Triennale Milano Performing Arts. Le nuove frontiere della live art: teatro, danza, performance, musica. Da febbraio a maggio. Preview 1 febbraio.

40 appuntamenti che vedono coinvolti 40 artisti e compagnie in arrivo da 19 Paesi del mondo (Belgio, Canada, Svizzera, Colombia, Germania, Spagna, Francia, Grecia, Italia, Giappone, Mali, Mozambico, Olanda, Stati Uniti, Norvegia, Portogallo, Sudafrica, Slovacchia, Regno Unito), 12 produzioni e coproduzioni targate FOG, 8 prime assolute, 15 prime nazionali, 8 concerti e dj set per un totale di 94 repliche complessive.

Dimitris Papaioannou, La Veronal, Jim Jarmusch, Peeping Tom, Meredith Monk, Romeo Castellucci, Annamaria Ajmone, Alessandro Sciarroni, Caterina Barbieri, Jeremy Nedd, Agrupación Señor Serrano sono solo alcuni dei protagonisti del festival, al via sabato 11 febbraio, fino all’11 maggio 2023, a Triennale Milano Teatro. E il Grand Invité Romeo Castellucci presenta il suo nuovo progetto artistico per il centenario di Triennale Milano.

[FOG 2023 Dimitris Papaioannou – INK (2020) ph Julian Mommert]

Compie sei anni nel 2023 FOG Triennale Milano Performing Arts, il festival internazionale di Triennale Milano dedicato all’esplorazione delle nuove frontiere delle live art: un progetto multidisciplinare e aperto, che intende raccontare il contemporaneo attraverso i linguaggi di teatro, danza, performance e musica e le loro infinite contaminazioni possibili.

FOG rifiuta programmaticamente le etichette di genere e di stile, lavorando sulle intersezioni tra i linguaggi (teatro, cinema, musica) e mantenendo uno sguardo aperto sul presente. Il festival tenta di restituirne la complessità, ponendo sotto la propria lente le suggestioni che lo attraversano: la violenza del potere, il ruolo dell’immagine in rapporto con il tempo e con lo spazio, il ribaltamento degli stereotipi, il fragile equilibrio tra sviluppo tecnologico e tutela dell’ecosistema.

Un festival diffuso, che prosegue la sua esplorazione sul ruolo del teatro in dialogo con Milano, città del contemporaneo per eccellenza, interrogandosi sulle sue specificità e le sue trasformazioni. Per farlo, FOG attiva e accresce il suo network sinergico sul territorio: alla preziosa rete dei partner storici del festival – miart, Goethe Institut, Institut français Milano, Radio Raheem, Institut Cervantes, Fondazione Nuovi Mecenati, Teatro Out Off, Fondazione Il Lazzaretto e DiD Studio – si aggiungono quest’anno le collaborazioni con Pirelli HangarBicocca, BASE Milano e Casa degli Artisti, e si rinnovano quelle con Zona K e Terzo Paesaggio.

[La conferenza stampa, foto Lorenza Daverio – Ginevra Piccinin]

Stefano Boeri, Presidente di Triennale Milano, annuncia: «Anno dopo anno FOG è diventato un punto di riferimento, a Milano e in Italia, per la scena performativa contemporanea…». Paola Dubini, Presidente di Triennale Milano Teatro afferma: «Quella di Fog è una proposta coraggiosa, intelligente e contemporanea, pensata per un pubblico curioso ed eterogeneo…» Umberto Angelini, Direttore artistico di Triennale Milano Teatro aggiunge: «La sesta edizione di FOG accoglie una moltitudine di sguardi, corpi e voci in un affresco incandescente della scena artistica contemporanea».

