In corso al Teatro alla Scala l’opera di Thomas Adès da Shakespeare. In prima italiana, è diretta dallo stesso compositore. Allestimento di Robert Lepage.

The Tempest di Thomas Adès è in scena in prima esecuzione italiana alla Scala dal 5 novembre (repliche 8, 11, 15, 18 novembre ore 20) con il compositore sul podio e un cast composto tra gli altri da Leigh Melrose, Audrey Luna, Frédéric Antoun, Isabel Leonard, Josh Lovell e Toby Spence.

Lo spettacolo già acclamato a New York e Vienna, è stato pensato da Robert Lepage (qui ripreso da Gregory A. Fortner; le scene sono di Jasmine Catudal e i costumi di Kym Barrett) per il Metropolitan di New York nel 2012, che situa la vicenda proprio tra i palchi del nostro Teatro.

L’ambientazione dello spettacolo al Piermarini è anche un invito a considerare il rapporto speciale che legava Shakespeare all’Italia: alcuni studiosi hanno avanzato l’ipotesi che fosse egli stesso italiano, certo è che Prospero, protagonista della Tempesta (1611) e dell’opera di Adès, è Duca di Milano e a Milano dedica un canto appassionato.

Milano è stata anche il luogo di una delle più straordinarie letture registiche della Tempesta shakespeariana, quella di Giorgio Strehler con Tino Carraro protagonista, andata in scena al Teatro Lirico nel 1978 nella stagione del Piccolo Teatro (e il Piccolo propone dal 17 novembre una nuova brillante versione con la regia di Alessandro Serra). Un punto di riferimento per il lavoro di Lepage e una lettura che accentuava l’analogia tra i poteri del mago Prospero e quelli del creatore di illusioni teatrali.

L’OPERA
Nel 1995, a 24 anni, Thomas Adès è al centro dell’attenzione per la sua prima opera, Powder her face, che ripercorre un celebre caso di divorzio nell’aristocrazia britannica degli anni ‘60. La Royal Opera House di Londra gli commissiona un nuovo titolo: il primo soggetto su cui si lavora è il suicidio di massa di Jonestown, che coinvolse oltre 900 aderenti a una setta religiosa in Guyana nel 1978.

Nel 2000 Adès assiste all’allestimento della Tempesta di John Kent all’Alemeida Theatre di Londra e prende immediatamente la decisione di affrontare l’ultimo capolavoro di Shakespeare. I versi del Bardo, ricchi di struttura ritmica e musicale propria sono però pressoché impossibili da musicare nella loro forma originaria. Adès ricorre alla scrittrice australiana Meredith Oaks per ottenere versi brevi e spesso in rima, che talvolta evocano la magia dell’infanzia.

The Tempest, co-prodotta dall’Opéra di Rhin e dall’Opera di Copenhagen (dove va in scena nel 2005), ha la sua prima assoluta al Covent Garden il 10 febbraio 2004 con la regia di Tom Cairns ed è uno dei più straordinari successi del teatro musicale del nuovo millennio. Ripresa a Londra nel 2007 (con registrazione discografica per EMI), si guadagna nuove produzioni a Santa Fe (2006, regia di Jonathan Kent), Francoforte (2010, Keith Warner), Lubecca (2010, Reto Nickler).

Nel 2012 il Metropolitan di New York produce l’allestimento di Robert Lepage coprodotto con Vienna e l’Opéra du Québec che vedremo anche alla Scala e che assicura all’opera una nuova ondata di popolarità.

L’AUTORE
Thomas Adès ha studiato tra l’altro alla Guildhall School of Music & Drama e al King’s College di Cambridge ed è docente di composizione alla Royal Academy of Music. Tra le sue composizioni principali, le opere teatrali Powder her face (1995) e The Tempest (2004), e le opere orchestrali  Asyla (1997), Tevot (2007) e In seven days (2008).

Nel 2007 il Barbican Arts Centre di Londra gli ha dedicato una retrospettiva (Traced overhead), mentre nel 2009 è stato protagonista dell’annuale festival dei compositori organizzato dall’Orchestra Filarmonica di Stoccolma. Ha ottenuto importanti riconoscimenti, tra i quali si ricorda il Grawemeyer Award nel 2000. Nel 2016 va in scena al Festival di Salisburgo la sua opera The exterminating Angel, commissionata dal Festival insieme al Covent Garden, alla Metropolitan Opera e alla Royal Danish Opera.

All’attività di compositore Thomas Adès unisce quella di pianista e di direttore d’orchestra. Come direttore, oltre a guidare questa produzione di The Tempest, ha sostituito con successo l’indisposto Tugan Sokhiev nel concerto dello scorso 7, 8 e 9 ottobre e sarà sul podio della Filarmonica il prossimo 17 novembre presentando, oltre al suo Asyla, Repression di Yikeshan Abudushalamu (co-commissione di Filarmonica della Scala, Maggio Musicale Fiorentino, e OSN Rai), la Sinfonia da Requiem di Britten e le Feste Romane di Respighi.

C.S.
Fonte: Ufficio Stampa, 3 novembre 2022
Immagini riferite alla prova generale e all’antegenerale.
ph Brescia e Amisano ©Teatro alla Scala