Moving in space without asking permission. Furla series: alla GAM – Galleria d’Arte Moderna la prospettiva femminista dell’artista e attivista americana.

Prima mostra personale di Andrea Bowers in un’istituzione italiana, Moving in space without asking permission offre un’esperienza immersiva all’interno del lavoro dell’artista e del suo impegno nella lotta per la parità di genere e l’emancipazione della donna. Promossa da Fondazione Furla e GAM – Galleria d’Arte Moderna di Milano, la mostra, a cura di Bruna Roccasalva, è visibile dal 15 settembre al 18 dicembre 2022.

[Andrea Bowers. In the Ballroom – Overcoming the myth of masculine force, 2022. Video still. Courtesy of the artist and kaufmann repetto Milan / New York ]

Andrea Bowers (nata nel 1965 a Wilmington, Ohio. Vive e lavora a Los Angeles) è un’artista e attivista americana la cui ricerca combina pratica estetica e impegno politico da una prospettiva femminista.

Da circa trent’anni l’artista indaga questioni come la parità di genere, i diritti della donna e dei lavoratori, l’immigrazione e l’ambientalismo, attraverso una sperimentazione linguistica che abbraccia vari mezzi espressivi, dal disegno al video, dall’installazione al neon. La sua capacità di restituire argomenti complessi in un vocabolario accessibile e diretto è l’esempio di come l’arte possa veicolare messaggi socialmente rilevanti attraverso il potere estetico dei suoi linguaggi. 

[Andrea Bowers, Feminist Fans, 2022. Courtesy l’artista e kaufmann repetto Milano / New York. Installation view of the exhibition Ph. Andrea Rossetti. Courtesy Fondazione Furla]

La mostra si concentra in particolare sulla relazione tra femminismo e autonomia corporea, con uno sguardo rivolto sia al presente sia alla storia del nostro Paese. Ogni progetto di Bowers parte da un approfondito lavoro di ricerca sul contesto in cui si trova a operare e dall’incontro con il suo tessuto sociale. In questo caso, Moving in space without asking permission prende le mosse dal confronto dell’artista con alcune esperienze femministe italiane di oggi, in particolare con il lavoro della filosofa e attivista Alessandra Chiricosta, che studia e insegna l’esercizio delle arti marziali come strumento di auto consapevolezza corporea e di rottura rispetto agli stereotipi di genere.

[Andrea Bowers, Political Ribbons (Fondazione Furla / GAM Milan), 2022. Courtesy l’artista e kaufmann repetto Milano / New York. Installation view of the exhibition Ph. Andrea Rossetti. Courtesy Fondazione Furla]

Il percorso espositivo combina lavori iconici e nuove ambiziose produzioni: dall’insegna al neon Another kind of strength (after Alessandra Chiricosta’s book “Un altro genere di forza. Costruzione sociale e filosofica della debolezza del corpo femminile e del mito della forza virile”, 2019), (2022) che apre la mostra, al video documentario dedicato a una lezione di “autocoscienza combattente femminista” tenuta da Chiricosta all’interno di Villa Reale; dai dipinti su collage di cartoni riciclati, alle due nuove suggestive installazioni ambientali dei Political ribbons (Fondazione Furla / GAM Milan) e dei Feminist fans.

Moving in space without asking permission è la quarta edizione del progetto Furla Series, che a partire dal 2017 vede Fondazione Furla impegnata nella realizzazione di un programma tutto al femminile, in collaborazione con importanti istituzioni d’arte italiane. La partnership con GAM è iniziata nel 2021 ed è stata recentemente rinnovata. 

M.C.S.
Fonte: Ufficio Stampa, settembre 2022
Immagine di copertina:
Andrea Bowers. Fight Like a Girl, 2021
Courtesy of the artist and Capitain Petzel, Berlin
Photo: Jeff McLane

FURLA SERIES
ANDREA BOWERS. MOVING IN SPACE WITHOUT ASKING PERMISSION
15 settembre – 18 dicembre, 2022

GAM – Galleria d’Arte Moderna
Via Palestro 16 – 20121 Milano
c.gam@comune.milano.it
Biglietteria   02 884.45943
www.gam-milano.com
www.fondazionefurla.org

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