ARTWORK
FOG rinnova anche nel 2023 la collaborazione con Alessandro Gottardo, in arte SHOUT, uno dei più interessanti illustratori della scena internazionale (collaboratore tra gli altri di “New York Times”, “The New Yorker”, “Wall Street Journal”, “TIME”, “Newsweek”, “Le Monde”, “The Economist”), che ha realizzato l’artwork della sesta edizione del festival: «un uomo dentro una bolla, che lo aiuta a volare e al tempo stesso lo protegge, e attraverso cui osserva lo spettacolo del mondo accadere  sotto di lui. In fondo lo stage di un teatro è un po’ una bolla che aiuta la nostra immaginazione a innalzarsi, a viaggiare, a osservare le storie della vita da un’angolazione insolita. FOG è un po’ questo. Siamo spettatori sorpresi, stupiti e ammirati da ciò che lo spettacolo riserva ai nostri occhi».

Per il programma nel dettaglio vedi qui di seguito.

C.S.M.
Ufficio Stampa, 17 gennaio 2023

 FOG Triennale Milano Performing Arts 2023
11 febbraio – 11 maggio 2023 Preview 1 febbraio

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IL CALENDARIO NEL DETTAGLIO

[FOG 2023 Nino Laisné – Daniel Zapico – Arca ostinata ph BSN Gwladys Gurtler]

FEBBRAIO
La sesta edizione di FOG Triennale Milano Performing Arts è preceduta da un’eccezionale preview, mercoledì 1 febbraio a Triennale Milano Teatro, con il live degli SQÜRL, progetto musicale composto dal regista statunitense Jim Jarmusch e dal produttore Carter Logan, che arriva in Italia per presentare il suo lavoro sulle colonne sonore originali di quattro film di Man Ray.

Inaugurazione ufficiale del festival sabato 11 e domenica 12 febbraio con INK, l‘acclamato lavoro di Dimitris Papaioannou, vincitore del Premio Ubu 2021 per il miglior spettacolo straniero presentato in Italia, in una versione inedita per la prima volta nel nostro Paese: un viaggio visionario tra fantascienza, epica e horror firmato da uno dei più importanti autori della coreografia mondiale.

Data unica il 14 febbraio per la prima italiana di Arca ostinata, fantasmagoria di immagini, suoni e colori – ispirata dalle atmosfere evocative della musica barocca – firmata da Nino Laisné (autore di Romances Inciertos insieme a François Chaignaud a FOG 2021) e dal musicista spagnolo Daniel Zapico.

Arriva per la prima volta in Italia grazie a FOG, a conferma dell’importante funzione di scouting del festival, il lavoro di Victor de Oliveira, attore, autore e regista nato in Mozambico e cresciuto tra Portogallo e Francia, che attraverso Limbo (Teatro Out Off, 15-16 febbraio) riflette sul tema dell’identità a partire dalla propria personale storia di cosmopolita.

Ritorna a FOG dal 16 al 18 febbraio una delle compagnie di punta della nuova scena catalana, El Conde de Torrefiel, con il suo nuovo progetto Los Protagonistas, coprodotto da Triennale Milano Teatro, per la prima volta in Italia negli spazi di BASE Milano. Dedicata al pubblico più giovane, all’interno di questa installazione bambine e bambini sono accompagnati alla scoperta dello straordinario potere dell’immaginazione.

[FOG 2023 Meredith Monk, photo Christine Alicino, Hands]

Nasce da un’importante sinergia tra Triennale Milano e Pirelli HangarBicocca – in occasione della recente mostra dedicata a Bruce Nauman – l’invito a Meredith Monk, protagonista tra le più coraggiose e visionarie nel mondo dell’avanguardia vocale e della multidisciplinarietà, che si esibirà sul palco di Triennale Milano Teatro sabato 18 febbraio insieme al suo ensemble. Una coproduzione inedita firmata da due delle massime istituzioni cittadine dedicate al contemporaneo.

Si torna al Teatro Out Off domenica 19 febbraio, dove Cinzia Spanò sarà protagonista del reading Leggere Lolita a Teheran, tratto dall’omonimo romanzo di Azar Nafisi, bestseller tradotto in 32 lingue e rimasto nella lista dei bestseller del New York Times per ben 117 settimane. Ad accompagnarla al pianoforte la compositrice Roberta Di Mario.

