A Merano Arte, retrospettiva del fotografo, cui è anche dedicato il Festival Sonora 706. Una sezione della mostra a cura di BAU – Istituto per l’arte contemporanea e l’ecologia. 

Artista e fotografo autodidatta, Christian Martinelli (Merano, 1970 – Innsbruck 2022) ha realizzato reportage in tutto il mondo – dall’Europa dell’est al Sudamerica, fino ad Haiti –  dedicandosi parallelamente a una serie di progetti fotografici incentrati sui temi del viaggio, della memoria, della vulnerabilità, della relazione tra uomo e natura.

Kunst Merano Arte propone, dal 7 ottobre 2023 (inaugurazione il 6 alle ore 19) al 28 gennaio 2024, la mostra personale “incontrare Christian Martinelli”, integrata dalla sezione La possibilità d’azione di un lascito d’artista a cura di BAU – Istituto per l’arte contemporanea e l’ecologia (Simone Mair e Lisa Mazza). 

La retrospettiva propone di “incontrare” Christian Martinelli non solo attraverso una selezione dei suoi lavori, ma anche tramite strumentazioni fotografiche e oggetti di arredo a lui appartenuti e spesso da lui costruiti. La sperimentazione tecnica e la dimensione pratica hanno infatti sempre accompagnato il suo percorso, come emerge dal video (2020) e dagli scatti (2021) della sua abitazione meranese, proposti nella prima parte del percorso espositivo. “Villa Dolores” non era solo un luogo in cui Christian Martinelli ha vissuto e lavorato, ma un vero e proprio atelier fotografico, una sede laboratoriale ed espositiva in continua trasformazione, un punto nevralgico di incontri e scambi che ha animato la vita culturale della città. 

Le curatrici Ursula Schnitzer e Anna Zinelli sono partite da questo luogo così fortemente connotato, cercando di ricrearne in parte l’atmosfera e integrando nel percorso espositivo alcuni di quegli elementi, ripresi anche in numerosi scatti, che sono stati centrali nella sua vita.

[Claudia Corrent, ritratto di Christian Martinelli realizzato in occasione della mostra al Fotoforum di Bolzano, 2019]

IL PERCORSO ESPOSITIVO
Al centro del percorso incontriamo uno dei nuclei più noti e importanti della sua ricerca: la serie Confini (2014-2022) realizzati con il Cube. Concepito nel 2009, assieme a Andrea Pizzini e Andrea Salvà, questo strumento è una grande macchina fotografica di 8 metri cubi, composta da pareti specchianti e capace di produrre immagini direttamente in positivo – quindi pezzi unici – di altissima qualità, simili a dipinti. Con questo strumento, sostanzialmente unico, Christian Martinelli ha percorso tutto il periplo delle coste italiane raccontandone poeticamente i “confini”, in una serie di scatti quasi astratti in cui si ripetono strisce di terra e di mare. In mostra, un’ampia selezione di questi lavori e anche il Cube stesso nella sua variante installativa pensata a fini espositivi, e un video in cui l’artista racconta come ha concepito e sviluppato questo lavoro. Oltre alla serie dei Confini, sono proposti altri lavori realizzati con il Cube, come nature morte, nudi o ritratti.

Parallelamente, sono esposti altri progetti, molti dei quali si sono protratti per diversi anni, restituendoci una modalità di lavoro basata su processi in divenire anziché sull’interesse per singoli scatti. È il caso di Stories (1998-2022) che, come affermato dall’artista “indaga il valore del ricordo” e ha accompagnato per oltre 20 anni la vita di 14 persone affrontando temi quali la malattia, l’amore, la nascita, l’abbandono e la morte.

Altri due nuclei di opere ruotano intorno alla tematica del viaggio. In Wo willst du hin? (2009-2019), una serie composta da diversi scatti e da un video accompagnato dalla musica di Marcello Fera, un sacchetto rosso attraversa i cieli dei luoghi più disparati del mondo, dalla Cina al Kenya. O ancora le immagini delle cento nuvole che compongono Infinito (2003-2010) ci restituiscono quello che il curatore Valerio Dehò ha definito un “reportage metafisico”.

Inoltre, sono esposti alcuni dei lavori ai quali si stava dedicando prima della sua scomparsa, nonché tra i più intimi, come Album (2008-2022) basato su una serie di fotografie trovate, di altre persone, che vanno a costruire un fittizio album dei ricordi. In Matrimonio (2009-2022) Christian Martinelli ha invece ripreso una serie di fotografie originali del matrimonio dei propri genitori, del 1967, rielaborandole con passe partout che isolano la figura della madre estraniandola dagli altri soggetti.

L’omaggio a Christian Martinelli è completato da un’ulteriore sezione: una camera oscura in gran parte allestita con sue strumentazioni, tra cui ingranditori, obiettivi, bacinelle, timer, focometri. Non una semplice “messa in scena” del suo spazio e delle sue modalità di lavoro, ma un luogo che può essere attivato e utilizzato in determinate occasioni, riprendendo quella pratica didattica e laboratoriale che ha sempre costituito una costante del suo lavoro. 

Inoltre, al terzo piano di Merano Arte, è possibile immergersi in uno spazio di riflessione dal titolo La possibilità d’azione di un lascito d’artista, con opere, materiali di lavoro e pubblicazioni provenienti dal lascito di Christian Martinelli, nonché attraverso una serie di eventi pubblici. Questo spazio è curato da BAU, Istituto per l’arte contemporanea e l’ecologia (Simone Mair e Lisa Mazza).

IL GALLERY VAN A VIPITENO, MALLES, SAN CANDIDO
Oltre a diversi workshop dedicati alla fotografia analogica, proposti soprattutto nella camera oscura, la serie “Alla ricerca di tracce / Spurensuche” riattiva il “Gallery Van”, la piccola roulotte di Christian Martinelli utilizzata per corsi ed esposizioni fotografiche proposte nei contesti più disparati. Definita anche “Public Gallery” essa era per Martinelli un “progetto itinerante con mostre site specific per portare la fotografia in spazi inaccessibili”. A Vipeteno, Malles e San Candido la roulotte torna a essere uno spazio temporaneo per corsi di fotografia, una camera oscura e una galleria, coinvolgendo le generazioni più giovani

FESTIVAL SONORA 706, ORIZZONTI
Parallelamente alla mostra, tra il 12 e il 27 ottobre 2023, il festival di musica contemporanea SONORA 706 con il titolo orizzonti dedica la sua settima edizione alla figura di Christian Martinelli. Oltre ad alcuni brani posti in diretta relazione con le opere dell’artista, il festival si dipana attraverso i 5 appuntamenti previsti a Merano al Teatro Puccini, al Pavillon des Fleurs e a Merano Arte, indagando alcuni possibili orizzonti tra gli infiniti potenzialmente offerti all’esperienza di ciascun individuo. Traendo spunto tanto dagli orizzonti fotografati da Martinelli, quanto dall’esempio che l’artista ha saputo dare nella sua capacità di abitare una porzione di mondo particolarmente ampia, nel corso della sua vicenda esistenziale.

C.S.M.
Uffici Stampa, 9,14,18 settembre 2023
Nella locandina: Christian Martinelli, Wo willst du hin 2008

INCONTRARE CHRISTIAN MARTINELLI
7 ottobre 2023 – 28 gennaio 2024 (inaugurazione 6 ottobre ore 19)

Kunst Meran Merano Arte
Via Portici 163, 39012 Merano (Bolzano)
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