Oltre 300 reperti del Museo Archeologico di Bologna esposti nelle due città di Suzhou e Chengdu, per divulgare l’affascinante civiltà etrusca, quasi del tutto sconosciuta in Cina.

Ci sarà anche Felsina, l’antica Bologna etrusca sviluppatasi tra il IX e il IV secolo a.C., tra le iniziative inserite nel programma ufficiale dell’Anno della Cultura e del Turismo Italia-Cina 2022, rassegna sulla cooperazione internazionale nel settore turistico e culturale dei due Paesi, inizialmente indetto nel 2020 per le celebrazioni del 50° anniversario dei rapporti diplomatici (vedi notizia dettagliata DeArtes qui) e posticipato al 2022 (vedi notizia DeArtes qui) causa pandemia.

[Museo Civico Archeologico, Bologna. Veduta allestimento della Sezione Etrusca. Foto Ornella De Carlo. Courtesy Settore Musei Civici Bologna]

A dare l’annuncio, lo scorso 14 luglio 2022, è stato il sindaco di Bologna Matteo Lepore, intervenuto alla presentazione del progetto espositivo “Etruschi. Signori dell’Italia antica Etruscans. Lords of ancient Italy) ideato e curato dal Museo Civico Archeologico di Bologna con l’organizzazione di MondoMostre, e promosso dall’Istituto Italiano di Cultura di Shanghai, diretto da Francesco D’Arelli, in collaborazione con il Consolato Generale d’Italia a Shanghai, rappresentato da Tiziana D’Angelo.

Il nucleo principale della mostra è costituito dal prestito eccezionale di 303 reperti di altissimo valore storico e artistico provenienti sia dalle collezioni storiche del museo archeologico sia dai rinvenimenti effettuati durante gli scavi ottocenteschi a Bologna e nel suo territorio, a cui si affiancano 27 reperti appartenenti al Museo Archeologico Nazionale di Napoli: tutti esposti per la prima volta nella Repubblica Popolare di Cina.

[Urna cineraria decorata sulla cassa dal mito di Mirtilo; sul coperchio figura femminile semisdraiata. Alabastro, III sec. a.C. Provenienza Collezione Universitaria. Museo Civico Archeologico, Bologna. Foto Carlo Vannini]

La prima delle due tappe in Cina, dal 25 agosto al 25 novembre 2022, sarà al Wuhzong Museum di Suzhou, città situata a ovest di Shanghai nella provincia di Jiangsu, con una popolazione di oltre 10 milioni di abitanti. La seconda, tra dicembre 2022 e marzo 2023, si svolgerà nella città di Chengdu, capoluogo della provincia sud-occidentale di Sichuan e una delle città più popolose dell’intera Cina con oltre 14 milioni di residenti.

L’iniziativa intende favorire il dialogo culturale tra due Paesi distanti e diversi, ma accomunati dal primato di siti UNESCO, dallo sviluppo di grandiose civiltà millenarie che hanno influenzato la storia dell’umanità, e da territori ricchi di arte.

LA MOSTRA
Il percorso espositivo si compone di cinque sezioni tematiche che, a partire da quel composito mondo che fu l’Italia preromana, porta l’attenzione sugli Etruschi. I Rasna, come gli Etruschi chiamavano se stessi, per molti motivi, fra i quali la precoce organizzazione urbana, ebbero un rilievo del tutto particolare nel quadro dei popoli dell’Italia antica, tanto da essere ricordati dalle fonti storiche come il popolo che, prima di Roma, dominò quasi tutta la penisola.

Un approfondimento permette di definire geograficamente l’Etruria e di raccontarne l’assetto “politico” e sociale, dando anche conto delle forme di produzione come artigianato, agricoltura, sfruttamento delle miniere eccetera, e di scambio, con commerci e contatti con Mediterraneo, Asia Minore ed Europa transalpina.

[Statuette di devota e devoto Bronzo, 480 a.C. circa. Provenienza Monteacuto Ragazza, Grizzana, Bologna. Museo Civico Archeologico, Bologna. Foto Carlo Vannini]

Il cuore dell’esposizione analizza i principali aspetti della vita quotidiana etrusca illustrando costumi e attività di una donna e di un uomo, attraverso la suggestione di oggetti, tra cui le statuette in bronzo di devoto e devota dal territorio bolognese e i coperchi di sarcofago in terracotta da Napoli che raffigurano i defunti adagiati su letti da banchetto.