La musica, autentico fil-rouge di questa sesta edizione del festival, ritorna protagonista grazie a Radio Raheem, resident radio di Triennale Milano e storico partner della manifestazione, che giovedì 23 febbraio propone l’inedita performance A/V firmata dalla sound designer italo-olandese Grand River insieme al media artist Marco Ciceri, preceduta dall’ambiente sonoro assemblato appositamente dal duo 2AM, composto da Adele Altro e Marco Monaci.

[FOG 2023 Motus – Of the Nightingale I Envy the Fate ph Andrea Macchia]

L’attenzione alla scena della ricerca italiana e la predilezione per i lavori fuori formato si incontrano nel progetto Musica per un giorno, durational performance di 24 ore firmata dalla dance artist e performer Roberta Mosca in collaborazione con l’artista multidisciplinare Canedicoda: l’appuntamento è per il 25 e 26 febbraio alla Fondazione Il Lazzaretto.

Altro importante ritorno a FOG per Motus, storica compagnia della scena italiana della ricerca guidata da Daniela Nicolò e Enrico Casagrande, che con Of the Nightingale I Envy the Fate prosegue dal 28 febbraio all’1 marzo la sua esplorazione delle figure archetipiche della cultura classica, affidandosi alla straordinaria forza scenica di Stefania Tansini, Premio Ubu 2022 come miglior performer under 35.

MARZO
Una delle caratteristiche salienti della proposta del festival è quella di rivolgersi a un pubblico eterogeneo in termini di interessi ed età anagrafica: per questo, dopo El Conde de Torrefiel, sarà un’altra compagnia di punta della nouvelle vague catalana, Agrupación Señor Serrano (Leone d’Argento a Venezia per l’innovazione teatrale nel 2015), a proporre un lavoro dedicato agli spettatori più giovani: Olympus Kids è una rivisitazione audace e irriverente dei miti greci, pensata esclusivamente per bambine e bambini dai 6 agli 11 anni (4-6 marzo).

Nuovo appuntamento musicale con Halina Rice, tra le più apprezzate nuove protagoniste dell’elettronica d’avanguardia made in UK e non solo, che si esibisce domenica 5 marzo a Triennale Milano Teatroin un live-set incentrato sul suo ultimo album, Elision, in cui unisce musica, arte e tecnologia.

[FOG 2023 Madalena reversa – Manfred @Vladimir Bertozzi]

Torna invece venerdì 10 marzo a FOG, dopo l’esordio dello scorso anno, madalena reversa – eclettico progetto artistico fondato da Maria Alterno e Richard Pareschi – che in Manfred reinterpreta con grande originalità l’omonimo poema drammatico di Lord Byron, tra melodia classiche e vibranti sonorità noise.

Arriva per la prima volta a FOG sabato 11 marzo Traslochi Emotivi, progetto fondato nel 2010 da Giulia Currà che mescola diverse discipline artistiche, tra editoria, performance e installazione. L’appuntamento è l’11 marzo alla Casa degli Artistiper la presentazione in prima assoluta della performance Deposta, che indaga l’atto del trasloco in quanto processo di convivenza tra gli opposti in grado di generare sorprendenti unioni.

Initiation – Danser Bruit è il progetto laboratoriale realizzato dalla coreografa francese Julie Gouju, per la prima volta in Italia in questa occasione, e dal filmmaker slovacco Brano Gilan, che propongono dal 13 al 25 marzo un’esperienza dedicata esclusivamente a un pubblico di adolescenti, in un dialogo costante tra danza e video. Il progetto termina con la realizzazione – e relativa proiezioni pubblica – di un film.

La musica torna nuovamente al centro della proposta artistica di FOG con Radicants, progetto firmato dal compositore e sound artist Lorenzo Bianchi Hoesch e dal musicista maliano Ballaké Sissoko, star internazionale dell’etno-jazz e maestro della kora, strumento a corde tipico dell’Africa Occidentale (prima italiana, mercoledì 15 marzo). 

