Alcuni maestri del XX secolo arrivano al TAD Treviso Art District, nelle sale di 21Gallery, con 37 opere che raccontano la bellezza nella ricerca artistica contemporanea.

La mostra presenta capolavori e opere inedite per la prima volta esposte al pubblico di venti giganti dell’arte internazionale: Afro, Giacomo Balla, Alighiero Boetti, Valerio Adami, Carla Accardi, Marc Chagall, Enzo Cucchi, Giorgio de Chirico, Fortunato Depero, Piero Dorazio, Tano Festa, Lucio Fontana, Jannis Kounellis, Fernand Léger, Piero Pizzi Cannella, Agostino Bonalumi, Alberto Burri, Massimo Campigli, Giulio Turcato.

Da de Chirico a Chagall e oltre. Il senso della bellezza nell’arte contemporanea” è visibile dal 28 maggio al 30 settembre 2022. Il percorso espositivo formato da 37 opere, a cura di Cesare Biasini Selvaggi, documenta come l’arte contemporanea non abbia fornito l’ennesima immagine della bellezza naturale, quanto piuttosto abbia insegnato a interpretare il mondo, a comporre ipotesi alternative per il presente, ovvero a conferirgli una diversa visibilità e possibilità di significato. Solo gli artisti del XX secolo sono riusciti a dimostrare come la bellezza risieda oltre i soli canoni estetici: è qualcosa che nasce dal profondo e che si può trovare anche nell’elemento più piccolo e insignificante, sotto gli occhi di tutti. È un’esperienza totalizzante così forte da influenzare le proprie scelte e le proprie aspettative di vita.

Cercò bellezza nell’inconscio Giorgio de Chirico, autore della tela Ettore e Andromaca (1955). Per i futuristi invece non c’era alcuna bellezza se non nella velocità. La celebre avanguardia di Filippo Tommaso Marinetti è presente con gli inediti dipinti di Giacomo Balla dal titoloMarvele (1919 ca.) e di Fortunato Depero Personaggi capresi (1917 ca.), affiancati dalla Composition-étude pour une peinture murale (1938) di Fernand Léger. Dal canto suo, Marc Chagall inseguì la bellezza del sogno, la sua purezza. È nella dimensione onirica che questo artista raggiunse la “vera” bellezza, che è insieme soprannaturale, magica, miracolosa, come testimonia il suo suggestivo dipinto in mostra Les Mariés sur fond bleu (1980-82).

Emerse nell’Informale una valorizzazione della “materia”, la sua pionieristica esplorazione per scoprirne la segreta bellezza nascosta. A cominciare dalla ricerca estetica di Alberto Burri, di cui è stato selezionato il catrame e olio su tela Composizione (1950). I Concetti spaziali che Lucio Fontana stesso definiva la fine dell’arte, erano in realtà la promessa del territorio di una nuova bellezza sconosciuta tutta da indagare. La ricerca di Lucio Fontana irrompe con la terracotta smaltata intitolata Crocifissione (1955-60), a cui segue il Senza titolo (2002) di Jannis Kounellis, un evocativo lavoro in lamiera di ferro, piombo, martello, sacco di juta, cavo d’acciaio, rete metallica e disegni.

Tra le rarità della mostra, spicca di Alighiero Boetti 17 aprile 1972, eseguitonel1968invernice industriale su legno. L’opera è un Date Painting dalla serie Le tre Marie risalente al 1968, anno di svolta e di allontanamento di Boetti dall’arte povera verso lavori ad alta valenza concettuale. Conclude il percorso espositivo una sezione rivolta al senso della bellezza nella ricerca artistica di undici autori della scena più recente, estremamente diversi fra loro per età, estrazione e mezzi espressivi: Maurizio Savini, Mauro Di Silvestre, Francesca Marconi, il duo Eva Hide, Roberto Bernardi, Gonzalo Borondo, il duo Antonello Ghezzi, Giulio Frigo, Alessandro Giannì, Nicole Voltan e Luca Grimaldi.

C.S.M.
Fonte: Ufficio Stampa, maggio 2022
Immagine: Marc Chagall, Les Mariés sur fond bleu 

DA DE CHIRICO A CHAGALL E OLTRE
IL SENSO DELLA BELLEZZA NELL’ARTE CONTEMPORANEA
28 maggio – 30 settembre 2022

21Gallery – TAD (Treviso Arts District)
viale delle Repubblica, 3 – Villorba (TV)
+ 39 0422 178 4840
info@21gallery.it
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