOGRAFIA EUROPEA 2022 “UN’INVINCIBILE ESTATE”
29 aprile 2022 – 12 giugno 2022

Info: Fondazione Palazzo Magnani
Corso Garibaldi 31 – 42121, Reggio Emilia
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