Premiati nel 2020 dalla rivista Danza&Danza come migliori interpreti emergenti, Giulio Petrucci e Jari Boldrini, in arte C.G.J. Collettivo Giulio e Jari, sono autori e interpreti della performance Pas de deux, vincitrice del bando DNAppunti Coreografici 2021, sostenuto da Triennale Milano Teatro: una originale scrittura coreografica che abbraccia forme e linguaggi diversi ridefinendo continuamente il legame con lo spazio scenico, con il tempo, con l’altro e con il pubblico (giovedì 16 marzo a DiD Studio). 

[FOG 2023 Trajal Harrel, Schauspielhaus Zürich Dance Ensemble – The Köln Concert 6 ph Reto Schmid]

Icona del voguing e della danza contemporanea, tra gli artisti più amati dal pubblico di Triennale Milano Teatro, ritorna a FOG 2023 sabato 18 e domenica 19 marzo il coreografo statunitense Trajal Harrell, impegnato insieme a sei danzatori del suo Schauspielhaus Zürich Dance Ensemble in una reinterpretazione di The Köln Concert di Keith Jarrett, una delle improvvisazioni soliste più celebri della storia della musica jazz.

Bad Dante Bad English Bad Opera è un lavoro a quattro mani realizzato dalla compagnia norvegese Spreafico Eckly insieme al compositore e performer italo-inglese Matteo Fargion: una rivisitazione irriverente e anti accademica del Purgatorio dantesco, tra umorismo, sperimentazione e sinfonie d’archi, in prima nazionale il 22 e 23 marzo.

Alla Casa degli Artisti arriva dal 24 al 26 marzo la live session d’improvvisazione audiovisiva Circo Ipnotico, storico progetto firmato dal collettivo milanese Otolab, che arriva a FOG dopo oltre quindici anni di repliche in una veste completamente rinnovata.

Prima tra gli artisti associati di Triennale Milano Teatro per il quadriennio 2021-2024 a debuttare al festival, attualmente tra le protagoniste più significative della danza italiana, Annamaria Ajmone presenta in prima assoluta sabato 25 e domenica 26 marzo negli spazi di Triennale il solo Senza titolo, composizione coreografica in che assume forme e dinamiche differenti in base allo spazio che la ospita. Il progetto si compone di tre performance da 30 minuti ciascuno.

Negli stessi giorni, debutto in prima italiana per Personne, chroniques d’une jeunesse, fiaba a tinte noir che mescola italiano e francese per riflettere con grande originalità sull’infanzia e sul difficile rapporto con il mondo “adulto”, realizzata da Ugo Fiore e Livia Rossi insieme alla musicista Federica Furlani.

[FOG 2023 Martha Hincapié Charry – Amazonia 2040 ph Gianni Bettucci]

Un’altra importante prima italiana martedì 28 e mercoledì 29 marzo con la performance Amazonia 2040 dell’artista colombiana (tedesca di adozione) Martha Hincapié Charry: un grido dirompente contro l’uso indiscriminato della natura e insieme una celebrazione potente delle popolazioni indigene e della loro cultura, sempre più in pericolo.

La programmazione di marzo si avvia alla chiusura con il ritorno a FOG di una delle coppie creative più originali e sovversive della scena performativa britannica: Ant Hampton e Tim Etchells proporranno per la prima volta nel nostro Paese Not to scale. Fuori scala, originale proposta di Autoteatro (termine coniato dallo stesso Hampton insieme a Silvia Mercuriali nel 2007 per distinguere una performance che non ha altri attori spettatori se non gli stessi partecipanti) che trova nel disegno e nell’ascolto il suo centro (30 marzo-2 aprile).

