Stranieri Ovunque – Foreigners Everywhere è il titolo della 60.a Esposizione 2024. Al via il bando della Biennale College Arte.

Il Presidente della Biennale di Venezia, Roberto Cicutto, e Adriano Pedrosa, Curatore della 60. Esposizione Internazionale d’Arte, hanno annunciato il titolo e il tema della Biennale Arte 2024, che si svolgerà dal 20 aprile al 24 novembre 2024 (pre-apertura 17, 18, 19 aprile) ai Giardini, all’Arsenale e in vari luoghi di Venezia. Al via anche il secondo bando Biennale College Arte, il cui workshop avrà inizio dal prossimo autunno 2023.

IL TITOLO E IL TEMA DELLA BIENNALE ARTE 2024
La 60.a Esposizione Internazionale d’Arte si intitolerà Stranieri Ovunque – Foreigners Everywhere. Il titolo è tratto da una serie di lavori realizzati a partire dal 2004 dal collettivo Claire Fontaine, nato a Parigi e con sede a Palermo. Le opere consistono in sculture al neon di vari colori che riportano in diverse lingue le parole “Stranieri Ovunque”. L’espressione è stata a sua volta presa dal nome di un omonimo collettivo torinese che nei primi anni Duemila combatteva il razzismo e la xenofobia in Italia.

Adriano Pedrosa illustra così la sua scelta: «Il contesto in cui si colloca l’opera è un mondo pieno di crisi multiformi che riguardano il movimento e l’esistenza delle persone all’interno di Paesi, nazioni, territori e confini e che riflettono i rischi e le insidie che si celano all’interno della lingua, delle sue possibili traduzioni e della nazionalità, esprimendo differenze e disparità condizionate dall’identità, dalla cittadinanza, dalla razza, dal genere, dalla sessualità, dalla libertà e dalla ricchezza. In questo panorama, l’espressione Stranieri Ovunque ha (almeno) un duplice significato. Innanzitutto vuole intendere che ovunque si vada e ovunque ci si trovi si incontreranno sempre degli stranieri: sono/siamo dappertutto. In secondo luogo, che a prescindere dalla propria ubicazione, nel profondo si è sempre veramente stranieri».

«(…)  In occasione della Biennale Arte 2024 si parlerà di artisti che sono essi stessi stranieri, immigrati, espatriati, diasporici, émigrés, esiliati e rifugiati, in particolare di coloro che si sono spostati tra il Sud e il Nord del mondo».

«La figura dello straniero sarà associata a quella dell’estraneo, dello stranger, dell’estranho, dell’étranger, e pertanto la Mostra si svilupperà e si concentrerà sulle opere di ulteriori soggetti connessi: l’artista queer, che si muove all’interno di diverse sessualità e generi ed è spesso perseguitato o messo al bando; l’artista outsider, che si trova ai margini del mondo dell’arte, proprio come l’autodidatta o il cosiddetto artista folk; e l’artista indigeno, spesso trattato come uno straniero nella propria terra.

La produzione di tali artisti sarà il fulcro della Biennale Arte e costituirà il Nucleo Contemporaneo dell’Esposizione. (…) La Mostra presenterà anche un Nucleo Storico composto da opere del XX secolo provenienti dall’America Latina, dall’Africa, dall’Asia e dal mondo arabo. (…) Inoltre, una sezione speciale del Nucleo Storico sarà dedicata alla diaspora degli artisti italiani nel mondo nel corso del XX secolo. A quegli italiani che hanno viaggiato e si sono trasferiti all’estero costruendo le loro vite e carriere professionali in Africa, Asia, America Latina, così come nel resto d’Europa, integrandosi e radicandosi con le culture locali che spesso hanno svolto un ruolo significativo nello sviluppo delle narrazioni del Modernismo al di fuori dell’Italia.»

Il Presidente Roberto Cicutto ha specificato: «Adriano Pedrosa è un curatore brasiliano e direttore del MASP, Museo di San Paolo realizzato dall’architetta di origine italiana Lina Bo Bardi. Si è contraddistinto per originalità e innovazione, anticipando temi e linee curatoriali poi seguite da altre mostre in tutto il mondo.

Cambiare il punto di vista attraverso cui raccontare l’arte contemporanea credo sia ciò che una istituzione di rilevanza internazionale come La Biennale di Venezia debba fare. E qui non si tratta solo di un punto di vista estetico ma anche geografico, come quando al cinema si riprende la stessa scena in controcampo.

Questa è la 60.a edizione dell’Esposizione Internazionale d’Arte Contemporanea nell’arco di 128 anni dalla prima, e non c’era mai stata una curatrice o un curatore proveniente da un paese dell’America Latina. La partecipazione di artiste e artisti sudamericani alla Biennale è sempre stata nutrita. Ma diverso è quando a invitare è un curatore che ha radici nella stessa cultura e ha sviluppato nel corso degli anni uno sguardo globale. La sua ricerca è anche focalizzata su artiste e artisti che, pur provenienti da culture e mondi diversi, hanno saputo mantenere sentimenti, caratteri ed esperienze della loro cultura d’origine ovunque si trovino (…) ».

BIENNALE COLLEGE ARTE
Il bando internazionale Biennale College Arte, pubblicato sul sito www.labiennale.org, resta aperto per cinque settimane, da giovedì 22 giugno fino a lunedì 24 luglio 2023.

Il bando è riservato a giovani artiste/i emergenti under 30 provenienti da tutto il mondo. Saranno selezionati 12 progetti e le/gli artiste/i saranno invitate/i a partecipare a un workshop di 10 giorniche si svolgerà a Venezia nel mese di ottobre 2023.

Il workshop sarà condotto da Adriano Pedrosa, Direttore del Settore Arti Visive della Biennale, assieme a curatori e artisti, tutor e mentori direttamente impegnati allo sviluppo dei progetti con i partecipanti. Adriano Pedrosa selezionerà un massimo di quattro progetti, che potranno accedere a un contributo massimo di 25.000 euro per la realizzazione del lavoro.

Le opere saranno presentate, fuori concorso, nel contesto della 60. Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia, Stranieri Ovunque / Foreigners Everywhere.

C.S.m.
Ufficio Stampa, 22 Giugno 2023
Immagine di copertina: Adriano Pedrosa and Roberto Cicutto
Photo by Andrea Avezzù Courtesy of La Biennale di Venezia 

BIENNALE ARTE 2024
STRANIERI OVUNQUE – FOREIGNERS EVERYWHERE
20 aprile – 24 novembre 2024 (pre-apertura 17, 18, 19 aprile)

www.labiennale.org

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