Le tematiche spaziano dall’ornamento e dalla cura del corpo, attraverso i quali si esprimeva non solo un gusto personale ma soprattutto il livello sociale, alle attività tipicamente femminili come filatura e tessitura, e maschili come guerra, caccia, politica a atletismo. Dalle forme collettive del consumo di cibi e bevande nelle ritualità di banchetti e simposi, alla pratica della scrittura desunta dalle genti greche e adattata nell’alfabeto alle esigenze della loro lingua, fino al culto religioso, che ebbe un ruolo fondamentale nella società etrusca fin dai suoi esordi.

La penultima sezione della mostra sposta l’attenzione dal mondo dei vivi a quello dell’Aldilà, presentando ricostruzioni e reperti che mostrano le credenze, i rituali e le aspettative oltre-mondane degli Etruschi. Le rese architettoniche e decorative delle tombe, la ritualità, le forme della sepoltura, hanno una variabilità e una ricchezza straordinaria nelle diverse epoche della storia etrusca e nei diversi territori.

[Cratere a colonnette attico a figure rosse con presentazione di Eracle all’Olimpo al cospetto di Zeus, Atena, Apollo ed Hermes. Ceramica, 470-460 a.C.. Provenienza Sepolcreto Arnoaldi, tomba 78. Museo Civico Archeologico, Bologna. Foto Carlo Vannini]

Il percorso di visita si conclude con una copia perfetta della situla della Certosa, opera del restauratore Stefano Buson. Si tratta di uno degli oggetti più prestigiosi del Museo Civico Archeologico di Bologna che, per la sua importanza e fragilità, non può viaggiare. Il vaso è composto da un’unica lamina di bronzo, decorata con scene figurate a sbalzo e a incisione. Le scene figurate compongono un racconto distribuito su quattro registri: dall’alto al basso si vedono una parata di uomini armati, una processione di personaggi che recano vari utensili per il sacrificio e il banchetto, una gara musicale tra scene di caccia e di aratura e infine una sequenza di animali reali e fantastici. Come una moderna striscia illustrata, il racconto ripercorre la storia di una comunità etrusca della fine del VII – inizi VI secolo a.C. nelle sue tematiche essenziali: la guerra, la caccia, le attività di sussistenza, il consumo del vino, la musica, con un richiamo al mondo spaventoso e ignoto dell’Aldilà popolato da creature feroci.

[Specchio inciso con nascita di Atena. Bronzo, 330-310 a.C. Provenienza Collezione Universitaria. Museo Civico Archeologico, Bologna. Foto Carlo Vannini]

Tra i capolavori più preziosi presentati al pubblico cinese spiccano, oltre alle anzidette statuette in bronzo di devoti da Monteacuto Ragazza (Grizzana, Bologna), il celeberrimo specchio in bronzo inciso noto come “patera cospiana” datato alla seconda metà del IV sec. a.C. la cui decorazione ritrae la nascita di Atena armata dal cervello di Tinia (lo Zeus etrusco), preziosi monili in oro, ambra e vetro provenienti dai sepolcreti bolognesi, il cratere attico della tomba 78 del sepolcreto Arnoaldi con la presentazione di Eracle all’Olimpo, la statua di leone funerario dal sepolcreto dei Giardini Margherita e le due urne cinerarie in alabastro della Collezione Universitaria realizzate nel III sec. a.C., rispettivamente decorate dal mito di Mirtilo e da una scena di caccia al cinghiale calidonio.

C.S.M.
Fonte: Ufficio Stampa, 14 luglio 2022
Immagine di copertina:
Coppia di orecchini a bauletto. Oro, V sec. a.C.
Provenienza: Sepolcreto della Certosa
Museo Civico Archeologico, Bologna

ETRUSCHI. SIGNORI DELL’ITALIA ANTICA
(ETRUSCANS. LORDS OF ANCIENT ITALY)

Wuzhong Museum, Suzhou (Repubblica Popolare Cinese)
25 agosto – 25 novembre 2022

Chengdu
dicembre 2022 – marzo 2023

Informazioni: Museo Civico Archeologico
Via dell’Archiginnasio 2 | 40124 Bologna
Tel. 051 2757211
www.museibologna.it/archeologico
www.bolognamusei.it