Doppio ritorno a FOG con la compagnia canadese Mammalian Diving Reflex, tra le più importanti e apprezzate protagoniste della ricerca internazionale, che con la prima italiana del nuovo capitolo di The Last Minutes Before Mars rinnova la collaborazione con Zona K, che ha originariamente co-commissionato e coprodotto il progetto insieme a Triennale Milano Teatro in occasione della quarta edizione del festival e che ospita la performance quest’anno dal 31 marzo al 2 aprile.

[FOG 2023 Alessandro Sciarroni – Dream 13 © Roberta Segata – courtesy Centrale Fies]

APRILE
L’inizio di aprile è all’insegna della danza d’autore con il debutto di La Veronal, altra acclamata compagine della fiorente scena performativa iberica, fondata e diretta da Marcos Morau, che nel suo Sonoma (Premio Danza&Danza come miglior spettacolo contemporaneo) intraprende un viaggio straordinario lungo l’immaginario del grande regista ispano-messicano Luis Buñuel (1-2 aprile).

Negli stessi giorni Alessandro Sciarroni, artista associato di Triennale Milano Teatro per il triennio 2022-2024 e Leone d’oro alla carriera alla Biennale di Venezia, propone in prima italiana nei suggestivi spazi del Salone d’Onore di Triennale il nuovo progetto DREAM, una durational performance partecipativa che vede protagonisti sei performer e un pianista in un dialogo aperto con il pubblico.

Appuntamento con l’elettronica a Triennale Milano Teatro martedì 4 aprile con il live di Ginevra Nervi, affermata compositrice di colonne sonore per cinema e televisione, che presenta per l’occasione il suo ultimo album The Disorder of Appearances, coronamento di una serie di singoli ed EP che si muovono al confine tra ambient e musica contemporanea. Un live A/V in prima assoluta.

Danza, moda, visual e live art si mescolano senza soluzione di continuità nell’installazione performativa 100% polyester, objet dansant n. 48, firmata da Christian Rizzo, coreografo transalpino e attuale direttore del prestigioso Centre Chorégraphique National di Montpellier: una danza senza danzatori, tra musica elettronica e sorprendenti giochi di luce, realizzata in collaborazione con la light designer Caty Olive (4-8 aprile).

[FOG 2023 Jeremy Nedd, Impilo Mapantsula 22_How a falling star lit up the purple sky. Foto Philip Frowein]

Tra i debutti più attesi della sesta edizione, il 12 e 13 aprile FOG presenta in prima italiana lo straordinario How a falling star lit up the purple sky del coreografo statunitense Jeremy Nedd, realizzato in tandem con il collettivo sudafricano Impilo Mapantsula, che utilizza una forma di danza nata nei sobborghi di Johannesburg durante il periodo dell’apartheid (la pantsula) per scardinare gli stereotipi tipici del western e raccontare un mondo in cui non è più l’uomo, ma la natura a governare le cose. La performance è inserita anche nella programmazione di miart.

Sempre parte del programma della kermesse milanese, il 15 e 16 aprile al debutto il nuovo lavoro firmato Dewey Dell, Le sacre du printemps, che vede la compagnia romagnola confrontarsi con l’omonima composizione di Igor Stravinsky, autentica pietra miliare della letteratura musicale mondiale (prima italiana), e l’inedita performance sonora collettiva en plein air Superpaesaggio, realizzata per FOG da tre tra i più apprezzati sound artist italiani, Nicola Ratti, Attila Faravelli e Enrico Malatesta: un progetto site specific, pensato ad hoc per il quartiere di Chiaravalle, un viaggio alla ricerca di punti di contatto inediti con i luoghi che ci circondano (prima assoluta).

Presenza preziosa e protagonista immancabile del festival, Ariella Vidach –fondatrice e direttrice artistica della compagnia AiEP – realizza insieme a FOG un progetto pensato appositamente per un palcoscenico naturale unico, che vede coinvolti giovani danzatrici e danzatori in improvvisazioni e interventi site-specific all’interno della splendida cornice di Parco Sempione (prima assoluta, 23 aprile).

