L’Accademia Nazionale di San Luca a Roma inaugura la mostra Raffaello. L’Accademia di San Luca e il mito dell’Urbinate, iniziativa che si inserisce fra le attività patrocinate dal Comitato Nazionale per le celebrazioni dei 500 anni della morte di Raffaello Sanzio del Mibact.

Raffaello Sanzio (1483-1520), morto all’apice della sua gloria a Roma, ha rappresentato, come ben tracciato da Giorgio Vasari nelle sue Vite, una figura imprescindibile per il suo tempo e per le generazioni dei secoli successivi: un maestro e modello di riferimento con cui doversi necessariamente confrontare e a cui ispirarsi.

L’Accademia Nazionale di San Luca, dal 22 ottobre 2020 al 30 gennaio 2021 (prorogata fino al 5 marzo 2021), dedica all’artista una mostra che illustra attraverso 55 opere, sia appartenenti alla collezione che provenienti da importanti prestiti, il ruolo svolto nei secoli dall’Accademia stessa nella costruzione, nella custodia e nella diffusione del mito dell’Urbinate tra Cinquecento e Novecento. La mostra è a cura di Francesco Moschini, Valeria Rotili e Stefania Ventra, coadiuvati da un comitato scientifico.

Raffaello (tradizionalmente attribuito)
San Luca dipinge la Vergine, XVI secolo
Roma Accademia Nazionale di San Luca

LE CINQUE SEZIONI
La prima sezione, Il San Luca “Di Raffaello” Icona Accademica, ruota attorno alla pala raffigurante San Luca che dipinge la Vergine, tradizionalmente attribuita a Raffaello e assunta come immagine-simbolo dell’Accademia Nazionale di San Luca almeno a partire dagli anni Ottanta del Cinquecento.  Per la prima volta, accanto, sarà esposta una fedele copia eseguita da Antiveduto Gramatica nel 1623 e conservata sull’altare principale della chiesa dei Santi Luca e Martina. Inoltre, numerose traduzioni calcografiche, disegni e incisioni d’epoca moderna, tra le quali spicca per qualità la stampa realizzata dall’incisore olandese Cornelis Bloemaert nel secondo Seicento.

Nella seconda sezione spicca Il Putto reggifestone e la sua fortuna, attribuito a Raffaello, giunto in Accademia attraverso il lascito testamentario del pittore Jean-Baptiste Wicar nel 1834. Illustre è la copia eseguita da Gustave Moreau nel 1858, in prestito dal Musée Gustave Moreau di Parigi. Il Putto dell’Accademia, da alcuni considerato una prima versione di quello dipinto accanto al Profeta Isaia nella chiesa di Sant’Agostino, è stato con l’occasione sottoposto a nuove indagini conoscitive da un team interdisciplinare.

Raffaello (attribuito)
Putto Reggifestone, 1511-1512
affresco staccato
Roma Accademia Nazionale di San Luca

La terza, Raffaello nella cultura e nella didattica accademica, è un focus sul ruolo dell’opera di Raffaello nella cultura e nella didattica. In mostra i disegni – copie raffaellesche – realizzati dai giovani artisti in occasione dei concorsi accademici. A confronto, le splendide incisioni dalle Stanze Vaticane di Giovanni Volpato, o l’album inciso da Giovanni Folo su disegno di Vincenzo Camuccini, dedicato all’ultima opera del grande maestro, la Trasfigurazione. Inoltre, il disegno di Tommaso Minardi raffigurante il Cranio di Raffaello, che rimanda al culto e alle superstizioni legate alla presunta reliquia, conservata in Accademia fino alla fine del XIX secolo.

La quarta sezione, Raffaello nella galleria accademica, raccoglie un piccolo nucleo di fotografie che restituiscono la centralità delle due opere raffaellesche possedute dall’Accademia, il San Luca e il Putto.

La quinta sezione, Raffaello nell’opera dei maestri dell’Accademia, presenta una galleria di dipinti, incisioni e cartoni dei maestri che hanno declinato l’esempio dell’Urbinate. Dalla scuola marattesca fra tardo Seicento e inizio Settecento, alla grandeur promossa da Charles Le Brun attraverso l’Accademia di Francia a Roma, alla piacevole pittura di Angelika Kauffmann nel pieno Settecento, alla predilezione del «primo Raffaello» del purista Antonio Bianchini, alla retorica magniloquente dell’Ottocento con il monumentale San Luca di Francesco Podesti, fino alla intimistica autorappresentazione di Achille Funi, che conclude l’esposizione.

M.F.C.S.
Fonte: Ufficio Stampa Bonmassar, 21 ottobre 2020

RAFFAELLO. L’ACCADEMIA DI SAN LUCA E IL MITO DELL’URBINATE
22 ottobre 2020 – 30 gennaio 2021
Prorogata fino al 5 marzo 2021
Ingresso gratuito prenotazione obbligatoria

Accademia Nazionale di San Luca
Palazzo Carpegna
piazza dell’Accademia di San Luca 77, Roma
tel. 06 679 0324
Prenotazione obbligatoria:
mostraraffaello@accademiasanluca.it
Possibilità di last minute in loco.
Prenotazione visite guidate:
raffaelloaccademiasanluca@gmail.com 
Possibilità di last minute in loco.
www.accademiasanluca.it    

Angelika Kauffmann La Speranza, 1765
Roma, Accademia Nazionale di San Luca