Alla Fondazione Magnani-Rocca 250 opere di una delle più iconiche figure del design e della comunicazione visiva del XX secolo.

È la più grande mostra italiana dedicata a Bruno Munari. Nella celebre Villa dei Capolavori, sede della Fondazione Magnani-Rocca a Mamiano di Traversetolo presso Parma, a pochi passi dalle sale che ospitano opere capitali di Tiziano, Dürer, Van Dyck, Goya, Canova, Renoir, Monet, Cézanne, de Chirico, Morandi, Burri e molti altri, viene celebrato uno dei più grandi geni creativi del Novecento, l’‘inventore’ Bruno Munari (Milano 1907-1998), definito da Pierre Restany il Leonardo e il Peter Pan del design italiano.

Munari aveva iniziato la propria attività durante il cosiddetto Secondo Futurismo, attorno al 1927, e nella mostra “Bruno Munari. Tutto”, aperta dal 16 marzo al 30 giugno 2024, sono concentrati settant’anni di idee e di lavori in tutti campi della creatività, dall’arte al design, dalla grafica alla pedagogia. Proprio per la difficoltà di dirimere chiaramente i territori linguistici da lui affrontati nel corso del tempo, la rassegna non è suddivisa per tipologie o per cronologia, ma per attitudini e concetti, in modo da poter mostrare i collegamenti e le relazioni progettuali tra oggetti anche apparentemente molto diversi l’uno dall’altro.

Grafica, oggetti, opere d’arte, “Tutto” risponde a un metodo progettuale che si va precisando con gli anni, con i grandi corsi nelle università americane e con il progetto più ambizioso, che è quello dei laboratori per stimolare la creatività infantile, che dal 1977 sono tuttora all’avanguardia nella didattica dell’età prescolare e della prima età scolare.

Il lavoro di Munari negli ultimi anni è stato oggetto di una rinnovata attenzione, finalmente anche in campo internazionale, dopo i riconoscimenti ottenuti in vita, soprattutto in Paesi quali il Giappone, gli Stati Uniti, la Francia, la Svizzera e la Germania, oltre naturalmente all’Italia.

«Munari – spiega Marco Meneguzzo insigne studioso munariano e curatore della mostra – è una figura molto attuale nella società liquida odierna, nella quale non ci sono limiti fra territori espressivi. È un esempio di flessibilità, di capacità di adattamento dell’uomo all’ambiente. Il suo metodo consiste nello scoprire il limite delle cose che ci circondano e di volerlo ogni volta superare».

La mostra è realizzata grazie al contributo di Fondazione Cariparma, Crédit Agricole Italia. Un ricco catalogo con un saggio del curatore, inediti contributi critici oltre alla pubblicazione di tutte le circa 250 opere esposte, verrà edito da Dario Cimorelli Editore.

C.S.M.
Fonte: comunicato stampa marzo 2024

BRUNO MUNARI. TUTTO
16 marzo – 30 giugno 2024

Fondazione Magnani-Rocca
via Fondazione Magnani-Rocca 4, Mamiano di Traversetolo (Parma)
tel. 0521 848327 / 848148
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