Un altro ritorno a FOG giovedì 27 aprile per Industria Indipendente, il collettivo di ricerca fondato da Erika Z. Galli e Martina Ruggeri, che in occasione del festival porterà a Milano per la prima volta una “performance-studio” incentrata su un nuovo lavoro della compagnia: Chaosmosis. In scena: Annamaria Ajmone, Silvia Calderoni, Martina Ruggeri, Iva Stanisic.

Secondo appuntamento targato Radio Raheem venerdì 28 aprile con il live di Alabaster De Plume, al secolo Angus Fairbairn, musicista britannico riconosciuto in tutto il mondo come un punto di riferimento della scena jazz contemporanea, che propone a Triennale Milano Teatro per FOG il suo nuovo live set, tra echi folk, musica classica e melodie nostalgiche che rimandano a un’epoca spensierata.

MAGGIO
La musica è del resto come sempre tra le grandi protagoniste del programma di FOG Triennale Milano Performing Arts: tra gli appuntamenti di punta del festival, martedì 2 maggio a Triennale Milano Teatro il live di Caterina Barbieri, che presenta il suo ultimo album Spirit Exit, ispirato alla forza visionaria di alcune grandi figure femminili della storia, da Santa Teresa d’Avila a Rosi Braidotti e Emily Dickinson. 

Viene presentato in prima assoluta per FOG il 3 e 4 maggio presso la Fondazione Il Lazzaretto la prima tappa del nuovo percorso “solista” di Antonio Tagliarini, terzo artista associato di Triennale Milano Teatro a debuttare al festival: Un’andatura un po’ storta ed esuberante è uno spettacolo che innesca un cortocircuito tra verità e invenzione, finzione e autobiografia, per indagare sulle dinamiche del desiderio e dell’autoaffermazione.

[FOG 2023 Peeping Tom, Dyptich. ph Andrea Macchia]

Appuntamento clou di questa edizione 2023, venerdì 5 e sabato 6 maggio con il pluripremiato collettivo belga Peeping Tom, guidato dalla coppia artistica Gabriela Carrizo e Frank Chartier, che arriva per la prima volta a Milano con il suo DIPTYCH. The missing door and The lost room, radicale remake di due lavori creati per il Nederlands Dans Theater rispettivamente da Carrizo nel 2013 e da Chartier nel 2015, caratterizzati da un unico filo conduttore: la tematica del tempo, della memoria e della premonizione.

Romeo Castellucci, il Grand Invité di Triennale Milano per il quadriennio 2021-2024, cura un evento speciale (sabato 6 maggio) dedicato alla celebrazione dei 100 anni dell’Istituzione, nata nel 1923 a Monza come Biennale delle arti decorative.

La sesta edizione di FOG si chiude con un altro ospite internazionale di grande prestigio: Kuro Tanino, uno dei più importanti registi teatrali giapponesi contemporanei, arriva in Italia per la prima volta per presentare insieme alla sua compagnia Niwa Gekidan Penino Fortress of Smile, irriverente e poetico affresco della società di un piccolo paese di pescatori, sospeso tra umorismo e magia surreale (prima italiana, 10 e 11 maggio).

PUBLIC PROGRAM
FOG Triennale Milano Performing Arts 2023affiancherà come sempre a spettacoli, performance e concerti un public program che permetterà di entrare in contatto diretto con i protagonisti del festival e di approfondire i loro percorsi artistici. Una serie di incontri, laboratori e masterclass gratuiti e aperti a tutti in cui teatro, danza e musica dialogano con altre discipline della cultura contemporanea.

Da segnalare il 19 febbraio l’incontro con Meredith Monk, in occasione della mostra di Bruce Nauman Neons Corridors Rooms, presso Pirelli HangarBicocca: l’artista americana sarà in dialogo con Andrea Lissoni, direttore dell’Haus der Kunst di Monaco di Baviera, dove in autunno verrà inaugurata la retrospettiva Meredith Monk. Calling.

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