Arriva al Palazzo Ducale di Genova la straordinaria mostra dedicata a Claude Monet, con cinquanta capolavori dell’artista più amato tra gli Impressionisti.

Tutti provenienti dal Musée Marmottan Monet di Parigi, i dipinti in mostra raccontano l’intera parabola artistica del Maestro impressionista, letta attraverso le opere a cui lui stesso teneva maggiormente, quelle dalle quali non volle mai separarsi e che conservò gelosamente nella casa di Giverny fino alla morte.

Claude Monet (1840-1926), Il ponte giapponese, 1918-1919 circa, lascito Michel Monet, 1966 © Musée Marmottan Monet, Paris / Bridgeman Images

L’eccezionalità di questa mostra risiede nell’amore e nell’intimità che emanano le opere, allestitein maniera inedita e suggestiva nelle sale del Munizioniere dall’11 febbraio al 22 maggio 2022. La mostra “Monet. Capolavori dal Musée Marmottan Monet di Parigi” è promossa da Arthemisia, realizzata in collaborazione con il Musée Marmottan Monet di Parigi ed è curata da Marianne Mathieu, storica dell’arte e direttrice scientifica dello stesso museo parigino.

Nelle sue tele di luce evanescente, Monet ha sempre unito l’amore per la natura con l’arte e ha creato e riprodotto giardini ovunque abbia vissuto. Sebbene abbia trascorso molto del suo tempo a Parigi e viaggiato in Francia e all’estero, Monet preferì la campagna e visse per più di cinquant’anni lungo la Senna, accrescendo sempre più il proprio interesse per il giardinaggio, per le aiuole che allietavano le sue prime case ad Argenteuil e per i suoi magnifici giardini a Giverny, che divennero un piacere per gli occhi, un luogo rilassante per contemplare la natura e fonte di ispirazione.

Giverny, la sua casa dopo il 1883, può essere considerata come il luogo di consapevolezza e rinascita per l’artista; una sequenza di nuovi elementi dettati da una brillante innovazione formale, geografica e di ricerca stilistica che lo portò a interessarsi sempre più a soggetti impregnati di nuova lirica e colori vivaci.

Claude Monet (1840-1926), Le rose, 1925-1926 circa lascito Michel Monet, 1966 © Musée Marmottan Monet, Paris / Bridgeman Images

Il suo giardino lo tenne impegnato, quasi esclusivamente, per oltre vent’anni e il Clos Normand si adornò di diverse varietà di piante, iris, giunchiglie, peonie, narcisi, tulipani, rose, ciliegi e albicocchi e il “giardino acquatico”, che Monet cominciò ad allestire dal 1893 facendo costruire un ponte giapponese, accolse salici piangenti, agapanti, emerocallidi e ninfee.

In mostra, tra le altre, opere quali le iconiche Ninfee (1916-1919 ca.), Iris (1924-1925 ca.), Emerocallidi (1914-1917 ca.), Salice piangente (1918-1919 ca.), le varie versioni de Il ponte giapponese ela sua ultima e magica creazione Le rose (1925-1926 ca.). Catalogo Skira.

Per la programmazione espositiva a Palazzo Ducale vedi notizia DeArtes qui

C.S.M.
Fonte: Ufficio Stampa Palazzo Ducale, febbraio 2022
Immagine di apertura: Claude Monet (1840-1926)
Emerocallidi, 1914-1917 circa lascito Michel Monet, 1966
© Musée Marmottan Monet, Paris / Bridgeman Images

MONET. CAPOLAVORI DAL MUSÉE MARMOTTAN MONET DI PARIGI
11 febbraio – 22 maggio 2022

Palazzo Ducale
Piazza Matteotti 9 – 16123 Genova
biglietteria@palazzoducale.genova.it
Centralino: tel. +39 010 8171600
www.palazzoducale.genova.it
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