Festival di Carnevale del Maggio Musicale Fiorentino: l’opera di Mozart in scena al Teatro Goldoni. Direttore Theodor Guschlbauer, regia Claudia Blersch.

Dopo il concerto sinfonico diretto da Marc Albrecht che ha inaugurato il Festival di Carnevale, al via anche il primo appuntamento lirico del Festival: in cartellone il nuovo allestimento de La finta semplice, dramma giocoso in tre atti composto da un appena dodicenne Wolfgang Amadeus Mozart, titolo di rara esecuzione e mai messa in scena al Maggio Musicale Fiorentino. Sul podio, alla guida dell’Orchestra del Maggio, sale Theodor Guschlbauer, fra i più apprezzati interpreti mozartiani. La regia è di Claudia Blersch, al suo debutto sulle scene fiorentine. Al Teatro Goldoni, la prima è fissata per martedì 24 gennaio ore 20. Sono previste altre tre recite il 26, 28 e 29 gennaio. Grazie alla Fondazione CR Firenze, la recita del 26 è offerta al pubblico con uno sconto del 50% sul prezzo dei biglietti di ogni settore.

Il cast, che vede protagonista un nutrito ensemble di artisti ed ex artisti dell’Accademia del Maggio, è formato da Benedetta Torre nel ruolo di Rosina; Eduardo Martinez Flores come Don Cassandro; Lorenzo Martelli come Don Polidoro; Xenia Tziouvaras nei panni di Giacinta; Rosalìa Cid nel ruolo di Ninetta; Luca Bernard come Fracasso e Davide Piva che interpreta Simone.

In questo nuovo allestimento scene e costumi sono a cura degli Studenti del Triennio in Scenografia di NABA, Nuova Accademia di Belle Arti (la più grande in Italia e anche la prima ad aver conseguito, nel 1981, il riconoscimento ufficiale del Ministero dell’Università e della Ricerca) con la guida di Margherita Palli, Course Advisor Leader dello stesso Triennio.

Il sovrintendente Alexander Pereira, presentando lo spettacolo ha sottolineato tra l’altro: «Finalmente torniamo a dare vita al Teatro Goldoni, dove già ospitiamo il Centro di drammaturgia del Teatro delle Donne e dove sogno e spero di poter portare ogni anno almeno una produzione in questo piccolo gioiello dei teatri…»  

APPROFONDIMENTI:

LA FINTA SEMPLICE
Composta dal genio di Salisburgo nella primavera del 1768 ed eseguita per la prima volta nel palazzo arcivescovile della sua città il 1 maggio 1769, è basata sul libretto scritto da Marco Coltellini, che adattò e riorganizzò un preesistente libretto di Carlo Goldoni per Salvatore Perillo nel 1764, a sua volta tratto dalla “comédie en prose” La Fausse Agnés ou Le Poète campagnard di Philippe Néricault Destouches.

Tra l’autunno del 1767 e la fine dell’anno seguente Mozart si trovava a Vienna assieme al padre Leopold. Nella capitale dell’impero compose alcune pagine di musica sacra e qualche sinfonia ma soprattutto ebbe modo di assistere alle opere dei più illustri maestri del suo tempo, assimilandone la lezione con rapidità e naturalezza.

La finta semplice fu commissionata a un Mozart poco più che fanciullo da Giuseppe II. Il gesto dell’imperatore suscitò non pochi malumori e invidie nell’ambiente musicale viennese tanto che il debutto dell’opera, dopo ripetuti slittamenti, non avvenne a Vienna come previsto ma a Salisburgo nel 1769. Nonostante la giovanissima età e la poca esperienza teatrale, Mozart ne La finta semplice già dimostra di padroneggiare con disinvoltura gli stilemi dell’opera buffa italiana. Al soggetto di matrice goldoniana, già garanzia di brillantezza drammaturgica, il giovanissimo compositore aggiunge un’impronta musicale briosa e spumeggiante degna dell’enfant prodige più noto d’Europa.

LE NOTE DEL DIRETTORE THEODOR GUSCHLBAUER
«È davvero incredibile pensare come un ragazzino sia riuscito a comporre un simile ‘piccolo capolavoro’, ricco di arie e recitativi che già distinguono il lavoro, e il suo compositore, dal periodo barocco appena passato. in quest’opera, curata dalla deliziosa regia di Claudia Blersch, troviamo sette personaggi, tutti importanti in egual misura ai fini dell’intricato sviluppo drammaturgico; forse solo il personaggio della Baronessa Rosina risulta infine più importante rispetto agli altri. Poter riprendere in mano la partitura di questo gioiellino dopo sedici anni è davvero splendido, ed è emozionante farlo nel teatro che porta il nome di Carlo Goldoni, proprio colui che ispirò il libretto poi curato da Marco Coltellini. Sono inoltre davvero contento di poter lavorare con il cast che ho a disposizione, giovane e assolutamente di alto livello».

LE NOTE DI REGIA DI CLAUDIA BLERSCH 
«Pensare che un bambino di 12 anni abbia preso in mano un testo come quello di Carlo Goldoni, anche se con il fondamentale supporto di Marco Coltellini, e sia riuscito a renderla una vera e propria opera completa di arie, duetti, quartetti e ben tre finali è davvero incredibile. Pur con tutte le differenze del caso, possiamo già, in quest’opera, percepire ‘qualcosa’ che ci porta con la mente a quelli che saranno i suoi futuri grandi capolavori come ad esempio Nozze di Figaro Così fan tutte. In quest’opera possiamo già inoltre notare la grande importanza che questo genio-bambino dà all’aspetto umano dei personaggi; a livello di regia questo per me è importantissimo. La situazione in scena è molto differente dagli schemi barocchi e anzi, abbraccia quelle che sono i classici sviluppi della commedia dell’arte: due coppie, due ‘fratelloni pantaloni’ da ingannare e un ‘fata’ che altri non è che Rosina, la quale dovrà sciogliere i vari nodi che caratterizzano la trama».

C.S.M.
Ufficio Stampa, 18 gennaio 2023
Contributi fotografici: La finta semplice PROVE © Michele Monasta-Maggio Musicale Fiorentino

LA FINTA SEMPLICE
24, 26, 28 e 29 gennaio 2023 ore 20

Teatro Goldoni
www.goldoniteatro.it  

Informazioni:
Maggio Musicale Fiorentino
+39 055 2779309
serviziocortesia@maggiofiorentino.com 
www.maggiofiorentino.com